Rieti
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La città moderna di Rieti elevasi sulla stessa area dell'antica 1lente, di cui rimangono avanzi della primitiva cinta, nel lato nord-ovest, e spettano all'età pre-romana. Dei tempi romani rimangono: il ponte sul Velino, sulla via clic da Rieti conduce a Roma. Varie iscrizioni latine conservatisi nel palazzo Municipale; altre veggonsene presso il battistero, al Duomo e nella cripta Hi questa chiesa e min colonna milliaria tolta alla via Salaria. Nello scavare l'attuale piazza Comunale si trovò, a 7 metri di profondità, un lastricato di grandi blocchi di travertino, regolarmente squadrati. Nella residenza municipale ammirasi anche un bassorilievo marmoreo, rinvenuto, nel 1SG3, pressa il ponte Ruito e rappresentante una Lotta di gladiatori contro alcune belve.
La città è circondata da mura, costruite nel XIV secolo, ed ili parte dal fiume Velino. Larghi e bei viali sono lungo le mura, nella passeggiata pubblica e sull'ameno colle di San Mauro clic sta a levante della città. I più notevoli edifizi sono:
cappella : la statua in legno, di San Hocco, e hiiun lavoro del Cinquecento.
La Cattedrale. — Fn cominciata c finita sotto il regime del vescovo Tommaso, nella seconda metà del XIII secolo e forse questi lavori non furono che rinnovamento totale della primitiva chiesa, fondata dal vesrovo ISeninrasa nel 1109. I na lapide, clic vedesi murata nel campanile, ci dà il nome degli architetti :
Incipit ululi o/mi in Matrix nomine Chrisìi
Petrus et Andreas Itenricus suntque magislri.
Ma di questi lavori non rimane rlie la torre e la porta maggiore. Innanzi alla chiesa è nn portico, eretto nel 1 i.>8, La porta principale presenta resti romani, confusi con altri di stile Incantino. Nella lunetta è nn affresco con Maria ed Ant/ioli, lavoro attribuito al Manenti.
lÌATTiSTKuo. — Le pareti rerano ciascheduna dite nierhie, enn le statue marmoree di Smi Giovanni e di Stililo I tarlara. Nel primo niccliione, presso l'altare, è nn afliv>ro del Crocifissa, Santa Giuliana e San Francesca, e leggesi la data 1489. Nel secondo uircliionc è un altro affresco del Croci fisso con Santi: lavoro, come il precedente, di scuola umbra. La fonte battesimale, in pietra, è di hello stile, lavorata sulla fine del XV secolo.
Jntkuno. Fu completamente rinnovato nel lljl>7. Lato sinistro, 2* Cappella.- monumento sepolcrale a Serafino t Mario ilii/eri, cretto nel 1 ,,.-> e ITiòf). La .'5a cappella fu architettata dal Valadier. Nella 4a cappella: la statua di Santa lìnrlmra, nell'altare, è attribuita al lìer-nini ; e di Ini pure vnohi la Concezione ilcìla Vergine, nel timpano dell'altara stesso. La cripta occupa lo spazio trasversale della basilica e vi si scende dalle navi laterali. L'interno 1 in tre compartimenti con sedici colonne e vi sono resti di epigrafi romane. Nel pilone sinistro sono tracce di un affresco eseguito da certo (ìioareliiiio (ìolantonif) da Leonessa, Nella cappella del Sacramento è Yl'ltimn Cena, tavola ad olio attribuita al Roncalli ed il Sacrifìcio di A 'né, altra tavola dello stesso autore. Il ciborio è adorno di bei marmi antichi. — Lato destro, 2' cappella: è decorala di affreschi del Manenti. La tavola sopra l'aitar maggiore è lavoro del XVII secolo;
Sacrestia. — Vi si conservano ì seguenti antichi arredi sacri: Iteliquiario (li San Pietro, in metallo dorato, cesellato, con figure smaltate e lo stemma ed il nome di Angiolo Palchi. Pianeta con emblemi della Passione di Cristo, del secolo XVI. Croce capitolare d'argento, cesellata e smaltata, lavoro del XV secolo. Reli-qniarii di lastra d'argento, del XV secolo. Mezzo busto di San llnlihiina. Croce con globi di cristallo di rocca e rilievi di metallo dorato, del XV secolo. Leggio intarsiato, di madreperla, opera del XVI secolo. Calice d'argento a filigrana, lavoro del XVI secolo.
Chiesa e Ciiincnlo di Sanl'tjpiese. — Ad est rimane la porta, di primitiva costruzione, clic data dal XV secolo. Nella limetta è nn affresco con la Vergine, Gesù, San Pietro eSant'Aijnese. Nell'interno, parete sinistra, 1° altare: quadro di .So» Domenica, firmato Kmaimele Alfani, 1751. All'aitar maggiore e nu nitro quadro ci ri I A1 fa n i, rappresentante la Vergine, Cesa, la li. Colowhti e Saul'Ai/ncs. Nel coro monastico sono due tavole ad olio, del Manenti, mia croce ili rame dorato con lastre d'argento; e nel corridoio del dormitorio vedorisi, sn tavola, due mezze ligure di San Domenica e ili Sun Francesco, lavoro attribuito al Clievardi.
Chiesa ili Saiif \j,«sliiio. — Rimonta al XIV secolo. Sulla porta maggiore e un affresco del 1 ar.i, con la Vergine, Saul'Agostino e San Xi-eola. L'interno fu ridotto ad una sola nave. Vi è il monumento ib i celebre letterato cav. Angiolo Maria Ricci. Nella sacrestia conservasi un reliquiario del XV secolo, scolpilo in rame.
Chiesa di Sant'Antonio del limite. — Nel coro e nella sacrestia veggonsi tre tavoli' ;i tempra, clic, già formarono un trittico, dipinte nel mi da un tale Antonio, romano.
Chiesa e Monastero di Santa Caterina. — Nell'altare, a sinistra, e una tavola ad olio, con la Trasfigurazione, firmata Jottnnes Jncobns l'andai phi Urbinntìs ir>9f>. Il Martirio ili Santa Caterina, all'aitar maggiore, è opera del l'andolfi.