2*24 Parte Terza — Italia Centrale
data MDXXX ; lavoro ritenuto dello Spagna o della scuola. Molte opere d'arte clic ornavano questo convento furono trasportate nella Pinacoteca, nel palazzo Municipale.
Convento di San tiiiivaiini. — Nel coro monastico, nella parete corrispondente alla chiesa attuale, vedesi una pittura ad olio, sul muro, rappresentante la Tumulazione dei Redentore, lavoro del X\I1 secolo. L'antica chiesa, già da secoli ridotta a magazzino, conserva alcuni affreschi di imitatori della scuola di Ciotto, e cioè San benedetto, Santa Scolastica e nei centro Cristo benedicente. Nella parte inferiore della chiesa veggonsi poi i seguenti affreschi, di viirui epoca: Muriti con Gesù in trono, San Domenico, Santa Caterina, la Natività dì San Giovanni Battista, la Decollazione di San Giovanni, i Santi Placido, Benedetto e Mauro, Santa Scolastica. Nell'antico coretto, che a questa chiesa andò unito, e rappresentato il Calvario, grandiosa composizione i un artista folignale, del XV secolo.
Convenlo della Santissima Trinità. — Nel refettorio è un grandioso affresco, diviso in tre scompartimenti architettonici, con le rappresentanze di Cristo, il Divin Padre e lo Spìrito Santo, ]'Assunzione delia Vergine, Angioli e Sibille e varii Santi, Nel locale del lavatoio è a vedersi un grande e bell'avanzo delle mura poli-foniche dell'antichissima cinta spolettati.
Palazzo Arcivescovile ed aulica Chiesa di Santa Lucia. — Trovasi dì faccia al palazzo del Comune. Nel palazzo contengonsi le seguenti opere d'arte : nella stanza a sinistra del salone d'ingresso, una tavola a tempra, a fondo d'oro, rappresentante San Ilrizio , l'Assunzione di Maria attorniata da Angioli e dagli Apostoli e Santa Lueia. La predella è divisa da tre pilastrini con Angioli e nel centro Cristo, e due Istorie di Santa Lucia. Bella e fina opera del secolo XV.
Sulla destra della corte dell'Arcivescovato 6 l'antica chiesa di Santa Lucia, denominata, nell'alto medioevo, di Sant'Eufemia, oggi guasta e resa deforme da godi restauri. L'interno è a tre navi, sostenute da pilastri di muratura, con avanzi romani e bizantini adattati nei pilastri stessi e da antiche colonne di marmo. Nella nave sinistra, in un altare, e una tela ad olio, della fine del Cinquecento, rappresentante l'Annunciazione. Nella nicchia dell'altare maggiore sono avanzi di affreschi del 1559. Sopra le vòlte della chiesa attuale, nella residenza arcivescovile, si veggono la parete esterna dell'abside maggiore e, ancora intatti, i maironei che decoravano l'antica chiesa, costruiti anch'essi con vecchi frammenti architettonici e scultori> Lii parte inferiore delle tre absidi può vedersi nella prima stanza del vecchio carcere arcivescovile. Questa chiesa, per gli stu diosi dell'arte cristiana antica, è una delle più interessanti dell'Umbria.
Nella vecchia Cancelleria havvi un prezioso affresco del secolo XIV, rappresentante la Corte maggiore del palazzo Arcivescovile. Venne illustrato dal Sordi ni (vedi Arte e Storia, 1894).
l'alano Annui (lìg. 100). — Trovasi sulla via che scende al Duomo, deta: Èfirinyu, per le adunanze che, nel medioevo, vi si tenevano dalla maggiore assemblea del Connine. Il palazzo fn edificato nel XVI secolo, e nella facciata conserva un superbo fregio, a graffilo, rappresentante il Trionfo di Nettuno, decorazione attribuita, da alcuni scrittori, a Jacopo Siciliano, da altri, a Giulio Homano. La porta ò ornata di fine sculture clic ricordano le opere del Sansovino, e di gusto fino sono anche le decorazioni delle finestre e delle logge.tte che si aprono sulla piccola corte. Ammirabile e il grande ninfeo adorno di stucchi e di pitture, che. prospetta la porta d'ingresso. La superba tettoia, ricca d'intagli e di dorature, venne demoliti, verso la metà di questo secolo, con danno irreparabile dei graffiti che da quella erano protetti insieme alle sculture e alle modanature ni pietra. Anche queste, ora, cominciano a soffrirne.
L'interno è pure degno di considerazione per l'elegante architettura. La cappella, nel quartiere nobile, ha la fronte decorata di sculture del secolo XVI. L'altare trovasi, ora, nel pubblico Cemeterio. Un camino, elegantemente scolpilo, fa parte delle collezioni artistiche del Municipio.
Palazzo Comunale. — È un grande edilìzio, munito di torre, dei secoli X o XI, che serve di campanile. Nell'atrio vennero già da tempo raccolte, a cura deUtttflicipio, diverse auliche iscrizioni romane ed avanzi architettonici.
Nella Pinacoteca, clie da molti anni vi è stala istituita, ammiransi i seguenti capolavori : grande affresco rappresentante la Vergine assisa, col Bambino iu piedi sulle ginocchia, circondata dai Santi Girolamo, Antonio, Caterina cBrizio, bellissima opera di Giovanni Spagna, trasportatavi dalla Rocca nel 1800. Giobbe sofferente c la moglie che lo schernisce, opera creduta del Caravaggio. Affresco distaccato, rappresentante Dio benedicente Ira due Serafini, nello spazio inferiore, la Vergine col Divin Figlio in grembo, a destra ò rappresentato il palazzo Episcopale, nella cui loggia e affaccialo il vescovo in atto (li benedire. Questo prezioso e raro affresco, che lui segnata la data MIMI, è firmato: Rernardiiius Campillns Spol. faeiebat e fu donato dalla nobile famiglia l'cne.detti. La Maddalena penitente, opera del Guercino. Grande fronte di tabernacolo, scolpita in pietra, con varie istorie e recante al centro il Ciborio con angioli in adorazione, opera che il Guardabassi ritiene di mano di l'eriedello da llovezzario (lig. 101). La Trinità, opera della scuola dei Canicci Santa Cecilia, della scuola medesima. Affresco distaccato, rappresentante Maria in irono con Gesù, S. Agostino, S. Lorenzo