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Parte Terza — Italia Centrale
MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI PROSINONE
appartenenti ai. distretto militare di frosinone
Mandamento di FROSINONE (comprende 3 Comuni, con una popolazione di 10,873 abitanti, censita al 31 dicembre 1881). — Il territorio è disteso in piano e sopra colli, e produce olivi, viti, cereali, riso, vino, legumi. Vi si allevano pecore e maiali. Vi sono boschi ricchi di quercie e di legname da costruzione.
Fresinone (9522 ab.). — Cenni storici. Fresinone (Frusino) par fosse in origine una città volsca, quantunque avesse strette attinenze co' suoi vicini, gli Erniei: quindi la prima volta che comparisce nell'istoria si è quale istigatrice degli Sbrici a ribellarsi a Roma. Essa fu perciò punita dai Romani con la perdita di una terza parte del suo territorio (Liv., x, 1 ; I)iod., xx, 80).
Frusino è quindi mentovata in occasione della marcia ili Annibale contro Roma, nel 211 av. C. (Liv., xxvi, 9) e ad essa allude incideutalmente Plauto (Capi., ìv, 2, 103) in un con alcune altre città vicine. Silio Italico parla altresì della sua situazione alpestre e dell'aspro e fiero carattere dei suoi abitanti. Cicerone par possedesse una fattoria nel suo territorio e ad essa allude più di una volta nelle sue lettere ad Attico. Apprendiamo dal L'ber Coloniarum (p. 233) ch'essa ricevè una colonia di veterani; ma rimase un luogo di grado municipale soltanto ed è ricordata da Strabene, Plinio e Tolomeo fra le città di questa parte del Lazio.
La sua situazione sulla via Latina le procacciò probabilmente qualche grado di prosperità e Giovenale (m, 22ì) descrive in sette versi il contrasto fra l'economia e la tranquillità della vita in Frosinone e le città adiacenti e quella della capitale.
La sua esistenza in un periodo posteriore è attestata dagli Itinerarii e pare conservasse il suo antico sito in tutto l'evo medio sino al presente. Quando il Lazio antico fu devastato dalle, invasioni di Belisario, Narsete e Vit.ige, Fresinone patì gravi danni che non cessarono, ma, al contrario, si accrebbero sotto la dominazione longobarda, durante le invasioni dei Saraceni e nei passaggi dei Normanni, degli Svevi e degli Angiò. Nel 1269 Frosinone era residenza dei Caetani, ina dipendente dalla Santa Sede, che vi teneva cardinali legati per vigilare sull'ordine pubblico.
Nella guerra per la Lega del 1526 fra Clemente VII, Francesco I di Francia, lo Sforza e i Veneziani, contro Carlo V, le truppe spaglinole invasero il territorio pontificio e posero assedio a Frosinone, ov'era rinchiusa parta delle truppe papali. L'assedio fu lungo, ma gli assediatiti furono costretti ad abbandonarlo lasciando tutta l'artiglieria nelle vicinanze. L'anno seguente però (1527) fu orribilmente saccheggiata dagli Imperiali che fuggivano dai Francesi alleati dei Fiorentini; nel 1556 fu devastata dagli Spaglinoli che occupavano il reame di Napoli per Filippo II e il 2 agosto 1798 dai repubblicani francesi che l'incendiarono in parte.
Durante l'Impero francese Frosinone divenne capoluogo di distretto ed anche allora i suoi dintorni ebbero a soffrire, dal brigantaggio; il quali crebbe fuor di modo dopo il ristabilimento del governo pontificio e solo nel 1836 potè finalmente liberarsene.
Frosinone siede pittorescamente, a 90 chilometri da Roma, in vetta ad una collina dominata dall'alto suo campanile e con ampio panorama sulla vallata del Sacco, sul gruppo dei Lepini, che le sorge dirimpetto, e sopra i monti Erniei. E divisa in due borgate: una detta il Giardino, a porta Romana, assai larga; l'altra detta del Salvatore, o di porta Oampogionii, da cui parte la strada che va verso Napoli. Anticamente la città era molto più vasta ed occupava anche non poca parte della pianura circostante