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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni ilei Circondario

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       abbia sostenuta la carica di lettore di teologia. Era in passato, in Magliano, anche un convento di Agostiniani dove, secondo documenti, furono tenuti due Capitoli generali, nel 12S4 e nel 1287. — Il territorio produce cereali, vino e frutta di buona qualità.
       Uomini illustri. — Onorarono Magliano Antonio Maggi, vicario generale di S. Carlo Borromeo, e Gian Bernardino Scotti, versatissimo nel giure e nelle lingue ebraica, caldea e greca. Fu creato cardinale da Paolo IV e fu caro a l'io IV ed a Pio V. Morì nel I5G8 e fu sepolto in San Paolo di Roma, sulla via Ostiense.
       Coli, elett. Poggio Mirteto — Dioc. Magliano Sabino — Pa e T. locali, Str. ferr. a Civita Cast.
       Colleveccliio (1101 ab.). — Cenni storici. La fondazione di questa terra non è antica, rimontando ai tempi di Innocenzo IV, allorché fu abbandonato il vecchio paese, chiamato Mozzano, poco distante da Colleveccliio, inabitabile per l'aria pestifera. Il Breve, spedito da Innocenzo IV, fu dato dal Luterano, nel dicembre di detto anno. Colleveccliio fu feudo degli Orsini, che ne furono signori sino al 1594, nel quale anno, per la morte di Valerio Orsini, abate del monastero di Fossanova, passò alla Santa Sede.
       E nell'archivio del Comune conserva usi varii documenti spettanti alla giurisdizione degli Orsini su questa terra, ed è notevole una pergamena, contenente i Capitoli stabiliti tra la Comunità di Colleveccliio e di Foglia. Sonvi anche documenti di Giordano Orsini, relativi alle regole che dovevano tenersi dagli abitanti di Colleveccliio.
       Per la sua fedeltà, fu questa terra tenuta in ispeciale considerazione da Bonifacio IX, che la esentò dalle tasse di focatico e sale, come rilevasi dalla Bolla, pure esistente nell'archivio del Connine. Questo privilegio fu confermato da Guido Ascanio Sforza, camerlengo della Chiesa, con decreto del 20 dicembre 1537, sotto il pontificato di Paolo III. Colleveccliio fu poi eretto a sede del Governo generale della Sabina ila Paolo V nel 1555, ina venne poi soppresso da Napoleone L
       11 paese sorge su ili ameno colle (220 in.), con clima salubre, sulla destra del fiume lineila, attluente del Tevere, L'orizzonte è non solo vasto, ma ammirabile. A levante veggonsi i monti della Sabina e molti paesi. A nord sono i monti di Calvi, o di San Pancrazio, a mezzodì sono le leggiadre colline di Ponzano e di Filacciano. Le strade sono abbastanza larghe, ben disposte e con discreti fabbricati, tra cui la
       Chiesa ilella Santissima Illuminala. — Vi si entra per due ingressi, di buona architettura del secolo. Nella nave centrale, nel presbiterio, ò il busto del prelato Antonio Cerbelli, lavoro elle alcuni pretendono del celebre Bernini, ma che deve invece attribuirsi alla sua scuola. Nella cappella superiore della nave destra, conservasi un Crocefisso di legno, di stile bizantino. La Vernine del l'osano, nel secondo altare, è lavoro ad olio, di scuola romana del secolo XVII. Nella sacrestia è una tavola a tempera, rappresentante la Deposizione dalla croce, bel lavoro di scuola tedesca del Cinquecento.
       Conii alcruila della Madonna del llifiigio, — Si
       conserva nell'abside un'urna romana, di marino bianco, con sculture a bassorilievo ed una iscrizione.
       Chiesa e Courenlo di Sant'ludrea Apostolo.— Trovasi ad 1 chilometro da Colleveccliio e contiene le seguenti opere d'arte: Transito di San Giuseppe*: il alcuni Santi dell' Ordine Francescano, tavole di scuola romana, del principio del XVIII secolo ; l'Asswìiio/ie della Vergine, nella seconda cappella, imitazione del Piazza. La pittura ad olio, nel refettorio, rappresentante YF.pifania, è lavoro di scuola veneta.
       Colleveccliio mantiene vivo commercio con Civita Castellana in genere di vino e di biade che abbondantemente produce il territorio.
       Uomini illustri. — Biagio Palladio, segretario dei pontefici Clemente VII, Paolo III e Giulio III, buon poeta, facondo oratore e perito grecista; Fabio Menichino, prelato e legato di Ravenna nel 1583: fondò il Monte frumentario, dal suo nome detto Monte Fabio; Jacobelli, vicario generale ed intimo amico di S. Carlo Borromeo; Teodosio Corbelli, archiatra di Pio V e professore di logica nella Sapienza di Roma, dal 1503 al 15GS; Pier Francesco Rossi, erudito letterato del secolo XVII.
       Coli, elett. Poggio Mirteto — Dioc. Mugliano Sabino — P3 e T. locali, Str. ferr. a Stinùgliano.
       113 - I.» l'utrlu voi. 1IL