Mandamenti e Comuni del Circondario di Spoleto
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sono un giovane ed una donna, inginocchiati. Notevole è anche la figura di San l'mmno, clic tiene in mano una bandiera con croce rossa e posa l'altra sopra hi scudo in cui sono rappresentati varii emblemi del suo martirio. « V'ò in un lato di questa cripta (scrìve il Sansi) un'apertura nel pavimento, per la quale si scende una scala che s'arresta dinanzi a macerie ammonticchiate, e dicono che, una volta, fosse questo l'ingresso di un cunicolo clic prolungatisi fin dentro la città >>.
Basilica di San Brillo. — A pochi chilometri da Spoleto. E assai vasta, a tre navi, con elevato presbiterio e vasta cripta. Le pareti erano co-perle di affreschi votivi, barbaramente imbiancati.
Basilica dei Santi l post oli. —A uri chilometro circa da Spoleto, lungo l'antica via Flaminia. Ridotta ora a magazzino agricolo, conservava, fino a pochi anni or sono, il sepolcro del vescovo Spes, resti di colonne e di affreschi assai antichi.
Basilica di San Sabino. — Lungo l'antico percorso della Flaminia, poco più oltre di quella dei Santi Apostoli, sorge ancora la basilica di San Sabino. L un vasto ed interessante edilizio, a tre navi, con presbiterio elevato e ampia cripta. Venne costruito con frammenti amichi e più volte restaurato e ammodernalo ; conserva però, tuttora, alcune parti della costruzione prfmilivji.
Onesto santuario, oggi quasi sconosciuto, fu assai celebralo nei bassi tempi e ad esso si collega la leggenda della conversione dei Longobardi al Cristianesimo. Narra, infatti, Paolo Diacono, che A ri ni fu duca di Spoleto, tornando, nel COL, vittorioso dalla guerra contro Camerino, posta attenzione, più die non avesse mai fatto, a questo edilizio e sentito che v'era sepolto il martire Sabino, volle entrarvi e subito riconobbe nel ritratto del santo I immagine di un misterioso personaggio che durante la battaglia l'aveva più volte difeso col suo scudo.
(Illesa ili San Tommaso. — Prossima alla chiesa di San Sabino, sorge quella dedicata a San Tommaso, sul fianco orientale del poggio omonimo. E ad una sola navata con abside. Liuto all'esterno quanto all'interno £ rivestita di pietre conce assai ben commesse. Qua e là si
notano, nelle pareti, frammenti e iscrizioni antiche. Sorse nel \I1 secolo.
Nel lato orientale esiste ancora gran parte dell'antico monastero clic aveva a fianco e di cui si hanno memorie fin dai primordi del \lli secolo.
Chiesa ili Saula Ilaria in lletjglaiio,— Conserva usi nell'interno varii affreschi votivi, colla data
MCCCCL.....fatti eseguire da un tal Giovanni
de Ciliuuo di Eggi. Nell'antico chiostro, sulla parete sinistra, è un affresco della Vergine. con Gesù benedicente. La parete est ha un portico a cinque archi, e la nicchia corrispondente all'arco centrale, oltre a ricchi fregi decorativi, contiene un affresco dell'/iicoroadKMHè della Vergine, lavoro di scuola perugina.
Castello ili Kijj,i. — Conserva ancora gran parte delle mura e delle torri. Notevoli erano gli affreschi di cui oggi restano appena le traccio, rappresentanti: San Cristoforo, figura colossale; San Giovanni Ballista e San Michele: lavori che finn inculano la scuola di Nicolò da Foligno.
Prossima al suddetto castello è la chiesa, già parrocchiale, dedicata a San Giovanni Ballista. L'abside è inferamente ricoperto di affreschi Nel centro della vòlta é la Vergim con Gestì sorgente dalle nubi, e lateralmente sono degli Angioli in preghiera. Nella parete sono dipinti San Sebastiano, il llattesimo di Cristo e San lìoeco. lidio è il paesaggio, in cui il pittore raffigurò la Caduta del Velino nella Seva, la città di Terni ed i monti che sorrastano Cesi. Tale affresco devesi allo Spagna ; in piccola parte è danneggiato per il tempo e per cattivi restauri.
Chiesa ili San Giacomo in Pin eta. — Nella parete sinistra del presbiterio sono affreschi della Vergine seduta sulle nubi, con Gesù benedicente e varii Angioli, San Gregorio papa, San Sebastiano e San Hocco, opera di scolari dello Spagna. Nell'abside è dipinta in affresco \ Incoronazione della Vergine, e vi sono rappresentati cori ili Angioli, di Profeti, di Santi e di Sibille. Sotto la vòlta dell'abside sono tre quadri, con scene relative alla Vita di San Giacomo.
Tutte queste opere furono condotte dallo Spagna e possono considerarsi tra le migliori di questo maestro.
Campello sul Clituimo (1472 ab.). — Cenni storici, fi paese fu fendo dell'illustre, famiglia dei conti di Campello, che con titolo di contea Io possedè pei lunghissimo tempo. Il Marchesi (Galleria dell'Cuore, t. u, p. 500) fa derivare l'origine dei Campello da lteims, ove godevano la signoria di Campeaux, donde in italiano Campello, Itovero di Cainpeaux venne in Italia con («nido duca ili Spoleto e determinò di stabilirsi nel suo Ducato e fece perciò erigere una rocca, ih un poggio, presso le sorgenti del Clitmmo, che prese nome di Campello, e ne ebbe 1 investitura dal (luca di Spoleto e la conferma da Lamberto imperatore, nell'anno 891, con estensione di ampio territorio. A Itovero successe Tancredi, quindi illustre personaggio della famiglia trovasi il conte Guglielmo, arcidiacono di Parigi e poi vescovo di Chàlons. Verso il K!0(), moltiplicatasi la famiglia