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Parte Terza - Italia Centi ale
Caligola vi si recò un giorno appositamente (1) e clic Onorio, viaggiando sulla Flaminia, volle visitare questa sorgente (2).
Il colle clic sta Immediatamente vicino alla sorgente principale era rivestito, al tempo di Plinio, da boschetti di cipressi e chiuso intorno dalle acque era il tempio del dio C!itunno, attorniato da varie edicole o sacelli. La rinomanza e la santità di questo tempio furono cagione che durasse e fosse conservato per lungo tempo, talché lo troviamo ricordato néll'Itinerario Gerosolimitano (p. 013) col nome di Sacràrio ; ina senza ninna menzione del Clitunno. Plinio (1. c.) ci fa anche sapere come Augusto avesse conceduto al popolo di Hispellum di erigere pubblici bagni e altre costruzioni, sulle sponde del Clitunno.
Il sacrario maggiore, in cui era la statua del Nume, secondo ogni probabilità era presso la sorgente principale, nel luogo medesimo ove è ora il tempietto cristiano dedicato al Salvatore (fig. Gr>). (Juesto fu costruito nel V secolo, ai tempi di Teodosio, con materiali in gran parte spettanti al tempo pagano, conservalo nella parte inferiore.
11 piccolo tempio posa su di alto e severo basamento munito di porta nel centro, perla quale entrasi in un angusto sotterraneo clic ha la forma di una T. 11 vestibolo presenta sulla fronte due pilastri laterali e quattro colonne a sostegno del cornicione e del timpano. Per due avancorpi che fiancheggiano il pronao, si accede al vestibolo, cui segue la cella che compie il grazioso edificio. Nella parte posteriore è un altro timpano, simile a quello della fronte. Tanto nei timpani, quanto nella scultura che orna la fronte principale della cella, è scolpito il labaro costantiniano, clic internamente conserva il suo monogramma.
Sull'architrave della fronte è incisa l'epigrafe dedicatoria :
+ SCS DEVS ANGKLORVM QV1 FEC1T RESVRECTIO.NT.M +
La valle in cui il Clitunno scorre, fin sotto a Bevagli», è di somma fertilità ed i freschi e verdeggianti pascoli, assai lodati dagli antichi, pro-ducevano bianchi armenti bovini dai quali sce-glievausi, a preferenza, le vittime & sacrificarsi in occasione di trionfi o di altre solennità (3).
Chiesa di Santa Maria delle Lacrime. — Fu eretta questa chiesa alle falde di Trevi, sulla costa detta di San Costanzo, nel 1487, con disegno di maestro Antonio fiorentino ed i monaci Olivetani di San Pietro di Iìovara vi entrarono in possesso il lu marzo del 1489, sebbene la costruzione 11011 fosse compiuta. Maestro Giovanni di Gian Pietro, da Venezia, esegui l'ingresso della fronte principale, vero modello di gusto e di eleganza (fig. 00). Di questo artefice é pure il cornicione della facciata, eseguito nel 1511.
L'interno ha forma di croce latina, e ai lati dell'unica nave veggonsi quattro profondi rin-cassi rettangolari che l'anno le veci di cappelle. L'abside ha nel centro un elegante linestrone binato, con tracce di vetri colorati. Parete d'ingresso: nel lato sinistro è il bel monumento di Benedetto Valenti, con la data CDIOXLI. Negli spazi laterali, non architettati, sono affreschi alla maniera degli Zuccari. Parete sinistra: tra il primo ed il secondo riucasso, è il monumento a Subrezia Luearini Valenti, avente nel centro il busto della defunta; lavoro eseguito nel 1504, da buon artista. Tra il secondo riucasso ed il pilastro della crocerà, è il monumento di Monte Valenti, morto nel 1588. Il riucasso che forma la cappella sinistra contiene mirabili affreschi, condotti dallo Spagna per commissione dei canonici regolari. Rappresentano: sulle pareti laterali, Sunt' Ubaldo e San Giuseppe; nell'arco sovrastante, due candeliere con fasce ornate e nel centro l'emblema dello Spirito Santo. Parete di fondo : il Trasporto della salma del Redentore e superiormente, nel sesto semicircolare, Sant'Agostino in paramenti episcopali. Ai lati della lunetta sono sette figure di devoti, forse i committenti dell'opera, eseguita nel 1520. La tazza dell'acqua santa è bel lavoro del XVI secolo. Braccio destro della crociera : monumento marmoreo del cardinale Erminio Valenti, morto nel 1018. Parete dell'altare : affresco della Vergine con Gesù in braccio, opera del XV secolo e fu questa immagine che dièorigine all'edificazione del tempio. Parete a destra della nave: monumento sepolcrale a Filiberto l alenti, morto nel 1024. Primo riucasso e cappella : contiene importanti affreschi del Perugino, che li condusse nel 1521. Nella parete di centro È rappresentata l'Epifania,
(1) Scet., Cut., 43.
(2) C.lau1)., De VI ConS. limi., 506.
(3) Virgilio, Georg., n, 141% Propekt., li, 19, 25; Sit. Ital., Vili, 452; Gioven., xii, 13; Stat., Site., i, i, 121). — Vuoisi rammentare die questo tempio ed il pittoresco paesaggio che lo circonda, ispirarono, al nostro maggior poeta contemporaneo, l'impareggiabile ode A Ile Fonti del Clitunno (U. Caudccci, Odi barbare). Veggansi poi: Venuti Kidolfino, Osservazioni supru il fiume Clitunuo, detto in or/gi « te Vene », situato tra Spoleto e Foligno, del suo culto e antichissimo tempio e dello stato suo presente (Roma 1753); Sa.nsi Achille, Dajli edifici e dei frammenti storici delle antiche età di Spoleto (Foligno 18G9, pp. 230, 252, tav. xn); De Bossi ti. li., Del tempietto sulle rive del Clitunno, consacrato al culto cristiano (nel Ballettino di ArcheoL crist., 1S71, p. 143 segg.).