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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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10(3 l'arie Terza — Italia Cenliale
vcrarsi tra le opere preziose dello Spagna. Nella parete destra, l'affresco di Sani'Emiliano è di Tiberio di Assisi. L'affresco sopra la porta d'ingresso, rappresentante Maria con Gesù benedicente, è del ricorda lo artista,lcggcndovisi 'l'iberniti de zìi...
Interno. — Contcngonsi le seguenti pitturo: A sinistra: San Martino che. divide con un povero il suo mantello, lavoro attribuibile ad uno scolare dello Spagna. A destra: la Vernine, San Francesco, Sant'Antonio ed angioli, pittura forse di l'ierantonio da Foligno. All'aitar maggiore figurava lo stupendo quadro dcll7/icufwi«-zione di Maria, opera dello Spagna, ora nella Pinacoteca comunale di Trevi.
f.liìcsa di San Pietro di Ito*ara. — Senza alcun fondamento, pretesero alcuni scrittoi! die il nome sia derivalo da un antico Foro borano o boario. Ma non v'Ita traccia di edilìzio più antico della chiesa die risale al secolo XII.
La facciala fu restaurata nel Cinquecento. Nel timpano 6 incastrata una scultura marmorea
Con bell'ornato Simbolico del secolo V, qui portata all'epoca dei restauri predetti. Il campanile per un tratto 6 antico, la parte superiore data dal 1582.
L'interno 6 a tre navi, rette da colonne ornate di capitelli a semplice fogliame. In corrispondenza del presbiterio, sulla nave di centro, è una piccola loggia con tre colonnini sorreggenti membrature archiacute, spettante alla prima costruzione. Il coro ha seggi e. postergali finamente e con eleganza intagliati.
Chiesa di San Pietro a Pettine (mezzo chilometro a nord di Trevi). — Costruzione del XIII secolo, a pietra concia, frammista a pietre provenienti da antichi monumenti. Nell'interno, parete sinistra, sono gli affreschi di Sant'Antonio da Padova colla data 1-440, e della Vergine in trono con Gesù. Nella parete destra è una tavola a tempra, rappresentante il Crocifisso, Sun Giovanni Evangelista, la Vergine, San Giovanni Apostolo, opera della scuola di Foligno.
Il territorio di Trevi è feracissimo. Nel colle è coperto di rigogliosi oliveti e nella pianura vi si coltivano le ortaglie che, per l'abbondanza delle acque che irrigano il piano, crescono assai bene. La olivicoltura vi è talmente estesa che dà, per vari mesi, lavoro ad importanti oleifici ì quali dànno vita ad un commercio speciale di esportazione di pregiato olio.
Uomini illustri. —Battista Natalucci, segretario, a Napoli, di Alfonso di Aragona; Fausto Valenti, famoso arcliiatro in Roma ; Bernardo Mazzieri, arcliiatro di papa Eugenio IV; Evangelista Uriglii, medico degli Orsini e di Sisto IV; Filippo Palazzi, noto pel suo trattato, edito nel 1570 a Perugia: De vera metliodo quibuscumque vulneribns medendis; Natimbene Valenti, celebre giureconsulto e riformatore del patrio statuto; Ferdinando Valenti, avvocato concistoriale, autore di rinomate opere in materia giui idico-ecclesiastica; Durastante Natalucci e Muzio Petroni, storici; Fanteo Palazzi, Sante Ponzio, letterati. Nelle armi si distinsero: Francesco Manenteschi, detto da Pettino, che combatteva con Braccio da Montone, fu prefetto dei Genovesi e di Martino V; Melchiorre Minerva, capitano degli Spoletini e dei Trevani, contro i Trinci: sconfisse il famoso condottiero Barnabone, sulle porte di Foligno e decise la memorabile giornata del 9 settembre 1439, in cui cessò la dominazione dei Trinci, con la presa di Corrado II e do' suoi tre tìgli ; Giacomo Valenti, governatore delle armi in Marittima, Campagna e nel ducato di Urbino; Gaetano Valenti, generale pontificio in Austria ed in Ungheria.
Circond. Spoleto — Coli, elett. Todi — Dioc. Spoleto — P2 T. e Str. ferr.
Mandamento di ASSISI (comprende il solo Comune di Assisi).
Assisi (16,300 ab.). — Cenni storici. Parecchi scrittori, quali il Conti (L'Asio serafico, Foligno 16G3), il ©amurrini (Istoria della città di Assisi, manoscritto inedito nell'Archivio Frondini), il Coronelli (Pellegrinaggio ai santuari diLoreto ed Assisi), l'Egidi, il Venarucci ed altri, toccando delle origini di questa città, risalirono nientemeno ai tempi favolosi dell 'Iliade e derivarono l'etimologia dall'aggiunto ,!t«n dato a Minerva. Lasciando da parte simili fantasie, può congetturarsi, colla scorta di una lapide di umbro idioma, trovata in Assisi, e dì alcuni avanzi di antichissime mura, che Assisi fosse città notevole degli Umbri, fondata ili tempi remotissimi. Primo tra gli antichi scrittori che ne faccia menzione è Catone, e quindi ne lasciarono ricordo Properzio (Elegie, iv, 1), Claudio Tolomeo, Silio Italico (De bello pun., lib. 0) nella sua narrazione della seconda

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