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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Cornimi del Circondario di l'erugia
   01
   liti terra trovasi tra gli Vpennini della catena centrale, a breve distanza dalle falde del monte Catria, ed è edificata sulla via Flaminia.
   Scheggia è patria del cittadino Cesare Scarnici che, a soli 21 anni, capitano d'artiglieria, lasciò la vita sui bastioni di Roma il 31 giugno 181',). La lapide commemorativa dell'eroico giovane vedesi nella piazza Sentine e fn posta dal Comune il 1° luglio IS73.
   I)a Scheggia si va in breve tempo al luogo ove sorgeva il tempio di Giove Pennino (od \ pennino) le cui rovine voglio usi quelle esistenti nel pendìo del monte l'etrara. Vi si rinvennero, al principio di questo secolo, un idolo di bronzo, i frammenti d'una grande colonna, un'aquila di bronzo di Corinto e varie iscrizioni votive a Giove Pennino. A breve distanza dal borgo sono altre vestigia ci antiche costruzioni, con una fonte, che ere de si quella che alimentava le antiche terme. Vi furono trovati, m passato, frammenti di mosaici, monete, vasche di marmo e frammenti di statue e d'iscrizioni.
   Passando per la montagna del Corno si può, in breve, ascendere il monte Catria, il famoso monte di cui Dante cantò (l'ttnj., xxi):
   Tra duo liti d'Italia surgori sassi F. fanno un gibbo che si chiama Calria
   F, non molto distanti alla tua patria Di sotto al quale ò conservato un ermo Tanto che i tuoni suonano più bassi Clio suol essere disposto a sola latria.
   L'ermo cui Dante accenna è lo storico monastero di Fonte Avellana, ila di questo e del tnaraviglioso monte dovremo Occuparci descrivendo la provincia di Pesaro.
   Pascelupo trovasi al contine della provincia di Ancona, alle pendici di monte Cucco, alle sorgenti del torrente Pascelupo che precipitoso discende da detto monte. Sorse sulle rovine di castella niedioevali, che alcuni invece vogliono far rimontare al tempo delle guerre gotiche. Poche e meschine sono le abitazioni che formano il villaggio, cinte da mura. Notevole, nelle vicinanze, è l'abbazia dei Ss. Bartolomeo ed Emiliano dei Congiuntoli, con la facciata sorprendente per l'elevazione e pel lavoro.
   11 territorio di Scheggia e Pascelupo produce abbondanti pascoli, in ispecie la ghianda. Vi si raccoglie anche grano e vino. Rinomate sono le carni suine di Pascelupo, d'eccellente qualità e di cui si fa grande smercio nei paesi vicini.
   Coli, elett. Foligno — Dioc, Gubbio — I'3 T.
   Mandamento di MAGIONE (comprende 4Comuni,con una popolili 15,131 abitanti).
   Magione (f'»'.)7s? ab.). — Cenni storici. Antica, ma ignota è l'origine di questo paese, che vuoisi fosse in prima denominato Villa Carpini. Ma il luogo di questa villa non corrispondeva con la posizione dell'attuale borgata e n'era alquanto più a sud. Villa Carpini aveva un ospedale sino dal 1:209, ricordato in documenti del tempo. Nel secolo \III vi fu conchiuso un trattato tra Perugini e Cortonesi; e come sito ben munito e fortificato venne sovente disputato nelle fazioni e nelle guerre civili del medioevo. L'attualo abitato sorse dove avevano sede i Templari, poco dopo la loro soppressione, che avvenne nel 13li. \1 convento dei Templari successe quello dei Canonici del Santo Sepolcro, in seguito un'abazia dei monaci basiiiani ed infine una commenda dei Cavalieri gerosolimitani. Celebre per Magione èia data del settembre 150t,essendovM radunati diversi nobili e signori delle città prossime, per stabilire una lega difensiva ed offensiva contro Cesare l'orgia, figlio ili Messa miro \ I. Si adunarono, a tale intento, Paolo Paglioni, perugino; Oliverotto da Ferino, il I lenti voglio, Antonio da Venastro, Paolo Orsini, Petrucci e il Vitelli. \ noie la tradizione che giungendo in questo luogo uno dei sopracitati signori, esclamasse: < Sono giunto alla desiata inazione! > donde poi il nome che ancora ritieni- la terra. Vltri affermano che tale nome derivasse dai Templari che chiamavano, nel loro idioma, il convento, Maixon. h questa seconda ipotesi regge certo più dell'altra. Nel Pi Lì vi stanziarono per due mesi le truppe del granduca di Toscana, avendo a fronte le milizie pontificie che erano acquartierate a Corchino. Carlo HI di Spagna alloggiò nel palazzo abbaziale, nel 1731.