2*24 Parte Terza — Italia Centrale
Dietro ricerche dell'Amati, fu asserito, che i primi nobili di questo feudo fossero gli Asproni, nobile famiglia, già menzionata in una pergamena del 1087, del tempo dell'imperatore Enrico. Dagli A sproni in poi non trovansi altre memorie dei possessori di questo castello. Appartenne in seguito agli Alberici, dai quali passò ai Savelli e dopo di questi se ne impossessò la Camera Apostolica.
La terra è situata a 400 metri sul mare, presso il monte Pizzuto (1287 in.), alle cui falde scorre lTmellà. Il fabbricato ha l'aspetto dun antico castello, circondato da mura; vi sono sparsi molti avanzi di statue, lapidi ed altre antichità. Oggi è uno dei più ricchi ed importanti Comuni della Sabina ed è scelto a villeggiatura dalle famiglie romane; ha ottime sorgenti, belle strade, buone istituzioni, un Ospedale, un Asilo infantile, un Teatro, una Società filarmonica, ecc. Degni altresì di ricordo sono il
Palazzo Comunale. — In una sala di questo palazzo conservasi un bel ritratto, di scuola francese, dell'epoca di Luigi XIV, cui fu posto sotto, il nome di Orazio Massari, poeta, autore della Sabiniade, scritta nel 1550. Nell'archivio cori-tengonsi numerose pergamene storiche.
I Illesa di San Giovanni Ballista — La torre delle campane, in pietra squadrata, ha quattro logge a doppie finestre binate, opera del secolo XV L'abside contiene una tavola ad olio, con Dio Padre e nel centro Gesù col Ballista, circondali da Angioli. Nella predella è dipinto Cristo con gli Apostoli e sotto leggesi : 1524 Ja-coho Siculus faciebat.
Santa Maria di Legarano — Ha la cappella
del portico ricoperta di affreschi, attribuiti a Jacopo Siciliano, il quale vi ritrasse Cristo, la Vergine, San Giovanni e i personaggi dell'/Ih tico e Nuovo Testamento. Nell'abside è una grande macchina di legno intagliato e dorato, e nel centro sono dipinti Gesù, Maria, San Giovanni e San Sebastiano, lavoro imitante la scuola perugina.
Chiesa ili Santa Maria IVnova. — Ha nell'altare maggiore mi Annunciazione, opera da annoverarsi tra i capolavori del Sassoferrato.
Sul monte Fiolo è un convento di Cappuccini (ora villa di un Collegio romano), la cui fondazione rimonta al 1559 e fu fatta mercè gli aiuti di Ostilio Savelli, come ricavasi da lettera esistente nel convento.
I prodotti del territorio consistono in olio e vini rinomati, frutta, erbaggi e cereali.
Coli, elett. Poggio Mirteto — Dioc. Poggio Mirteto — P2 locale, T. e Str. ferr. a Poggio Mirteto.
Cantalupo in Sabina (843 ab.).— Cenni storici. Scarse memorie abbiamo di questo luogo. Fu signora della metà del feudo di Cantalupo certa donna Paola, vedova di Giannotto di Sant'Eustachio. Successe poi Jacopo Savelli, che l'ebbe per intero, indi passò ai Vai ni, ai Cesi, ai Laute e da questi alla Camera Apostolica.
II paese trovasi sopra un colle isolato (305 m.), nella regione fra la catena del Tancia ed il Tevere. L'abitato conta buoni fabbricati, con una bella e larga strada nel mezzo. La chiesa parrocchiale, sacra all'Assunta ed a San Biagio, fu eretta nel 1752, essendo stata demolita la vecchia chiesa nel 1708. Nel secondo altare, a sinistra, è una tavola ad olio, con San Francesco che riceve le stimmate, lavoro del XVII secolo. Ricca di lini marmi è la cappella di Santo Stefano. Notevolissimo è il palazzo Camuccini, grandiosa opera architettonica, innalzata sul finire del XVI secolo, quale residenza baronale di Guido Vaini, principe di Cantalupo. Nell'interno sono alcune pitture degli Zuccari ed una galleria di quadri, formata dal proprietario barone Camuccini, interessanti la storia dell'arte moderna, dalla seconda metà dello scorso secolo ai principii dell'attuale, nei quali Roma si gloriò del nome di Vincenzo Camuccini.
11 territorio produce in abbondanza ottimi vini, cereali, olio, pascoli e legna.
Coli, elett. Poggio Mirteto — Dioc. Poggio Mirteto — Yyi; T. e Str. ferr. a Poggio Mirteto.
Configni (825 ab.). — Modesto villaggio situato a 549 metri sul mare, presso il piede orientale del monte San Pancrazio (1027 in.), al confine col circondario di Terni, sulla istrada provinciale che da Poggio Mirteto va a Terni.
Coli, elett. Poggio Mirteto — Dioc. Narni — P3 locale, T. e Str. ferr. a Stiniigliano.
Cottanello (1136 ab.). — Cenni, storici. È tradizione che il nome sia derivato al paese da una villa ivi posseduta da Lucio Aurunculeio Cotta. Così scrive l'Ughelli