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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2*24 Parte Terza — Italia Centrale
   Silvestro I vi innalzasse e dedicasse 1111 tempio alla Vergine. Si fa menzione di questa terra nella vita di Paolo fi e sappiamo che appartenne, 111 remota epoca, al Vaticano. Molto ebbe a soffrire al tempo di Nicolò Piccinino ; ma colle armi fu dalla Chiesa ricuperata. Dalla Chiesa passò poi in possesso dei Savelli e degli Orsini.
   Il paese è circondato di mura castellane, rinforzate negli angoli da forti torrioni, oggi in gran parte mutilati. Dalla porta di ponente incomincia un ameno passeggio, che oltrepassa l'antico convento di San Paolo, he strade interne sono scoscese, con buoni fabbricati, sui quali domina la rocca dei Savelli, ora spettante ai Borghese.
   Isa chiesa di San Paolo fu già monastero delle Benedettino. Presso l'aitar maggiore vedesi una tempra su fondo d'oro, rappresentante Maria tu trono, con Gesù, San I'irf.ro e San Paolo, lavoro pregevole firmato Anthonatius Romauus yinxit (secolo XV). Nel pavimento della chiesa sono avanzi di mosaici bizantini. Nel convento e dipinta la Cena del Redentore, opera di scinda lombarda del XVII secolo.
   Nella chiesa della SS. Annunziata si conserva una tavola a tempra, trittico, con Cristo in atto di benedire, San Sebastiano e San Michele Arcangelo, lavoro cherL-' s della maniera dello Spagna. Nella chiesa di San Silvestro vedesi la statua del santo titolare, in legno, scolpita nel XVII secolo.
   Avanzi romani, forse spettanti a grandiosa villa romana, veggon i nel luogo detto Massacri. Altra ricca e stintilo® villa fu riconosciuta alle falde tL'l monte Calvo, a 2 miglia del paese, e negli scavi ivi eseguiti, pel passato, si trovarono pezzi di marmi variati e, nel 1821', certo Capranesi vi rinvenne le statue delle J use, di Giunone, di Bacco, di Mercurio; le teste marmoree (li Antonino Pio, di Faustina, di Lucio Vero ed altre anticaglie di minor conto.
   Il territorio è fertile ed irrigato da limpidi e perenni corsi d'acqua. Produce cercali, olio, vino ed ortaglie.
   Uomini illustri. — Poggio Nativo fu la patria di Francesco Florido, versatissimo nelle lettere greche e latine, autore di pregevoli opere, tra le quali l'apologia contro 1 detrattori di Plauto e i tre libi 1 dell'eccellenza di Giulio Cesare.
   Culi, elett. Poggio Mirteto — Dioc. Poggio Mirteto — P3 locale, T. a Fura, Str. ferr. a Montorso.
   Salisano (640 ab.). — Canni storici. Ebbe origine nel medioevo, a quanto pare, dal monastero di Farfa, cui sempre appartenne, e da un documento del 1450, dell'archivio Farfense, rilevasi che questo castello era assegnato al monastero per mensa conventuale e gli abati commendatari vi avevano giurisdizione.
   L'abitato è a 4GIJ metri d'altezza, sulla vetta ili uno sperone del monte Ode; la strada che vi mena è ripida e scoscesa, tanto che volgarmente ritiensi che il nome di Salisano derivi dal motto Sali sano. Nel medioevo era cinto di forti mura, di cui oggi rimangoli© avanzi e sui quali sono state costruite le moderne abitazioni La chiesa principale è. dedicata ai Ss. Pietro e Paolo e fu riedificata, nel 1705, a spese del Comune. Bella è la porta per la quale si entra nel paese; tre ampie strade rettilinee dividono i fabbricati, alcuni dei (piali abbastanza buoni e di bello aspetto. Le rovine del palazzo baronale sorprendono per la robustezza delle mura e per le tracce della sua ampiezza. Trovatisi a sud del castello e veggonsi ancora un torrione circolare e le vestigia di una tetra prigione. Circa la distruzione di questo palazzo sappiamo, che un tale barone Fercoli, cui gli Orsini avevano ceduto il feudo, volendo opprimere quella popolazione, fu da questa ucciso unitamente alla sua famiglia e di li a poco fn distrutto anche il palazzo baronale, in odio al Fercoli che aveva fatto sentire il giogo della tirannide.
   Alcuni ruderi dei tempi romani, elio veggonsi nei dintorni, inducono a credere che vi fossero ville romane ed edilizi termali. Alle falde del monte dell'Oro, in luogo detto VElc.i, a breve distanza da Salisano, è una sorgente d'acqua minerale e lì vicino una miniera di pirite, della quale venne eseguita un'analisi, nel 1774, dal sopraintendente