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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto! Mandamenti e Comuni ilei Circondario il castello ai pochi superstiti dalle guerre del tempo, acciò l'ingrandissero, invitandovi i limitrofi abitanti. Alessandro III scrisse, nel 1159, una lettera da Anagni, acciò quei di Roccaiitiea non fossero perseguitati e molestati, avendo tenuto le parti del pontefice durante la guerra contro Tivoli. Nel 1271 il Collegio dei cardinali scrisse a Bertrando ili Landò, tiglio di Carlo di Sicilia, acciò ponesse freno a quei di l'oggio Catino che avevano differenze con Roccantica e facesse chieder scusa ai Rocclieggiani. Onorio IV, nel 1®G, esentò da gabelle e dazii Iìoccautica, esenzione confermata da Celestino V nel 1294. Bonifacio Vili, nel 1297, inviò alcune truppe al cardinale legato di Rieti, per proteggere quei di Iioccantica, ilei quali il detto papa molto si lodò per l'amore e la fedeltà alla causa della Chiesa. Nel 1374 troviamo i Rocclieggiani di nuovo esenti da tasse del sale e di focatico, con sentenza confermata da Malatesta dei Malatesti senatore di Roma. Urbano VI, nel 1381, accordò agli abitanti la libera elezione del rettore, o vicario. Per molto tempo godettero gli Orsini questa terra, che fu data in investitura a Giovanni Paolo Orsini, col titolo di vicariato, da Sisto IV, unitamente a Selci ed a Castiglione. Dovevano Paolo e suoi discendenti corrispondere, il dì della festa dei Ss. Pietro e Paolo, una tazza d'argento, di una libbra di peso e mancando questa, decadevano dal possesso del feudo. Nel 11-98 Paolo Orsini donò, a certo Damiano di Roccantica, una possessione, m vocabolo Campo della Curie, per avergli ricuperato il fortino della Rocca, prepotentemente e con frode occupato dai Savelli. Nel 1529 Flavio e Virginio Orsini approvarono l'accordo con Stroncone e Lugnano. Nel 1531 cominciarono turbolenze all'avanzarsi degli Spagnuoli che tentavano invadere Roccantica ed altri paesi \ inni. Fu deciso dal Consiglio generale del Comune, di resistere al nemico e di fortificare il luogo detto San Bernardo, ora Romitaggio. Per nuovi torbidi, scoppiati nel 1549, vennero eletti quattro deputati per la rocca ed altri per il popolo, dentro l'abitato, con ordine di provvedere polveri e munizioni, acquistare armi, fortificare la rocca, ecc. Nel 1590 il cardinale Enrico Caetani ricordò a tutte le autorità civili e militari di Sabina di non molestare il Comune di Roccantica, richiamando su ciò la Bolla di Alessandro IV e di Nicolò IL Nel 1=098, per la morte di Flavio Orsini, il feudo tornò alla Camera Apostolica. La vedova di Flavio instruì giudizio contro la Camera, nel 1701, ed avuta ragione, Clemente XI, con suo chirografo del 29 luglio 1705, le concesse il possesso di Roccantica. Morta la principessa, nel 1722, ritornò il feudo in proprietà della Camera Apostolica. Giace l'abitato su di una rupe calcare (457 m.), ai piedi della quale scorre il torrente Galantino. Le vie sono ripide ma ben tenute, il fabbricato è mediocre. La rocca è formata di smisurate muraglie, cinta di tre giri di mura, in posizione dominante tutto il paese. Oggi è diroccata per metà ed esistono solo tre dei suoi torrioni, unitamente ad un fortino. Robuste mura circondano l'abitato, nelle quali apronsi tre porte. La chiesa parrocchiale è dedicata all'Assunta. Sotto il suo portico sono alcuni affreschi, di pittore umbro del XV secolo, rappresentanti Papa Urbano V benedicente, Maria con Gesù in trono, San Cristoforo, ecc. Nell'altare maggiore è una tavola ad olio, attribuita a Jacopo Siciliano, rappresentante la Vergine in Irono, San Valentino, Sant'Antonio da Padova. Nella predella veggonsi le storie della Circoncisione, di San Martino che cede il mantello al mendico ed il Martirio di San Lorenzo. Davanti questa chiesa apresi una bella piazza, ampliata di recente, dovuta alla munificenza degli Orsini. La chiesa di Santa Maria ha un quadro della Presentazione di Maria al tempio, lavoro di un imitatore della scuola raffaellesca. L'Archivio comunale contiene pregevoli documenti di questo paese, fra i quali lo Statuto originale, un numero rilevante di pergamene, 11011 ancora decifrate ed mi libro, pure in pergamena, relativo all'erezione del locale Monte frumentario, stabilito, utsi 161(5, per sollievo degli indigenti della terra. ![]() |