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l'arte Terza — Italia Centrale
Fig. 76. — Orvieto (Duomo) : La Creazione delia donna (bassorilievo della facciata).
Morto Ermanno della Cervara, che fu il primo signore della città, la nobile e potente famiglia dei Monaldeschi si divise in quattro rami e sin dal 1330 si denominarono del Cervo, del Cane, della Vipera, dell'Aquila, rami forti e rivali tra loro. Per opera delle nuove fazioni, sorte dai Monaldeschi di Ermanno della Cervara, la parte dei quali fu detta Beffata, e la contraria, discendente da Benedetto di Bonconte della Vipera, detta Malcorina, si rinnovarono le discordie, si ripresero le armi, si incendiarono case, si minarono torri e castella, e lo scempio durò lungo tempo. Nella celebre battaglia di Montaperti, nel 12G0, molti guelfi Orvietani furono uccisi. Ma non perduti dì animo, gli Orvietani non si fecero sfuggire il potere dalle mani e, riorganizzatisi, soccorsero l'alleata Firenze, cui, nel 1207, dettero, come podestà, Ormanno di messer Cittadino Monaldeschi, nonché il capitano e cento cavalieri.
Nella guerra contro Lucca, Firenze chiese ad Orvieto soccorsi, nel 1341 e questi aiuti i Fiorentini contraccambiarono mandando in soccorso di Orvieto 500 cavalieri, guidati dal capitano Guido Guerra dei conti Guidi, allorché gli Orvietani erano in guerra coi Viterbesi ed altri ghibellini. In questo tempo, la repubblica orvietana era salita a molta potenza e grandezza ed il suo territorio estendevasi da Chiusi alla vai d'Orda, compresa tutta la montagna dell'Annata e lungo il fiume Albengaal mare Tirreno, sino ad Orbetello ; da vai di lago di liolsena, verso bantu Fiora; da Orvieto alla Yalle Teverina ed al Trasimeno.