Mandamenti e Cornimi del Circondario di l'erugia
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Molitene racchiude due eminenze, in una delle quali è la collegiata detta di Santa M iria, sorta sugli avanzi di mi vecchio fortilizio. S'ella valle intermedia è la piazza, circondata dalle fabbriche private, cinte di mura. Le falde delle due colline sono bagnate dal Tevere e dall'ìntluente ('alpina, 11 territorio è fertile di cereali, vino, olio, pascoli.
Presso Montone è da visitarsi la bella chiesa della Pieve di Saddi che vuoisi eretta sulle tombe di vari martiri tifernati Ma i vari e successivi restauri hanno fatto scoili pariro ogni traccia del primitivo santuario. Una torre, cui fu aggiunta la facciata della chiesa, ricorda, per la costruzione, il secolo \ 1. L'interno è a forma basilicale ed il fonte battesimale reca lo stemma dei Vitelli e la data MDXXI, Sulle pareti appariscono vestigia di affreschi del secolo XV. Due ingressi mettono alla sottostante cripta, ammodernata sul cominciare del \\ I secolo, dal vescovo Giulio Vitelli. Di antico non vi si conserva se non un basso ììlievo del IX secolo, rappresentante il titolare della chiesa, San Crescenziano, a cavallo, in atto di uccidere un drago.
Coli, elett. Citta di Castello — Dioc. Citta di Castello e dubbio — P2 ivi, T. a Umbertide.
Pietralunga (4185 ab.). — Cenni starici. Alcuni scrittori hanno voluto riconoscere, nella località occupata da questo paese, la sede dell'antico Forum Juliì cwicubiense, che avrebbe poi avuta la denominazione di Prat alunga, indi 'Loffia ed infine Pietra-lunga. La sua rócca esisteva sin dal secolo Vili. Ebbe Podestà propri e solo nel \11I secolo si pose sotto la dipendenza di Città di Castello, il cui magistrato prese titolo di barone e mandavaft Pietralunga il giudice ed il castellano con alcuni militi pel presidio della ròcca. Nel 1S&? vi fu stabilito nn monastero di benedettine, trasferito poi a Città di Castello, nel 1574. Nel 131S gli Uhalihni cercarono di impadronirsi di questo fendo, togliendolo a Città di Castello, il che non ri usci loro. Nel 1383 ottenne l'esenzione di alcuni dazi e nel 1402 si elesse un proprio capitano» Ladislao re di Napoli cercò di impadronirsene e ciò tentarono anche i Bracceschi, sugli inizi del 1428. Nel 1430 vi furono spediti, in rinforzo, 1000 uomini d'arme, acciò la terra resistesse a Niccolò Piccinino. Nel 1482 le milizie della Chiesa l'occuparono, ma furono cacciate da Giovanni \ itelli che restituì Pietralunga a Città di Castello. Nacquero in questa terra il beato Buccio, i due Ugolini, vescovi di Città di Castello, e vi ebbe origine la famiglia l'ucci che nelle guerre civili bilanciò la potenza dei Vitelli.
L'abitato, composto di mediocri fabbricati, trovasi alle falde degli Apeninni, presso il corso del Busso, influente del Cantiano, ed è circondato da nutra. Il territorio è parte in pianura e parte in collina, e produce abbondanti pascoli, ghiande, legna da ardere e granturco.
Coli, elett. Città di Castello — Dio... Città di Castello — P2 T.