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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Terza — Italia Centrale
   Il soppresso monastero delle Clarisse fu eretto ad istanza di Flaminia della Rovere, vedova di Paolo Orsini, sotto la direzione di San Filippo Neri. 11 convento dei Minori Riformati fu eretto da Orsino Orsini, nel 1454, dietro approvazione di Nicolò V. Ora serve di villeggiatura al Seminario romano.
   Merita esser visitato il Romitaggio, o rupe di San Leonardo, situato ad un miglio dal paese; esso è uno smisurato ed altissimo scoglio, quasi forato nel mezzo, dalla natura, dove è una grotta, o cappelletta, e l'abitazione dell'eremita. Ad oriente del paese è ima cavità, detta L'evotano, analoga a quella che trovasi presso Catino e come quella, creduta erroneamente ini vulcano estinto. Questa cavità è ora rivestita di alberi. Dal pittoresco monte Tancia ha origine, lì presso, il torrente Galantine o Calentino.
   I dintorni di Roccantica sono quanto mai possa dirsi pittoreschi ed artistici. Il territorio produce olio, vino, cereali e legumi. Nelle selve abbondano cignali, caprii e varia selvaggina. Fra il torrente Galantine e il fosso Citerò, sotto il convento di Roccantica, non lungi dalla strada rotabile che conduce ad Aspra, trovasi un banco di lignite di 2 m. di potenza, nel quale era stata aperta una miniera che fu poi abbandonata.
   Uomini illustri. — Vi nacquero: Angelo Antonio Samai, in Arcadia Ila Orestasio, ricordato con favore dal Crescimbeni ed autore di pregiati versi latini ed italiani; Cesare Valentim, valente giureconsulto, sepolto in Roma nella chiesa di Aracoeli; Panfilo Oddi, filosofo e fisico di gran vaglia ; Domenico e Fabiano Colli, rinomati medici.
   Coli, elett. Pòggio Mirteto — Dioc. Poggio Mirteto — P2, T, e Str. ferr. a Poggio Mirteto.
   Selci (1088 ab.). — Cenni storici. Alcuni scrittori vollero che qui avesse una villa M. Tullio Cicerone e precisamente in un luogo, cosparso di antichi ruderi, oggi denominato Tulliano ; ma il Guattani non volle ciò ammettere. Nel medioevo il paese fu signoreggiato dalla famiglia Yaini, cui dava titolo di ducato, e da questa passò alla Camera Apostolica. Il nome deriva all'abitato dall'essere la collina, su cut giace, tutta sassosa; secondo altri, invece, dai poligoni dì selce formanti il lastricato di un'antica via che dirigevasi ad Ocriculum (oggi Otricoli) e che da Chaupy fu denominata via di Caspcria.
   II paese trovasi in una valletta appartata, poco distante dalla sponda sinistra del-l'Iinele, a 186 metri sul mare. La parrocchiale è sacra al Salvatore ed a S. Stefano: non contiene alcunché di interessante per la storia o per l'arte. Il territorio produce cereali, vino, olio, frutta e pascoli. Vi sono anche buone cave di pietra arenaria.
   Coli, elett. Poggio Mirteto — Dioc. Poggio Mirteto — P2, T. e Str. ferr. a Poggio Mirteto.
   Simigliano (758 ab.). — Cenni storici. Circa l'origine, ben poco ci è dato sapere. Appartenne, nell'età di mezzo, alla potente prosapia degli Orsini. Presso il palazzo baronale era una cisterna, della quale il popolo pretendeva il diritto, trovandosi scritto, che fu tenuto Consiglio generale mentre il barone strepitava per appropriarsi tale cisterna. Ma con accordo secreto tra l'Orsini ed il governatore, fu il Consiglio temporeggiato. In tale frattempo, Enrico Orsini fece chiudere la cisterna con muro, lasciandovi di fianco una piccola porta, chiusa a chiave e con l'iscrizione in cima: Vestris in me sint paria votis. Seguito appena e sciolto il Consiglio, fu tale e tanto lo strepito e il tumulto dei terrazzani, che fu fatto precipitare il governatore da una finestra. Di questo Enrico Orsini conservasi nel Comune un libro d'istromenti, dai quali rilevasi il suo matrimonio con Diana di Onorio Savelli, nel 1565, con dote di 10,000 scudi e colla cessione di Fiauello e Forano. Si conserva pure lo statuto della baronìa, con leggi civili e penali, emanate dal suddetto Enrico Orsini.
   L'antico palazzo baronale tuttora sussiste. Sopra l'ingresso leggesi: Man et alta mente repostian, e dì contro è un busto marmoreo colla scritta: Henricns Ursinus Marchio Stimiliani, Sulla porta del paese leggesi pure: Henricns Ursinus. L'interno del palazzo è decorato di buone pitture degli Zuccari e la cappella specialmente è ricca di eleganti ornati e di superbi stucchi.