l'arte Terza —
Italia Centrale
sui quali vegetano pini selvatici, a destra è un ,ingoio Sitili nubi, con cartella in mano, ed una iscrizione clic ricorda il beato Gregorio.
Tornando in chiesa, nel corridoio innanzi alla cappella del Sacramento, è il monumento innalzato da Lorenzo de' Medici a Frate Filippo Mppi (lìg. 99), morto in Spoleto nel 1409, innanzi di compiere le pitture dell'abside, clic ora descriveremo. Gli ornati ricordano le belle opere del Sansovir.o e l'epigrafe fu dettata dal Poliziano. Incontro a questo monumento è quello sontuoso, fatto erigere dal conte Orsini ili Pitigliano a suo figlio Francesco Orsini, nel 1499, opera di maestro Ambrogio da Milano. A pie del monumento è la lapide sepolcrale del vescovo Fulvio Orsini, morto nel 1581, in cui vedesi il defunto con abiti episcopali e con nutra. La cappella della Santissima Icone contiene, ncll'allare di finissimi marmi, ricco di lapislazzuli, diaspri, corniole, agate, ed altre pietre preziose, la piccola impagino (Iran) di pennello greco, la quale vuoisi sia quella che veneratisi a Costantinopoli, nella chiesa di Santa Solia e che di là recata, da Federico liarbarossa, fu da Ini donata a Spoleto, quale pegno di pace, dopo il tremèndo assedio ed il guasto dato alla città.
\nsmi:. — L'abside e quanto rimane dell'antica chiesa; ha forma semicircolare ed è divisa in due ordini di affreschi, da una elegante cornice. Nella vòlta è rappresentata \ Incoronozionc della Vergine. A sinistra è un ricco seggio ed a destra, altro maggiore e risplendente, sul quale siede fiio Padre in aito di benedire e di incoronale la Vergine, la quale, genuflessa, occupa i! centro della intera composizione. Due schiere di \ngioli, in variate movenze, festeggiano quell'atto solenne, con canti, danze ed armonie. Le ligure cani poggiano su fonilo celeste. Nella parte inferiore del dipinto sono rappresentali i Patriarchi, i Profeti e l'Eroine del Vecchio Testamento.
Parete, inferiore dell'abside. Vi è dipinto: \'\nnanciazione di Maria, il Transito della Vergine, la Nascita del Redentore. Nel lato destro del quadro centrale, presso un gruppo di angioli, è il ritratto ili Frate Lippi ed alla sua destra è un personaggio in cappa e berretto nero (forse l'operaio committente). Di questi dipinti, \ Incoronazione ed il Transito della Vergine, sono di mano del Lippi, gli altri, se pure furono da lui cominciati, certo furono proseguiti dai suoi allievi, dopo la morte del maestro. — Crociera destra : tela ad olio, rappresentante Maria con Gesù sulle nubi, ed in basso San Francesco, Sant'Antonio e Santa Lhrotea, opera di Annibale Carocci. — Secondo altare: tela con la Visita di Santa Elisabetta, opera assai ben condotta da Giovanni Alberti da IìnrgoSan Sepolcro. — Quarto altare : la Deposizione della mima del Redentore, lavoro del Corvi da \ iterbo. —
Cappella Proli, edificata dal vescovo Costantino di quella famiglia, come apparisce dagli stemim che l'adornano e dalla data 1497, che leggesi in una targa del magnifico fregio, linamente scolpilo in pietra, che corona le pareti e sopra il quale imposta la vòlta. Nella nicchia, dietro l'altare, è l'affresco della Vergine in seggio con Gesù, a sinistra San Giovanni Battista, a destra San Lorenzo; dietro è rappresentato un vago paesaggio. Nella vòlta della nicchia è il Padre Eterno, attorniato da otto Serafini ; opera riferibile al Pintn-riechio od alla sua scuola. Nella parete a destra, entro apposito rincasso, conservasi una grande croce iu cui sono rappresentati il Crocifisso, Santa Maria,San Giovanni e sulla estremità della croce leggesi : A. D. M. C. LXXX. VII. M ...opus Alberto Sotti: preziosa opera, pcrl'aritii luta e per la sua conservazione. Venne dipinta in pergamena distesa su tavola.
Chiesa ilei Santi (ìio\anni e Paolo. — Sopra l'antico ingresso è uri affresco della Vergine in seggio, con quattro Sunti, opera del secolo XII. Nella sacristia è un affresco della Vergine col figlio, due Angioli in atto di incoronarla e varii Santi, opera creduta di Jacopo Siciliano.
Per un'angusta scala sceridesi all'oratorio sotterraneo. Presso la parete principale gira una fascia con belli ornati policromi, in affresco, o sulla parete sono figurate tre. Storie dei Santi Giovanni e Paolo. Nella prima, l'Imperatore. Giuliano l'Apostata, in sedia curale, che trasmette un ordine ad un personaggio, che il Salisi (op.cìt.) congettura rappresenti Terenzio, prefetto. Nella seconda, i Santi Martiri in atto di aprire le auree imposte de! regno dei cieli Nella terza, i Santi, gittati carponi, e Sun Giovanni già mozzo del capo, presso il carnefice che ha alzata la daga per troncare il capo a San Paolo. Oneste pitture possono considerarsi eseguite tra il \ ed il secolo .XI. La mensa dell'altare è antica e \i posavano, lino a questi ultimi tempi, due candelabri di ferro del XII secolo, oggi scomparsi. Vi è anche un rozzo e primitivo altare di legno.
Chiesa di Sant Ansano. — Sulla parete esterna, sopra l'ingresso della casa parrocchiale, animi-rasi un resto di fregio di cornicione, di buono siile greco-romano, appartenuto ad un antico tempio clic quivi sorgeva. Tutto l'esterno subì un completo ammodernamento, tranne la bella cornice iu pietra, che circoscrive una lunetta; operatici secolo XII.
Nell'interno osservasi : parete sinistra, il Martini) dì S. Lorenzo, tela ad olio clic ricorda la scuola napoletana del Seicento. Nella parete delimitar maggiore: il Martirio di S. Ansano, altra tela ad olio, di scuola veneta, del XVII secolo. Parete destra : affresco, dietro il quadro del primo altare, rappresentante Maria in seggio sostenente Gestì, ed Angioli ; lavoro die giudicasi di mio scolaro dello Spagna. La cripta, giusta 1,'opiniona