Mandamenti e Comuni del Circondario di Frastuono Ttl1,)
l'impresa senza frutto ed onore. Furono poi innumerevoli le guorricciiiole fra città e città, paese e paese.
Per la sua importanza nel territorio etnico 11011 rimase mai inoperosa. La piccola Civita nova, fabbricata sull'acropoli, fu distrutta nel secolo XIV, cioè nel 1328, dalle armi del rettore della Campagna, per liberare A latri dall'influenza dei nobili e dei baroni circostanti.
Sul declinare dello stosso secolo altra gravissima inimicizia, con barbari assali-menti fra Alatri, confederata con vari paesi, e i popoli vicini. Così si venne al secolo XVI, (piando la vita dei Comuni incominciò a declinare, per poi spegnersi del tutto. Anche Alatri perde la sua importanza, onde raro è che negli ultimi tre secoli si incontri qualche, cosa di rilievo. Le tristi e le liete vicende, ed i danni a cui fu soggetta Roma, fino al 1870, furono pure risentiti, da questa città.
Alatri è una delle cinque città Saturnie il cui nome incomincia con A — Alatri, Vrpino, Allaghi, Arce ed Atiua — sorge in colle e fin dal suo apparire in distanza mostra la forimi del suo duplice recinto murale — uno inferiore, demolito in gran parte, danneggiato e coperto dalla superstriizioue delle case moderne, l'altro sulla sommità, il (piale forma 1'my, o cittadella, superstite in tutta la sua periferia e di una conservazione inaravigliosa in alcuni punti.
Il circuito di Alatri è di circa 4 chilometri, corrispondente a un dipresso all'andamento del recinto ciclopico Inferiore, il quale, ov'è distrutto, fu surrogato da mura medieviche e moderne. In questa periferia scliiudonsi le cinque porte di San Pietro o Bellona, di San Francesco, di San Nicola, di Portali e di Portarini,
Varx, o cittadella d'Alatri, è il modello più perfetto di costruzione pelasgica che si trovi in Italia. La piatita ha, alPineirca la forma irregolare di un triangolo isoscele a sommità mozza e la cìnta è ili massi poligonali, enormi, congiunti senza cemento. Nel recinto Ml'rKE sono due porte rettangolari architravali, in piano. La principale, detta Porta Civita, è nel lato sud ed una scalinata conduce alla piazza che stendesi sopra il muragliene. Codesta porta è a stipite di grossi massi quadrati, coperta da un solo inumine architrave, in piano, lungo m. 5.135 ed alto ni. 1.80; il vano della porta è di m. 2.G8 x 4.50 (fig. 220). Dal lato opposto, nel giardino vescovile, è una porta minore o passaggio, detto Grotta del Seminario, la cui vòlta, in lunghe pietre piatte, va diminuendo ili larghezza come le vòlte di molte camere nelle necropoli etrusclie. Doveva essere una pusterla, od un corridoio occulto, comunicante dalla cittadella con la città bassa. Sopra l'architrave esterno di codesta porta erano scolpiti dei pkatii, o membri virili, ora scomparsi, emblemi del dio pelasgico Priapo. La cittadella d'Alatri, con le sue mura ciclopiche, fu dichiarata monumento nazionale.
Presso porta San Pietro, la principale di Alatri, è un altro bassorilievo. Nelle mura presso porta San Francesco è un condotto, alto circa un metro, costruito in forma di un cono tronco. Alcuni avanzi notabili di un acquedotto, che portava l'acqua in Alatri, dalla distanza di circa 20 chilometri, furono scoperti presso la città, ili forma di un gigantesco sifone rovescio e in tubi di terracotta che portavano acqua al punto più alto dell'uri. Un acquedotto moderno, per provveder d'acqua la città, fu costruito a spese di Pio IX, sotto la direzione del celebre padre Secchi.
Ed ora, con la scorta della Guida dell'Abbate, torniamo alla porta principale e, per la scala interna, saliamo alla vasta spianata dell'acropoli. Il centro di questa è, al presente, occupato dall'episcopio e dalla cattedrale, impostata questa nel lato settentrionale, sopra alta muraglia, che fu forse un avanzo del maschio della cittadella. Fra questa muraglia ed il circuito esterno ve n'è un'altra nella direzione della descritta porta minore, della via sotterranea e di una stanza a cui questa mette, chiamata le Grotte del Seminario, perchè rimasta interrata entro il giardino del Seminario. Si suppone che qui sorgesse un grande altare, o hieron, dove si facevano i sacrifizi.