2*24 Parte Terza — Italia Centrale
L'aitar maggiore è decorato di rari e variati marmi, con quattro colonne di verde antico, e nel centro, sotto custodia di argento, è una tavola a tempra, della Vergine con Gesù, lavoro di stile bizantino.
L'abside contiene le seguenti pitture: [Annunciazione, San Lorenzo e San Mauro. Nella vòlta, rabeschi ; nelle lunette, i quattro Profèti maggiori. — Parete destra. In Flagellazione. Braccio destro della crociera: nell'altare, tavola ad olio rappresentante l'Apparizione della Vergi im a San Tommaso Savoiardo, lavoro del secolo XVII. — Parete sinistra : tavola a tempra, con San Benedetto e San Lorenzo ed altra tavola con San Placido e San Tommaso: ambedue sono di scuola perugina.
Monastero. — Nel corridoio del primo chiostro, sotto la sesta vela, fe un bassorilievo a forma di pinacolo, in cui è effigiato Cristo benedicente, e sotto, due angeli che sorreggono un olissi in cui è la Vergine; opera di scuola toscana del XIV secolo. Nell'abbazia conservansi poi: un sarcofago che racchiuse le ceneri dell'abate Secando e varie lapidi sepolcrali e tronchi di colonne, di varii marini. Da scalpello greco è un puteale marmoreo che ha scolpito, ad alto rilievo, un Combattimento Ira Greci e Amazzoni ; ed un sarcofago con rappresentanza del Trasporlo di un eroe.
I codici, le pergamene e gli altri importanti documenti, tra i quali il celebre ChtÉiticon l'har-phense, sono oggi conservati nella li. Biblioteca Vittorio Emanuele, in Roma.
Oltre la suddescritta abbazia, sono ancora degni di nota, nei dintorni di Fara, i seguenti avanzi di antiche costruzioni :
Grotte (li Torri. — Ad 8 chilometri da Fara, tra il Tevere ed i torrenti Farfa e Gorese, sopra un altipiano, rimangono avanzi di un'imponente costruzione poligonale a Boccili di calcare, alcuni dei quali misurano ni. 2.20 X 2.40. Sono probabilmente i resti di antichissima città sabina e forse della stessa Cures. La forma della trincera 6 rettangolare, di m. 9(1 X 93 ed internamente sono corridoi ed altri ambienti, questi perù di costruzione posteriore.
Monte San Hai tino (all'ovest di Fara). — Vcg-gonsi avanzi di un recinto romano e di una cisterna. Salendo, trovasi ! antico Cenobio, restai! rato nel XVI secolo, ora diruto. La cripta, scavata nello scoglio, ha delle nicchie con affreschi e rimangono le figure di San Benedetto, San Mi-
norila, San Giovanni e Santa Caterina; e nell'altare Maria con Gesù. Sulla porta è l'affresco del Crocifìsso, con Mario e San Giovanni, opere di scuola umbra del XV secolo. A circa CO metri, a sud dell'abside, sono gli avanzi d'un monumento sepolcrale, romano, con quattro grandi nicchie. Più verso la sommità del monte è il Romitorio, con cappella dedicala a S. Girolamo. Una lapide nell'interno ricorda un restauro del IG10. Sulla vetta del monte sono le costruzioni che dovevano formare la chiesa di S. Maria, la quale fu poi interrotta. La fabbrica fu cominciata nel XV secolo.
Valle dell'Oppio. — A circa 300 inetri dalle grotte di Torri, sulla via che mena a Farfa, su di un piccolo colle, sono avanzi di edifizi, forse di una villa dei tempi romani.
11 territorio di Fara è fertile di vini d'ottima qualità, di cereali, olio e legnami»
Bibliografia. — Marini Mai-ino, Serie crotial. degli Abbati del Monastero di Farfa. Roma 1830. — Marocco, Monumenti dello Stato Pontificio, t. lì, p. 175 segg.; t. ìli, p. 7 segg. Roma 1833. — Moroni, Dizionario, ecc., t. xxill, pagg. 181 191. — Mabillon, Mus. Ilul., t. i, parte 2\ — G?.!!cl:i, Il Primicero, passim.
Coli, elett. Poggio Mirteto — Dioc. Magliano Sabino e roggio Mirteto — Ps e T. locali, Str. feri', nella fraz. Passo Corese.
Casaprota (1132 ab.). — Piccolo villaggio, situato a 531 metri d'altezza, su di mi colle, bagnato dal torrente Farfa. 'Gli scrittori antichi e moderai 11011 parlano affatto di questo castello. Forse, scrive il Marocco (Monum. dello Stalo Pontificio, 11, p. 150). derivò il nome da qualche distinta famiglia, detta Casa Frola. Gli Orsini signoreggiarono questo castello e, per estinzione della loro linea maschile, cadde in potere della Camera Apostolica, sotto il pontificato di Paolo V.
Vi si vede una rocca, ma di poca considerazione e molto danneggiata dal tempo e dall'abbandono. La chiesa parrocchiale è sacra a San Domenico. Presso l'abitato è uno spazioso convento che appartenne già ai Carmelitani e, alle falde della collina su cui sorge il paese, è la chiesa di S. Maria della Croce. 11 territorio produce olio, vino e cereali.
Coli, elett. Poggio Mirteto — Dioc. Poggio Mwteto — P2 a Castelnuovo di Farfa, T, a Fara in Sabina, Str. ferr. a Poggio Mirteto. .