.Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Orvieto
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il tempio venne a premiere l'odierna forma di rrore Ialina. Al secondo altare della parete sinistra è una tavola ad olio, del Perugino, rappresentante il llallssiino di Cristo. Nell'abside è un'altra tavola ad olio dello stesso celebre maestro, rappresentante Maria con Gesù in trono, adorala da angioli-, in basso vedonsi San l'ietro, San l'aoto, i protettori della città .Ss. Gertmsio e l'ro-tasio e si legge; l'elrus Christofori Vanniii de Castro Plebis piami 1T»I lì. Le pitture del timpano del coro sono del Poma rancio, gli stucchi delle vòlte son del Cremona. Nel secondo altare, parete destra, è mi quadro, con Gesù, la Vergine, due santi, opera, firmata, di Domenico Ulani da Perugia (IMI).
Chiesa di Santa Ilaria. — Nell'interno, presso l'ingresso, è un frammento di affresco, clic può considerarsi come uno dei capolavori del Perugini), recante la data del 1511. liaiipresenla la Deponi zinne dalla croce. Nella parete dell'ingresso prosegue l'alii esco e vcgaionsi le stupende ligure di Salila Mimlu, della Maddalena. La Risurrezione di Lazzaro, tavola ad olio, nella sacrestia, è attribuita al Poma rancio.
Chiesa di Santa Marinile (fianchi (già Oratorio ilei Disciplinanti,). — Contiene uno ile' più belli affreschi del Perugino, il quale, nell'intera parete, di coutroaH iiigre^so, ha rappresentato l'Epifania, li Nascita, cioè, del lied (.nitore e l'Adorazione dei I/agi. In questo oratorio conservansi due autografi del grande artista ed alcuni vasi in cui stemperava i colori.
Chiesa del llealolìiacoiuo. —Contiene un buon quadro dell'.dipinto dal Circignani detto il l'ùmnrancio.
Chiesa e ('.omento di San Francisco. — AI primo altare, parete destra, vedesi una tavola, con la \crgine, il Bambino ed alcuni angioli, opera creduta di Orazio All'ani; altri toiii.id terzo altare, sono attribuiti al Muziano. Nell'annesso convento, in un corridoio, è un grandioso affresco, rappresentante il Croci fisso c varii Santi, opera tirila scuola di Giotto. Vi si vedono pure altri due a Riescili della stessa epoca, ma di minore importanza.
Palazzo (lei lincili della Cornia (ora Mazzoli). — Alcuni scrissero che il palazzo l'osse edificato su disegni del Vignola, litri invece ritennero doversi l'edificio all'architetto Galeazzo Alessi, perugino (1551). Disgraziatamente, per difetto della qualità della pietra, gli ornamenti deperirono molto. Il piano terreno, le scale e il primo piano sono decorati con affreschi degli Zuccari. \ i si contengono inoltre i seguenti quadri ad olio : Xoli me tangere, la Samaritana, opere da attribuirsi a Michelangelo da Caravaggio ; Monaci Olivetani, del Sublevras; un arazzo con la figura della Vergine, lavoro del XVII secolo.
Palazzo VescoOlc. — Fu edificato sulle rovine dell'antico palazzo dei vescovi di Chiusi ; e ili elegante e bella architettura. Nella cappella è una tavola ad olio, rappresentante la Vergine e varii Santi, ritenuta del Perugino.
La liocra. — Data dal XIII secolo. Ila più recinti di difesa, comunicanti con le torri, di cui ora ne avanzano solamente tre. ridotte in segnilo a pubbliche carceri. 11 cardinale Coppi ridusse l'edificio ad abitazione del Governatore, ed altre variazioni ftironvi eseguite sotto Pio VII, coll'openi dell'ingegnere Moudragoni.
oglionsi altresì ricordare il palazzo dei marchesi della Fargia di Lavai, di moderna architettura, barocca, ma decorato con eleganti stucchi; quello Rinaldi,già deiBaudiiii, baroni di Salci e Fabro, restaurato sin dal secolo N\ ; infine i palazzi Cartoni, Smaghi, Faccini. Quest'ultimo vuoisi edificato sugli avanzi della casa che fu del celebre Perugino.
Merita anche considerazione ii Teatro degli Accademici Avvalorali, eretto sui disegni e colla direzione dell'architetto prof. Santini, a spese dei signori Cartoni, Mazzoli, Rinaldi e Taccini. F di stile ionico, di belle ed eleganti proporzioni e capace di 700 spettatori Venne condotto a termine nel 1831. Gli ornati e le decorazioni pittoriche dell'interno sono dovute agli scenografi perugini Angelini e Baldini.
Il territorio, fertilissimo, produce ili copia olio, vino, gelsi, frutta, grano, granturco, patate, castagne ed agrumi.
Uomini illustri. — Nelle grini: Biordo Michelotti. che alcuni vogliono oriundo del bergamasco, sebbene sia stato provato che la sua famiglia era originaria di Città della Pieve; Randino Bandini, generale delle armi della Chiesa, che alla testa delle milizie pievesi ruppe l'esercito orvietano nel li'20; Vanne ili Galasso Bandini, capitano di ventura, sotto Poncello Orsini : Ranieri del predetto Vanne, strenuo difensore di Castel della Pieve, contro Perugia. Lazzaro Bandini, capitano al servìzio della Repnll blica di Venezia, alla quale assicurò la conquista di Camlia ; Bartolo e Nerio degli Oddi ; Hiottu di Gnotto, Poccio ili N'eri, Placido Moscatelli, Nanni di Castel della Pieve ed altri, capitani della scuola di Braccio da Montone.