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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parie Trrz:i — Ita 1 in Centrale
   parte ed interesse alle nuovo opero, essendo minacciati dalle acque del Velino a urli e i paesi di Oantalice e Gittaducale, feudi dei l'arnesi, suoi nipoti. Ma non giovando neppure il nuovo canale, Clemente Vili, nel 1596, spedì in Rieti il cav. Giovanni Fontana, il gesuita Rossi, Antonio Cappuccini e Carlo Maderno, rinomati ingegneri, i quali fecero scavare nn nuovo emissario clic prosciugasse e bonificasse la valle reatina. 1 lavori furono felicemente compiuti nel Ì6Q§, con grande plauso di popolo, e Clemente obbligò i Reatini a pagare annualmente, per la festa di San I'ietro. una tazza d'oro di mezza libbra, alla Camera Apostolica I lavori costarono 75,000 scudi. Una medaglia fu coniata in onore di Clemente (Bonaxxi, Numismala jmntìf., u, 497), con la leggenda Velino eimsm J\IJ)U, in cui vedesi il canale ed il grande ponte, di un solo arco, costruitovi sópra dal Fontana. Il papa si recò, nel 1598, a vedere i lavori, con numerosi cardinali e dignitari.
   Nel 1785 Rieti fu danneggiata da formidabile terremoto. Nel 1799, in lino degli scontri avvenuti tra l'esercito francese e l'armata napoletana, parte di questa rimase sbaragliata, presso Rieti, dai Francesi comandati dal generale Lemoine. Ai 7 marzo 1821 fu, presso Rieti, un combattimento tra gli Austriaci e le truppe napoletane comandate dal generale Guglielmo Pepe. Spintisi i Napoletani fuori delle forti posizioni di Antro-doco, non ressero all'urto di soldatesche agguerrite e regolari come le austriache, ed avviliti cercarono subito scampo nella fuga. l'oche centinaia di Calabresi seppero resistere per più ore sul colle di Lesta, e così gli Austriaci poterono invadere le provincie abruzzesi. Nel 1831 fu, sotto Rieti, piccala battaglia per opera dei Volontari condotti dal colonnello Sercugnani contro Roma. Ma la notizia che i Tedeschi invadevano la Romagna li fece retrocedere e piegare per la via della Sabina. Sostarono sotto Rieti, donde retrocessero nell'Umbria.
   Pio VII, nel 1814, elevò Rieti al grado di Delegazione, abolita poi da Leone XII nel 1827 e ridotta a distretto dipendente dalla Delegazione di Spoleto. Gregorio XVI ristabilì la Delegazione di Rieti coi confini primitivi.
   Nell'autunno del 1860 il regio commissario, marchese Gioacchino repoli, decretò la
   riunione della Sabina all'Umbria, col capoluogo Perugia.
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   Rieti sorge a 400 metri sul livello del mare, alla estremità sud-est di nu altipiano circondato delle alture occidentali degli Apennini. L'ampia valle reatina costituisce il bacino del Velino, che ha origine dal gruppo del Terminillo ed è arricchito da copiose fonti che sgorgano dai suoi fianchi e dalle acque del Salto. Il Velino, a Rieti, divide la città dal sobborgo ed entra poi nell'ampia valle. A nn chilometro circa dalla porta Romana di Rieti sbocca pure nella pianura il Turano, onde l'antica lieaie fu iti posizione strategica e commerciale ammirabile, sopra ini colle cioè, allo sbocco di tutta la pianura e nel centro dì essa.
   1 detriti calcarei, che da secoli trasportano le acque del Velino, del Turano e del Salto, ricolmano annualmente la pianura, rendendola d una fertilità meravigliosa. In questa pianura le acque del Velino formarono i seguenti léghi :
   1. Lago di 1,'ipasotli/e, detto anche di Jlkti, a 8 chilometri da Rieti, di circa G chilometri di circonferenza e nel cui mezzo sono due isolette. La maggior palle delle sue acque proviene dalle \ alletto di Apnleggia e liivmlutri, par poi scaricarsi nel Velino.
   2. Lago Lungo, formante nn solo bacino con quello di Fogliano, della lunghezza complessiva di 2400 metri ed nu perimetro di circa 6 chilometri, Situato a meno di 2 chilometri ad est del precedente, nel quale sì scarica a mezzo del fiume di Santa Susanna.
   3. 11 piccolo lago di Ventina ed altri minori, i quali tutti si scaricano direttamente, o per mezzo dei due indicati, nel Velino.
   4. Del lago di Piedilnco tratteremo parlando del Comune Omonimo.