Spoleto
Voi 1H9 fu in Spoleto Vicoli) V, quando la pestilenza aveva assalito Roma. I/atllio seguente Nicolò V, ai 12 febbraio, approvò gli statuti della città e nel 20 aprile confermò la tregua tra quei dì Norcia e di Spoleto, commettendone- l'osservanza a Nicola de Cesari vescovo dì Tivoli. Nicolò \ ampliò ed abbellì la ròcca di Spoleto, aggiungendovi 1111 portico e altre comoditi. Il conte Everso di Anguillara, potente signore di alcuni castelli dell Umbria, si fece condottiero dei faziosi norcini, spoletini e casciani, allo scopo di assalire Norcia; ma Nicolò V s1 oppose colle milizie della Chiesa, nel 1133. Noi 11.),) Callisto III fece duca di Spoleto il proprio nipote, cardinale Borgia, che fu poi papa Vlessandro VI.
Nel 1171 Todi e Spoleto insorsero tumultuariamente ed il cardinale Della Rovere, per sedare la rivolta, spedì celereniente compagnie ili fanti e di cavalli ai comandi di Varano da Camerino e di braccio Baglioni. Todi tornò all'ubbidienza; ma continuando Spoleto nei tumulti, per togliersi dalla soggezione della Chiesa, il cardinale si recò nello Spoletino con 3000 armati e accampò vicino alla città. Le milizie pontificie entrarono in città e la saccheggiarono, quantunque Braccio molto si adoperasse per salvar le robe di persone amiche e dei monasteri.
Maurizio Cibo fu da Innocenzo \ III nominato governatore di Spoleto, di Assisi e di Foligno. Insorte alcune differenze, sotto questo papa, tra Cesi e Terni, i Ternani assalirono Cesi nel 1495, e quei di Cesi invocarono l'aiuto di Spoleto e a questa si sottoposero, e col soccorso degli Spoletini poterono rimpatriare e risarcire ia loro città. Adirati per questo ì Ternani, accesero guerra con Spoleto. Nella primavera del 14% gli Spoletini posero a sacco il territorio di Terni facendovi dei prigioni, inoltre assalirono con 10,000 uomini Terni ; ma Alessandro VI li obbligò a ritirarsi e non permise si rinnovassero così disastrose discordie. Lucrezia Borgia fu fatta da Alessandro VI gover-natrice di Spoleto dove si recò nell'agosto del 1499, prendendo stanza nella rocca. Nel 1511 Giulio II era in viaggio per visitare i luoghi dell'Umbria che dovevano essere ricuperati alla Chiesa e ai 18 giugno giunse a Spoleto. Gli Spoletini aiutarono inoltre Leone X, in guerra con Francesco Maria duca di Urbino e, nel 1520 e nel 1527, Clemente VII, travagliato dalle armi di Carlo \ e dei suoi fautori.
In favore del papa gli Spoletini marciarono sopra Subiaco e rovinarono la rocca dei Colonne si. N'el 1552, nuovamente il Comune di Cesi ricorse agli aiuti di Spoleto, che si obbligò a difendere quella terra, con istromento stipulato da Bartolomeo Luparini, sindaco di Spoleto, e confermato con Breve di Giulio III. Ma l'io V, nel 1508, considerando che Cesi molto aveva sofferto nel passato, a causa delle pretese degli Spolettili e dei Ternani e come quel Comune era stato governato dal legato dell'Umbria e della citta di Spoleto, dismembro Cesi da qualunque superiorità e la sottopose al governo dei chierici di Camera.
Gregorio XIII fece un appalto a vantaggio della Camera Apostolica, nel 1577, delle miniere di ferro ritrovate, nel territorio spoletino ed alla stessa Camera ricuperò Spello, Calvi, Piediluco ed altri luoghi dell Umbria.
Ai 28 febbraio del 17.s2. recandosi a Vienna, fu in Spoleto PioVI, il quale, nell'anno precedente, aveva sollevata la città, flagellata da terremoto insieme ad altre città vicine.
Nel 17.S3 si cominciarono ad eseguire i lavori di bonifica, già stabiliti sino dal 1780 dal governo pontifìcio, d'accordo colla Corte di Toscana, e si prosciugò tutto il territorio tra Perugia, Spoleto eTrevi. Altri soccorsi furono somministrati a Spoleto nel 1785, dopo nuovi terremoti, e poco dopo la città, sotto la dominazione, francese, fu dichiarata sede centrale del dipartimento del Clitnnno. Nel 1800, ricuperati alla Chiesa parte dei suoi dominii, fu nell'Umbria, ed a Spoleto, Pio A II, donde proseguì il viaggio per Terni, Varni e Roma. Fu poi istituita la Delegazione apostolica di Spoleto.
Sotto Napoleone I, avendo i Francesi di nuovo occupato, liei 1808, Io Stato pontificio, l'imperatore fece dichiarare Spoleto capoluogo del dipartimento del Trasimeno,