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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Cornimi del Circondario di l'erugia
   01
   gradatamente fino al punto elio al presente questo villaggio contiene una numerosa popolazione.
   Colle di Plinio, conserva questo nome perchè da molti studiosi vuoisi che la celebrata villa dell'illustre scrittore comasco esistesse ìli quel territorio in una località denominata Santa Fiora, di proprietà dei marchesi Capelletti, ove scorgonsi avanzi di grosse mura, di acquedotti di vasi e frammenti di marini di forme e disegni svariati, mosaici e basi di colonne di travertino.
   Celaiba, nel 11S3, erasi ampliata e venne giudicata Castello importante anche per la sua giacitura dominante ed amena, ma fu in quest'epoca che subì varie peripezie per rivalità fra i Virili ed i Vitelli di Città di Castello.
   Lama, che nel 1201 contava circa SO abitanti soltanto, per la sua favorevole giacitura, che la costituisce lo scalo e il ritrovo per la popolazione del territorio montuoso del Comune, si è ampliata alquanto ed ha ora buon commercio e forte numero di abili operai e industriali. 11 suo fabbricato è quasi tutto moderno.
   G)$paia fu Repubblica, por equivoco, dal 1 45 1 al 182(5. Allorché papa Eugenio IV per 2.1.000 ducati d'oro dette in pegno, o, come altri dicono, vende Borgo San Sepolcro alla Repubblica fiorentina, non furono ben fissati ? confini del territorio toscano-pontificio, e venne perciò iiiavvertentemente lasciata una ragguardevole zona di terreno fra i due Stati, la quale, non appartenendo a nessuno, venne neutralizzata. E siccome questa zona di terra costituiva sovente conflitti e 1111 fomite di contrabbando, nel dì 15 giugno 1825 i Governi Pontificio e Toscano decisero di riunire ai loro domimi la Repubblica di Cospaia dividendosene il territorio, che in massima parte rimase allo Stato Pontificio; e con notificazione del cardinale Fieschi, delegato apostolico di Perugia, vennero al territorio, che ora fa parte del Comune di San Giustino, concessi alcuni privilegi, fra 1 quali quello di coltivare tabacco. E notevole l'atto di sottomissione fatto dai Cospaiuoli, a rogito di Francesco Illuminati di Città di Castello, del 2G giugno 1S2G.
   Coli, elett. Città di Castello — Dioc. Città di Castello — P2 T. e Str. ferr..'
   Mandamento di GUBBIO (comprende 3 Comuni, con una popol. di 28,570 abitanti)-
   Gubbio (23,002 ab.). — Cenni storici. La fondazione di Gubbio si perdo fra le tenebre della più remota antichità. Varie furono le opinioni emesse dagli scrittori; alcuni la vollero fondata dai Siculi e dai Greci, altri dagli Etruschi e fu persino favoleggiato che fondatori ne fossero i Pelasgi. Quello che però può oggi dirsi con certezza, è che Gubbio fu antichissima città degli Umbri di cui avanzano notevoli monumenti, quali ad esempio, le fumose tavole eugubine ed alquante monete clic recano la leggenda ìKvvixi, oppure ikvvins. Spettano evidentemente alla città umbra di Ignvium. Di Iguvhim città romana, parlano Silio Italico (vui, 4C0,401) che la descrive come città umida per le forti nebbie. Cicerone (prò Balbo) anche la rammenta. Le sue prime memorie storiche datano dai tempi che precedettero la guerra sociale. Ai tempi di questa guerra ebbe la cittadinanza romana ed i cittadini furono ascritti alla tribù Crustiiiiiìna e la città divenne municipio (cf. Caes., b, c., 1,12), Strabene la colloca tra le città umbre; e Plinio ( V. //., xxii 1,95) nomina gli Iguviui a proposito di 1111 olio (herbaceum) che essi vendevano sulla \ia Flaminia.
   Dopoché Odoaere ebbe deposto l'ultimo imperatore d'occidente, proclamandosi re d Italia. Gubbio subì la sorte delle altre città italiane, sotto la dominazione degli Hruli e poscia dei Goti. lu assediata da un generale di'Potila e poscia espugnata e distrutta. La città si pota in seguito riedificare, mercè i soccorsi ottenuti da Narsete.
   Nell'invasione dei Longobardi, Gubbio non fu tra le città conquistate da Alboino; ma restò soggetta agli Esarchi di Ravenna e cominciò il suo distacco dall'Umbria, essendo entrata a far parte della nuova Pentapoli, 0 .Marca. Per qualche tempo fece