Mandamenti e Comuni del Circondano di Foligno 147
che la decorano. Roma ISil. — Fea Carlo, Descrizione ragionata della patriarcale basilica e cappella di San Francesco, ecc. Roma 18:20. — Fenili S., Relazione storica sul risorgimento della basilica degli Angeli presso Assisi. Roma 1SL2.
Coli, elett. Perugia II — Dioc. Assisi — P3 T. e Str. ferr.
Mandamento di GUALDO TADINO (comprende S Comuni, popol. 13,198 abitanti).
Gualdo Tadino (8S0S ab.). — Cernii storici. La città ebbe origine da quella di Tadimtm che esisteva nel piano sottoposto all'attuale Gualdo, ed i cui rad eri osservici alla distanza di poco più di 1 miglio. 11 Colucci (Antichità Picene, vn, 99) circa l'origine e la storia di Gualdo Tadino, riassume quanto fu scritto dal Borgia nella sua Istoria della città di Tadino ncU' Umbria, ecc. Tadimim vuoisi lo stesso che 'Pagina, città nominata da Procopio. Secondo il Borgia, trae l'origine dai Pelasgi, i quali passando dalla Tessaglia nell'Epiro, peli consultare l'oracolo di Dodona e quindi in Italia, si unirono agli Aborigeni e venuti dall'Umbria edificarono molte città, tra le quali Tadino. Sorgeva la città presso la via Flaminia ed era rinomata per varie sorgenti d'acqua, alcune delle quali mirabili per sanare infermità, onde il tadinate Oinm Firmo vi costruì, a sue spese, uno stabilimento termale.
Plinio, descrivendo la divisione, fatta da Augusto, dell'Italia m undici regioni, collocò Tadino nella sesta che comprendeva l'Umbria.
Il cristianesimo fu introdotto a Tadino per opera «li S. Felieiano, vescovo di Foro Flaminio (Fortiamma), della cui chiesa parlammo nei cenni storici di Foligno; e nel quinto secolo Tadino ebbe propria sede vescovile. Secondo l'Ughelli (Italia Sacra, X, p. 107) primi vescovi furono Gaudenzio! S. Facondino e Cipriano. Nel 1007 il vescovato di Tadino fu unito a quello della vicina Nocera.
Sotto 'Potila, Tadino ebbe a soffrire varii danni, poiché calando esso coi Goti nel 545, si accampò in Tadino, come riferisce Procopio (Bell, golii.) e la città divenne d'allora piccolo castello. Nella vallata sottostante a Gualdo, Totila fu estinto da Narsete che capitanava l'esercito dell'imperatore Giustiniano I (552). E fama che circa 0000 Goti rimanessero uccisi sotto Gualdo e che la vallata dove avvenne la battaglia, da quel tempo si denominasse delle rotte, e dicesi che 'Potila, mortalmente ferito, si rifugiasse ad Capras, oggi castello della Capraja, presso Gualdo. Narsete, in riconoscenza alla Vergine, per la vittoria ottenuta, eresse la chiesa che ancora addimandasi di Maria Vergine delle rotte.
Sotto Alboino, re dei Longobardi, Tadino patì nuove e disastrose calamità, ed altre per opera di Luitprando. Dopo saccheggi e distruzioni cagionate dai Saraceni e da altri barbari, la città fu distrutta e rasa al suolo nel 990, dall''imperatore Ottone III, avendo Tadino seguite le parti di Crescenzio, console romano, fautore dell'elezione di Giovanni X\ II antipapa. Gli abitanti, stanchi e sfiniti per tanti disastri, si rifugiarono parte nelle selve, parte nella rocca di Nocera, altri poi si fortificarono nelle proprie terre. Cogli avanzi di Tadino si costruirono le chiese di Gualdo, e vuoisi che da Tadino provengano pure i marini della tomba di Benedetto XI che vedemmo eretta nella chiesa di San Domenico, a Perugia.
Gl'imperatori che seguirono, infeudarono varii loro capitani delle terre della distrutta città, e nello stesso tempo si fondarono, nelle vicinanze, alcumi eremi e monasteri, il più antico dei quali è quello di Serra Santa, sul monte che sovrasta Gualdo,
Nel 1000, per munificenza di Pietro del conte Ottone della regione di T'aino, si fondò un monastero di Benedettine, nella valle di l'asina, e al disotto di Gualdo, altro monastero fondò, nel 1008, il conte Offralo figlie di Monaldo. Lodovico de Gregorio, capitano dell'imperatore Enrico IV, fu signore di Gualdo e (la lui nacque Goff'reduecio de Gregorio che nel 1227 vendi la signoria alla chiesa, sotto il pontificato di Gregorio IX. Federico II, figlio di Enrico VI, passando per questa terra circa il 1237, confortò i