Mandamenti e Comuni dui Circondario di Foligno
100
costruzione. Nella parete sinistra, all'interno, vedesi la Vergine c Sunta tInterina, affresco foi^e ili scuola liorentina ilei Qnallrocciuo. I,e ligure ilei Jp, Jacopo «I Amico, recanti la data 14,4, sembrano di scuola umbra. Della stessa scuola sono le ligure dei Sss, Cristoforo? I lenta r-diiw da Siena, e quelli della Vergine e di tic.sii.
Chiesa di San Vi nocino (presso il villaggio di Pppello). — Sono notevoli iu questa chiesa (quantunque assai poro ili essa rimanga) gli affreschi della cappella a destra, che ricordano la maniera del celebre. I!enoz/o Gozzoli. Il San Sebastiano e il Sun lìoecn sembrano imitazione dal l'erngiuo.
Spello (4932 ab.). — Questo Comune, prima dell'attuazione della legge 30 marzo 1890, era capoluogo di un mandamento elio andò diviso fra il mandamento di Foligno ed il mandamento di Bovagna, nel circondario di Spoleto.
Cenni storici. — Non trovasi menzione di Spello (Ili,spellimi) prima dell'Impero romano. Plinio, enumerando le città umbre, la chiama eolonin, costituita sotto Cesare Angusto (in, 14, s. 19), il che ci è confermato dalle molte iscrizioni romane, nelle, quali la città viene designata Colonia fnlia Hispelli, L'imperatore Augusto pare avesse in armi conto questa colonia, poiché rilevasi, pure da Plinio, che concedè ad Ifispetlum la fonte ed il fiume ClituniM quantunque fosse dodici miglia distante, e vi si frapponessero i territori ili Mevania e di / ni gin non (Epist., vm, S). E gli ITispelktfe* vi condlicevano un bagno ed un ospizio. La città apparteneva alla tribù Lcmonia. Celebre è il rescritto dell imperatore Flavio Costantino Massimo e dei Cesari Costantino e Costante, che fecero chiamare la città Flavia Costante, vi fecero erigere un tempio della pente Flavia, istituendo anche i giuochi gladiatori e circensi. Laonde noi vediamo, a partire da quest'epoca, la città essere nominata nelle epigrafi Colonia Urbana Flavia, il clic indusse in errore molti che da ciò credettero che la città avesse ricevuto una seconda colonia sotto l'impero di Vespasiano il (piale, come è noto, apparteneva alla gente Flavia.
La religione cristiana vi fu predicata sino dai primi tempi, di guisa che trovasi, già nel secolo III. Spello quale sede vescovile, e per primo vescovo è conosciuto S. Felice che fu martirizzato sotto gli imperatori Diocleziano e Massimiano, e fu, in progresso di tempo, dichiarato protettore della città. Secondo vescovo fu S. Epifanio che intervenne al sinodo romano, tenuto nel 4-R7 da S. Felice III. Il terzo, Venerio, fu in Roma, al sinodo indetto da papa Simmaco, tra il V ed il VI secolo.
Spello presto fu unita al ducato di Spoleto e con questo passò nel dominio della Chiesa, seguendone tutte le vicende storiche.
Al principio del XIII secolo, l'imperatore Ottone IV, togliendo tanti luoghi alla Chiesa, si mostrò clemente e benigno verso Spello che in questo secolo era fida alleata di Perugia. Nel 12S9 la città domandò di nuovo di essere accettata sotto la protezione dei Perugini e che le si mandasse un nuovo podestà eletto dal loro Consiglio. Il che fece Perugia, mandandovi Bertuccio di Porta Borgné. Nel 129~> gii Spellarli supplicarono i Perugini, come loro protettori, a volerli aiutare contro il vicario del linea ili Spoleto, che era, in quel tempo, Bertoldo Orsini, il (piale aveva fatto bandire guerra a (lamio di Spello, pretendendo che la città fosse soggetta al ducato, mentre invece orasi posta sotto la protezione dei Perugini. Questi spedirono ambasciatori a Spoleto ed unitamente a quei di No cera inviarono più volte, in Roma, ambasciatori al Papa, perchè s'intromettesse per comporre queste differenze. Le fazioni, ed in ispecie quella dei Guelfi e dei Ghibellini travagliarono la città, massimamente nel XIV secolo, e nel tempo dello scisma d'occidente, ed allora si sottrassero dall'obbedienza del legato di Perugia. Ma estintolo scisma ed avendo Martino V ricuperati i domimi della Chiesa, Spello tornò alla soggezione del pontefice, e ai 17 settembre del 1424 ne furono firmati i capitoli, in Dornta, ove. a 'anione d'epidemia, erasi trasferito da Perugia il cardinale legato.
Nicolò V, ai 10 febbraio 141-9. die Spello in feudo a Nello Paglioni di Perugia. Filiberto, principe d'Orange, che alla morte del contestabile di Borbone era sottentrato al