Mandamenti e Comuni del Circondario di Frastuono Ttl1,)
scuola. Di prospetto alla chiosa è un ampio fallimento della famiglia Conti-Gentile, ora Collegio-eom itto, sotto la direzione degli Scolopi. Unito ad esso ò ima chiesa con cupola.
Della line del secolo XIII sono la chiesa di San Francesco, la quale lui un bel liiiest.rone circolare e conserva un mantello attribuito al santo, e l'Abbazia di Santo Stefano, della quale, di antico, resta solo la porta. Il palazzo Comunale, già lacovazzi, ha ima facciata seria ed imponente, di stile semi-gotico ; nel primo corridoio di osso, a mano sinistra, si conserva la monumentale iscrizione che fu posta a' piedi di una statua ai onore di Belitene Varo. Questi, all'epoca della repubblica romana, 150 anni prima dell'èra volgare, fra le altre opere pubbliche onde provvide la patria, costrnsse anche una fontana, prendendo l'acqua dai monti di Guardilo. Tale opera, di cut rimangono ancora in più luoghi del territorio i ruderi, specialmente a 2 chilometri a nord-ovest della città, nel luogo detto Fossa del Purpureo, fu di grande ardimento per la conduttura forzata, ad alta pressione.
In Alatri vi è un luogo detto Mura di Marco Crasso, perchè si suppone clic egli vi avesse una villa. Fuori della città è un convento che fondò San Francesco, in vocabolo Sant'Arcangelo; i religiosi però lo abbandonarono e si trasferirono 111 città, ove hanno la chiesa di San Francesco. 11 convento de' Cappuccini è in amena posizione, là ove dicesi sorgesse il tempio della dea Bellona.
A circa 4 chilometri verso est si trovano l'antichissima Badia di Sant'Agnese ed 1111 tempio di San Sebastiano. F11 una delle stazioni del viaggio di San Benedetto da Subiaco a Montecassino ; eccetto le grandi mura e qualche piccolo resto di antico, oggi è ridotto a costruzione moderna. Più vicino alla città, a circa un miglio sulla via provinciale, si trova una chiesa del secolo XII, tutta dipinta di ligure nell'interno, le quali hanno 1111 certo valore nella storia dell'arte.
Uomini illustri. — L'illustre famiglia dei Fabrizii e quella dei Bufi trassero origine (la Alatri, com'anco il censore precitato Betileno Varo, il quale, oltre la predetta fontana, la dotò di pubblici edilizi, di mi fóro annonario e di comode vie. Due celebri cardinali presero il nome di questa città: imo chiamato Ugo, nel secolo XII, e l'altro Got-tifredo, nel XIIL Alatri è anche il nome patronimico (li una ricca vivente famiglia romana.
Bibliografia. — Marocco, Monumenti dello Stato Pontificio, voi. iv, pagg. 117-125. — Grego-rovius, incordi d'Italia, voi. n, pagg. 18-23. - Dionigi, Viaggi (1820), f. 33.
Coli, elett. Anagni — Dioc. Alatri-Yeroli — P2 T.
Collepardo (1350 ab.). — Cenni storici. Sembra fondato verso il 513 dagli Alatrini rifugiati nei monti dopo la distruzione d'Alatri per Potila. Nel 983 vi capitò San Domenico e vi fondò un convento i cui ruderi veggonsi presso quello di Trisulti. Più volte Collepardo tentò sottrarsi alla giurisdizione di Alatri, segnatamente nel 1405 quando seguì le sorti di re Ladislao di Durazzo. Martino V lo diede in feudp ai Colonna. Un ramo (lei Polonici di Siena, costretto ad emigrare, riparo fra quei monti ed imparentatosi coi Lattanzi divenne pressoché il padrone assoluto del paese.
Il paese trovasi sopra» un altipiano elevato, cinto da forti mura castellane, con torrioni diruti in gran parte e in forma di cembalo. Verso ovest sorgeva una rocca di cui sussistono ancora due torrioni. Miniera d'asfalto, in esercizio, che lavora saltuariamente, con produzione molto limitata, sebbene il prodotto sia molto buono. Cave di gesso. Legna e carbone dalle belle selve adiacenti; olio squisitissimo. Le donne di Collepardo rivaleggiano per bellezza con quelle di Alatri.
Coli, elett. Anagni — Dioc. Alatri — P2 T. ad Alatri.
Grotta di Collepardo,
Per un ripido e sassoso sentiero si scende in 15 minuti dal paese al letto del torrente Cosa, che scorre fra pareti rocciose e assai vicine fra loro. Piegando a destra