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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Cornimi del Circondario di l'erugia
   01
   Nel 1325 Ugolino marchese, discendente di Arnnherto Ranieri, sottomise Fratta a Perugia. Nel 1320 gli abitanti di tratta, collegati con Perugia, riportarono vittoria sulle milizie «li Guido di Pietraniala, vescovo di Arezzo. 11 conte di Landò, sanese, capitano della Gran Compagnia di ventura, devastò la terra. Nel 1385 i nobili fuorusciti perugini tolsero Fratta a Perugia; che però la riconquistò presto e vi fabbricò una ròcca, nella quale fu rinchiuso, nel 1393, Braccio Fortebracci e da dove fu liberato da tìiordo Miclielotti. Nel 11-08 lo stesso tipaccio sbaragliò presso Fratta l'esercito di Ladislao re di Napoli, forte di 2000 cavalli, e nel 1113, entrato nel paese, lo pose a ferro e fuoco.
   Quindi Fratta passò sotto il dominio della Chiesa; ina, alla morte di Martino V, fu di nuovo sottomessa ila Perugia. Nel 1479 gravi danni ebbe a patire dall'esercito spedito dai Fiorentini contro Perugia. Nel 11-95 i fuorusciti, protetti da Guidobaldo duca di Urbino, si impossessarono di nuovo della terra; ma, mercè 1 intervento di papa \lessamiro VI, la restituirono a Perugia. Fratta sostenne vittoriosamente l'assedio datole da Francesco Maria della Rovere e quindi, nel 1550 fu da Giulio III donata a Paolo e Giovanni Vitelli; ma presto dovettero restituirla a Perugia, per ordine dello stesso pontefice.
   Nell'invasione dello Stato della Chiesa, durante la guerra di Castro, Fratta resistè ad oltranza alle truppe di Ferdinando II ed ebbe a patire danni non lievi. Nel 1800 altri danni pati da parte delle truppe austro-aretine; nel 1815 la città cessò di essere capoluogo di governo; ma per poco tempo. Nei moti dal 18-1-1 al 1SG0 dette non pochi volontari all'esercito garibaldino. Nel 18G8 cangiò il nome di Fratta m quello di Unibertide, denominazione dedotta dai figli di Uberto, riedificatori della terra.
   Umbertide vanta non pochi e belli edilizi. Ricorderemo la
   Chiesa di Santa Maria della Reggia (nella piazza Vittorio Emanuele). — Maestoso edilizio, di forma poligonale ottagona, costruita in laterizi, con ornamenti in pietra e sormontata da elegante cupola. Fu cominciata nel 1555, coi disegni di Francesco Lavarelli da Cortona. \1 l'altare maggiore e un affresco, trasportatovi nel 1508, rappresentante la Vergine col Bambino e Santi, opera del XV secolo, l e statue dei Stinti Andrea ed Erasmo, nelle nicchie laterali, sono dello scul-
   tore lorencsc Domenico Vairin (1707). Il quadro l'/lssuMiione della Vergine è del Laudati, perugino; quello rappresentante Sant'Isidoro é dello Scaramucia, discepolo di Guido Reni. Nella sagrestia e un tabernacolo per l'olio santo, scolpito in pietra da Cristoforo Sensi di Cortona (1535).
   Chiesa di San Giovanni o di Santa Croce. — Fu consacrata nel 1257 da Giovanni, vescovo di Gubbio; ma della primitiva costruzione non consonasi che il campanile, terminato da caratteristica guglia di mattoni. All'altare maggiore consonasi il meraviglioso quadro della Deposizione dalla croce, dipinto da Luca Signorclli nel 1510. Nel centro vedesi Gesù Cristi) in croce, sorretto da due discepoli e sotto, varie figure. Vi Iati del quadro centrale sono due eleganti pilastrini con cainiellierc lumeggiato in oro, Milla cui sommità leggesi : Lucns Sigiiorellus de Cortona pingebat. Sotto al quadro è la predella che. reca dipinte le storie seguenti : la Disfatta di Massenzio; il Rinvenimento della Croce per opera di
   Sani Elena; Suiti' l'Iena che passa un fiume; la Risurrezione di un giovane, per virtù della Santa Croce; l'Ingresso della Crocea Gerusalemme.
   Chiesa e Chiostro di San Francesco. — Sorge nel fòro annonario, e vuoisi clic la coslru-zionc risalga al tempo del santo titolare. All'al tare maggiore e un quadro rappresentante la Vergine con Gesù, i Santi Andrea, Ubaldo, Francesco, Sebastiano. L'opera insigne è firmata Nicolaus Gireignanus de Pomarancio pingebat molxxvii. Il crocefisso iu legno, nella cappella dei conti Ila il ieri, è lavoro del secolo XVI, del bastoni, perugino. Le pitture della cupola sono degli /liceali. La statua del Sauto è pregevole lavoro in legno, del 1528. Il chiosilo conserva, infisse nelle pareti, varie iscrizioni medioevali e due dei tempi romani.
   Chiesa di San Bernard ino. — Fu edificata negli antichi tempi, e per tradizione eredesi che San Bernardino avesse qui istituita una congregazione, verso il 1420. Subì restauri nei secoli XVI, XVlì e poi nel XV III La Cena degli Apostoli, quadro a olio all'altare maggiore, è di Muzio Fiori di Fratta. La statua di San Bernardino, scolpila in legno, 6 del Vecchietta di Siena.
   Chiesa di Sanla liana della Pietà (in via Cavour). —- Fu edificala nel XV secolo, a spese di Bartolomeo Barelli, cittadino di Fratta. Sopra l'ingresso lì un affresco rappresentante la Vergine col Bambino e due Angeli, che ricorda la