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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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Mandamenti e Cornimi del Circondario di l'erugia
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giunto, si ammalò; e, por consiglio ilei cardinali, partitone per recarsi a Perugia, spirò a Deruta, ed il suo corpo fu solennemente trasportato a Perugia.
Nel 1ÉGG i Perugini guelfi combatterono contro l'odi ed Amelia, guastandone il territorio. Nel 12GS dominavaittTodi Ugolino dei conti di Pasco, valoroso e potente signore, che possedeva i feudi di Monte Marano, Pieve Terrina, Rocchetta, Caspìano, Monte San Polo, Gualdo Cerreto, ecc. Nel Todi si assoggettò la terra di Giano. Bonifazio ^ III (Caetani) arricchì non poco le chiese todiuo, segnatamente aumentando la massa capitolare ed accordò alla città onori e privilegi. Nel 1311, durante, l'assenza del pontefice dall'Italia, Todi riordinò, su proposta dei decemviri, le sue milizie, fissandone il numero a 10,000 pei cavalieri e 3000 pei fanti; si costruirono fortilizi e ròcche in vari punti del territorio. Ad Ugolino successe Binilo, strenuo capitano e valente condottiero, che fu capo della fazione ghibellina nel 1313, ed in questo stesso anno Enrico \ lì mandò a Binilo Chino di Lapo degli Uberti, per ottenere aiuti e soccorsi dalle valorose schiere tedine. Aiuti ne domandarono più volte anche le vicine città di Iìevagna, Foligno, Assisi, Terni, Narni, Amelia. Nel 1323, essendo Todi assediata da \ ico de'Prefetti, mosse in suo aiuto Uguccione Ricci, gonfaloniere fiorentino, con molta milizia. Nel 1310 era a capo della cosa pubblica il cittadino Orazio di Egidio Astancolli, ma, per ragioni di gelosia presto dovè abbandonare il potere. Nel 1323 si ritirò in Todi l'antipapa Nicolò V, il quale, dopo di esser stato raggiunto da Lodovico il Ravaro che lo aveva eletto, die mano a spogliare l'insigne tempio ili San Fortunato, asportandone i molti tesori. Indi, imperatore ed antipapa si ritirarono a Pisa, facendovi solenne ingresso il 3 gennaio 1329. Sotto il pontificato di Giovanni XXII, Todi occupò Orvieto e la rese per vario tempo tributaria; ed il papa da Avignone fulminò l'interdetto contro quei di Todi. Innocenzo VI li assolvè dalle pene canoniche e temporali per aver essi rinunziato al dominio di Orvieto, e la città venne reintegrata degli antichi onori e privilegi. Intanto, mentre Cola di Rienzo erasi fatto proclamar© tribuno in Roma e stringeva alleanze con potenti città, cercò pure ili guadagnarsi quella di Todi, e le mando m dono uno stendardo da portarsi dalle sue milizie. Grata la città, per questa distinzione, spedì a Roma, a ringraziarlo, Arnaldo Caroecio. Innocenzo VI colmò di elogi ed aggiunse privilegi in favore del Comune di Todi, per aver somministrato al legato pontificio, cardinale Albornoz, fanti e cavalli, per la spedizione del Lazio dominato dai prepotenti signorotti. Tornato da Avignone Urbano V, e, richiamando alla soggezione della Chiesa varie città, vi comprese anche Todi. Ma il Comune 11011 accondiscese ed impegnò ima grande causa contro il pontefice, pretendendo assoluta indipendenza, come da tempo aveva goduto. Alla fine dovè cedere e ritornare suddito della Chiesa, pur riservandosi esenzioni e privilegi illimitati. Succeduto Gregorio XI e standosi questi ad Avignone, varie città umbre si ribellarono nuovamente e tra queste fu Todi, che segui poi anche le parti dell' antipapa Clemente VII; ma nel 1387 tornò all'ubbidienza di Urbano VI. Bonifazio IX, nel 1392, perdonò Malatesta dei Malatesti, signore di Rimmi, il quale aveva usurpato Todi, anzi gli concesse questa città in prefettura, per un decennio, coll'annuo censo ili 3000 scudi d'oro. Ma, ribellatosi di nuovo il Malatesta, il papa lo scomunicò, lo privò de'suoi beili e concedè Todi ad Andrea Malatesta, signore ili Pesaro. Pare che i Todini non v edessero di buon occhio Andrea, di guisa clic, cacciatone il suo vicario, Guido conte di Ragno, Andrea mandò in Todi quaranta lance e fece trarre prigioni Riordo Miclielotti da Perugia e Brandolino, capi della sommossa.
Non pertanto Todi si ribellò ed Andrea fu costretto a rinunziare a questo dominio; ma grato Bonifazio IX a Pandolfo Malatesta, per servigi ch'ei rendeva alla Chiesa, confermò al fratello Andrea . vicariati di Orto e Todi
Durante il concilio di Costanza, Braccio Fortebracci, alla testa di poderoso esercito, mosse verso Todi, nel 1I1G. Gli ambasciatori della città gli corsero incontro il dì
% — l.« l'airi», voi. 111.

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