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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   lago, detto il Cantone, la cui profondità gli ha procacciato il nome di A bisso. La città è cinta di solide mura, del circuito di un buon miglio e nelle quali apronsi cinque porte. Le strade principali sono abbastanza larghe e ben lastricate; varie sono le piazze e le abitazioni sono, in genere, comode e pulite.
   Opere romane. — Dei vai ii tempii di Bevania non restano visibili che le vestigia di uno solo, ove ora è la chiesa della Madonna della Neve. Pare fosse dedicato a .Marte, o secondo altri, al dio Vertunno. Il suo basamento è di travertino, le pareti della cella e le colonne, che da quella sporgono, sono di mattoni evi rimangono le tracce dello stucco clic le ricopriva.
   Nell'area del monastero del Monte, e sotto le case Bartoli, Neri e Marinucci, esistono gli avanzi dell'anfiteatro romano. I muri sono larghi circa in 1.50 ed il più vasto degli ambulacri, attualmente visibili, è largo in. 4.85. E rivestito
   I più notevoli edilizi di Bevagna sono:
   Chiesa collcjjiata di San Michele * re angelo.—
   Dì questa interessante chiesa del MI secolo, il più prezioso avanzo è la porla, sul cui lato destro leggonsi i nomi degli architetti che la costruirono e cioè lìodulfus et Disellus [cccrinit hee opera. I u completamente ammodernata nelXVlll secolo. L'interno è a tre navate, sorrette da sedici colonne, delle quali una, non coperta di stucco, riconoscesi di granito. Nella cripta son due affreschi del XIV secolo. Nella sacrestia e una tela ad olio, rappresentante la Cena di Cristo, opera di scuola veneta, del 1590.
   Chiesa ili San Filippo. — Nella sacrestia è da vedere una tela ad olio, buona opera di Andrea Camassei di Bevagna, rappresentante San Filippo e San Carlo Borromeo.
   Chiesa ili San Francesco. — A destra, nella penultima cappella, è un Crocifisso tra due .1)1-tjioli e San Francesco, lavoro attribuito all'assi-sano Dono Doni. L'ultima cappella fu architettata dal celebre perugino AIcssi. La vòlta reca dei bassorilievi in terracotta. Nell'altarevedesi Maria con Gesù, opera imitante Io stile bizantino. A sinistra dell'abside è un quadro della Vernine con Gesù in allodi incoronare una fauci a Ha della famiglia Ciccali, lavoro forse del Doni.
   Nella sacrestia è il resto di una tavola a tempra, con Dio benedicente, del secolo XIV. Resti di affreschi dello stesso secolo osservatisi in un'antica cappella.
   Chiesa di Santa Lucia —La tela all'aitar maggiore, rappresentante Saniti Lucia, ò della scuola di Pietro Berrettini da Cortona.
   1 lucsa del bealo Giacomo. — La porta principale, di buona architettura, sembra datare dal XIV secolo ; nel sesto semicircolare, superiore, è ua affresco di scuola senese, rappresentante 1 buia col Bambino, Angioli e Santi. Neil interno, a sinistra, ò il sepolcro del beato Giacomo Bran-
   di mattoni ed è coperto da vòlta semicircolare. Un edificio termale sorgeva nel luogo ora detto Imborsalo, nome che vuoisi derivato da imber sacer (bagno sacro). Vi si scoprirono, in passato, pavimenti a mosaico, con rappresentanze di pesci e di deità marine.
   Nella residenza municipale conservansi poi iscrizioni latine, romane, resti ili seni ure, medaglie, idoletti. Noteremo inline che un avanzo di cornicione, di ottimo gusto, trovasi, come stipite, sulla porta della chiesa di San Michele, ed un resto di altra bella cornice vedesi nella porta della casa Angeli.
   coni, morto nel 1301. Nella cappella, a destra, è un Crocifisso, intagliato in legno, del secolo XIII, a sinistra una Madonna con Bambino, scultura in legno, dello stesso secolo.
   Chiesa (li Santa Margherita. — Il Martirio della Sanla titolare, tela ad olio, all'aitar maggiore, e la tela della Concezione, sulla porta della sacrestia, sono opere attribuite al Camassei di Bevagna.
   Chiesa di Santa Ilaria del Houle. — L'altare maggioreé decoratodi un ricco paliotto in bronzo, con ornati e figure, lavoro del Seicento.
   (iiiesa di San Silvestro. — La bella facciata, m travertino e pietra rossa, ha l'ingresso ornato di intagli e al disopra ricorrono tre fincstroni, corrisponderli allenavate interne. A destra della facciata, una lapide del 1195 ricorda maestro Bincllo, quale architetto della chiesa.
   L'interno ha carattere basilicale. Nelle navate laterali sono tre monumenti del XIV secolo e due affreschi di scuola umbra. Sotto la chiesa e una cripta o confessione.
   Chiesa della SS. Iniiniiziala (a poca distanza dal paese, sulla strada che da Bevagna conduce a Caimani). —Appartenne già alla famosa abbazia di Sassovivo. Nel 1487 la chiesa fu data ai Minori Osservanti. Neil interno è 1111 bel lavoro in terracotta, del XVI secolo, in forma di grandioso altare, e rappresenta : la Nascila di Maria, la Presentazione al tempio, lo Sposalizio, VAngioia annunciatore, \\ Sogno di San Giuseppe. Il quadro di San Sebastiano vuoisi attribuire al Camassei.
   l'ala/./.o coniiiunlc. — Nelle sale di questa civica residenza esiste una notevole raccolta di lapidi e di sculture romane. Vi si conserva altresì la statua del vescovo e proiettore San Vincenzo, di proporzioni maggiori del vero, lavoro a cesello, in argento, attribuito dal Gnardabassi ad Adolfo Guap, fiammingo (XVII secolo). Nel postergale è rappresentato il Martirio del santo vescovo.