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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario ili Ridi
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   Tarano (lOOri ab.). — Cenni storici \cereilitali scrittori, quali l'Ortelio ( 7 tmaurus Gt. 111»), il Piazza(Gcnirch. Gin/., p. I-MI ed altri, opinano dio Tarano derivi dall'antica città di Tarino, i cui abitatori, i l'arinates, sono ricordati da Plinio nel lil>. in, cap. 13. VI tri, collo Sperandio (Sabina narro e profana), col Marocco (Moni/ni. delio Sfato font., toni. il. p. 107) e collo Olianpiii, farebbero deriva rio da una città, Tara in ne, di cui non - trova notizia in alcuno degli antichi scrittori. Tarano fiorì tino al secolo \IV. Quindi omiuciò la sua decadenza. Di quell'epoca testimoniano le caratteristiche torri e mura astellane, la facciala della chiesa parrocchiale, il vetusto ed elegante campanile del 1100, gli splendidi e vasti fabbricati pertinenti ad una srie di nobili e potenti famiglie •lui dettero capitani, magistrati e dignitari, come gli Spinelli, ì Clodio. i Ridolfi, 0 Uenianni, ecc., tutte estinte. Unica rimasta è la Hanuzzi, imparentata, nel 1300, con mia donna della casa principesca dei Santacroce. Da questa famiglia ebbe origine il ramo dei conti della Porretta presso liologna. Dimorarono in questo paese d papa Pasquale II nel 1100, e piti tardi, Bonifacio IX, il quale vi datò la Rolla Mat/nae dero-linai afl'chis del 7 ottobre Itti, per k quale assoggettò a Tarano il castello di Ciciglia no, accordandogli diritti e speciali facoltà. II Ciacconio, nella l'ita del eard'niaie < 'rittoforo Mm-onio (p. 810) fa onorevole menzione di questa terra dicendo, che quid nudinole s'interpose a sedare le differenze sorte tra lo stesso pontefice e Paolo ili Luca Sawlli, circa il possesso di questi» castello e di quelli di Aspra, Rocchetto e Cicignano, luoghi che antecedentemente tennero in feudo gli Orsini, quindi i Savelli e clic sotto il pontificato di Paolo \ passarono tutti sotto il domìnio della Chiesa.
   Sorge Tarano al piede meridionale del monte San Pancrazio, all'altezza di 231-metri, sii di un piccolo colle. E circondato ila piti alte colline e ciò non ostante l'aria si mantiene salubre. Pittoresca è la veduta che godesi dal paese sulle circostanti colline, a guisa di grandioso anfiteatro. Id oriente Torri, a settentrione Montebuono, ad occidente Fianello, Cicignano, Gollcvecchio e più da lungi Magliano; a mezzogiorno Santo Polo, che è fraziono di Tarano, ove nella chiesa parrocchiale conservasi mia tavola a tempera, detta della Mailonna det'a Noce, opera condotta con buon'arte e con vaghezza di colorito nella prima metà del secolo XVI. Lo vie di Tarano sono alquanto anguste e non comode. Discreta quella elio dalla chiesa parrocchiale giunge all'estremità dello abitato, fiancheggiata da convenevoli fabbricati. Piccola, ina simmetrica, è la piazza della parrocchia, terminata da unirò, in forma di terrazza, dalla quale godesi l'amena veduta dello campagne, sottostanti. Nella casa dell'Arcipretura e nella casa Ranuzzi sono incastrati due frammenti di epigrafi romane.
   Notevoli sono in Tarano i seguenti edilizi:
   Chiesa di San Francesco. — Rimonta al secolo XIV e della prima costruzione rimane nell'abside mi bel tuirstrone archiacuto e binato. L'interno ha forma di croce, latina, ad una sola navata. L'affresco diri Crocifisso, nella crociera sinistra, ricorda la scuola Migliate del \IV secolo. Il finestrelle dell'abside conservò, sino a pochi anni fa, parte di vetri dipinti, opera del Cinquecento. L'altare maggiore e la balaustra furono eseguiti in bello stile barocco ed in pregevoli marini, nel 170<). 1 affresco della Vernine, di ^an l'aolo Apostolo, nella parete destra, fu eseguilo nel LIDO, ma non ha mollo pregio artistico. pareti della chiesa erano dipinte con
   affreschi, ma più tardi vi fu passato sopra il bianco. Si veggono delle teste di figure ove l'intona calura é rimasta screpolata. Attualmente la chiesa è di proprietà del Comune e non e officiala.
   Chiesa Ìftìpretalc dell'Assillila. — Rimarchevoli, il quadro dell'altare, maggiore di buon pennello, una tavola a tempra, recante la data ir>()2, ove era raffigurato il Croci/lisa, San Francesco, la Maddalena e Sant'Antonio da Padova. Questa tavola fuvvi portata dalla chiesa di San Francesco. K anche, di molto pregio la cappelli dedicata a San Nicola di Iiari, con cupolino, lunette e quadri dipinti dal cav. Troppa di Rocchetto, nel 107.1.
   Gli abitanti di Tarano sono quasi tutti dediti alla coltura del suolo, clic produco abbondantemente canapa, lino, olio, grano o frutta d'ogni sorta. Il vino di l'arano ù