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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   (¦li Apennini
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   \ (^.nielli nella provi nei,) ili Panna dal serpentino fu estratti) minerale di rame e ferro; nella provincia ili H^giu Kuiilia si rinvimi qualche poco di l'erro e di rame nelle ninni,igne ili Keggio, e /olii a Piedc'Appia e a Scandiano.
   Nella Toscana apenitina e snli-apenniiia vi sono minerali di pi.....ho, di zinco, d'argento, di
   rame, di mercurio, d'antimonio, d'allume, ili sai borace: ne tratteremo largamente più innanzi,
   Come singolarità notiamo clic sul monte di l'adcrno, poco discosto ila Bologna, entro una marna scistosa contenente piriti ed alternata con strati gessosi, irovansi nodi e vincili un'impiiia fen ili) radiale, di cui le pmggie irnienti mettono a mulo dei pezzi ovali. Un calzolaio bolognesi M'opil nel HiOi clic quieta pietra, dopo di essere slata per qualche tempo nel fuoco, rispb ude al buio: fu provato a calcinarla, a ricollegarla col dragante, e fu messa anche iu coiniuercio sullo il noi ìe di Forfora Mojfmw.
   Gli strati poderosi di marne azzurre terziarie nei premonti settentrionali fra Bologna ed Incorni cmnongono, con gesso c sale, anche mollo zollo che raccogliesi in parecchi luoghi, principalmente nei munii di l'orli, (lesena, Pesaro e Itimini.
   Gontinuaun negli \bruzzj le poderose forma/ioni marnose del lato est degli \;ic:iuini coi loro «rati ili gesso e di zolfo; di quiM'iiltiino solo se ne raccoglie un po' nel vallone ili Santa Liberata, gola della .Majella, a Lello Manopellu.
   Nelle provincie di Chicli, ili Itomi, di Caserta e di Salerno vi sono notevoli miniere di asfalto.
   NoIcnoIc è anche il /'m/o, iiubnlo circolare a Molletta in l'erra di Ilari, dalle cui grotte si raschia puro salnitro naturale.
   La Calabria, ove incontranti le formazioni più antiche, dà qualche speranza all'industria ifiiiici niiii, ma le miniere migliori furono esaurite itell'anticliilà. Dell'argento, che diede il nome a S Marco Argentano in provine i e circondario di Cosenza, non esiste più Iraccia; e le miniere di rame che arricchirono l'aulica Teuiesa (ora Malvito in provincia ili Cosenza, circondario di Castro-\ illari) furono abbandonale da lungo tempo perchè non coprivano le spese.
   I tentativi ininerarii che il re Cartelli Borbone fece fare nel 17i8di minatori ledesebi, cessarono dopo otto anni di siedimi ; ripigliali sotto Fenlinando IV e Murai, non diedero miglior fruito, come quelli di ima Micce-ava Società per azioni per lo scavo di una miniera di piombo argentifero a Longolinccs).
   Iu Calabria -oln il ferro è iu quantità relativameiite ragguardevole. Là dove incomincia a Stili) (Ui'ggin Calabria,) lo scisti» micaceo, giace fra esso e il calcare uno strato poderoso d argilla scistosa con forti filoni <1 idrate di ferro spesso purissimo, che dava nella miniera di Pazzauo il 10 pei cenlo di ferro puro.
   \ Il Sub Apennnio e 1 Aliti Apennino. — Abbiamo percorso il giogo principale deH'ÀpfMj-miii) acceiiiiandi) alla sua feogrnlìa antica e moderna, alla topografia, alla orografia, alla idrografia, al! i geologia c alla mineralogia clic lo riguardano. Ora scendiamo da quelle aspre montagne sul dorso di più dolci clivi, le cui lile, disposte a più doppi parallelauienle ali i maggiore catena verso il Tii reno, I : costituiscono un complessi) di validi contrall'orli e forili,ino un vero Sidi-Apcnniiio.
   Fra quelle ti le si abbassano le valli più amene dell'Lfruria e dell'Umbria, irrigale dai due tinnii più poderosi dell'Italia peninsulare — I Arilo ed il leverò; iu esse abitò il popolo più anticamente incivilito, non clic della nostra patria, di Europa tutta, padre ili Itouia che per ben due volle conquistò il inondo — eoll'arini e con la religione — com'è da vedere in quel lire abbiamo scritto intorno a II'/'/nino e intorno ali ' Ftruria.
   Ito» sono le linee priueipalissiuie del Sub \penuiiio : il primo si spicca dall' Spennili» alla Falle-rona, separa le acque dell'Arno superiore da quelle del l'uvei e, li ancheggia a esl la vai di Chiana, contiene sul suo dosso a conca il lago Trasimeno, dà fissaggio al 1 evere e ne divide quindi la valle da quelle della Nera e del Velino, verso le fonti del Lirì o Garigliano ricongiinigesi finalmente alla principale catena apeimiiiica. — Questa prima linea massima può essere, distinta come segue:
   Sub-Apeanina Tofana, che comprimile il monte Albano, i inoliti Pisani, quelli arren Inali dal grande arco dell \i un, il Prato Maglio, i monti del Chianti e la catena metallifera ; il Mub-Apmaino
   8 — l.n l'tlrl» voi. Ili parte i\