Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Roma', Gustavo Strafforello

   

Pagina (575/750)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (575/750)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti o Comuni «lei Circondario ili Civitavecchia
   501
   papi, ed essendosi ribellata, fu quasi distrutta nel 1071. So ne impadronirono nel 1211 i Viterbesi, togliendola coll'arini a certo Gezza che la signoreggiava. L'occuparono in seguito le troppe di Federico II, e papa Innocenzo la ricompisti) alla Santa Sede. l'are che i Viterbesi la ripigliassero, e nel 1355 infatti la infeudarono ai Capocci. Successivamente vi ebbero dominio i Frangipane, i quali vennero alle prese con Paolo II, a cagione delle miniere. Questi mandò le sue schiere contro i Frangipane, ì quali, coadiuvati dagli Orsini, respinsero però gli assalti, e il papa fu costretto a scendere agli accordi, in seguito ai quali, per intromissione di Ferdinando I di Napoli, la Tolta fu venduta per 17,000 scudi d'oro alla Santa Sede.
   Da due documenti esistenti nell'archivio Orsini rilevasi, che nel 1390 il maestro e i frati dell'Ospedale di Santo Spirito di Roma venderono metà del castello di Tolfa, coi mulini, terre, ecc., a Tancrednccio e Giovanni di Tolfa Antica per 325 fiorini d'oro.
   Nel 1468 l'aolo II spedì un lire ve a Napoleone Orsini, conte di Tagliacozzo, perchè sedasse un tumulto sorto tra gli abitanti ili Tolfa e Ludovico signore di essa terra. Nel 1510 vi fu una convenzione tra Ferdinando Orsini duca di Gravina e Giov. Antonio suo fratello, riguardante la divisione di Tolfa.
   Il territorio della Tolfa era più esteso in addietro, avendone Leone XII staccata una parte per assegnarla alle Allumiere, quando furono erette in Comune.
   Tolfa sorge, con aspetto singolarissimo, sul pendìo scosceso e dirupato di un colle di roccia trachitiea a 18 chilometri da Civitavecchia, bagnato alle falde del Mignone e con esteso orizzonte sopra tutto il territorio dei Ceriti e la campagna romana in lontananza. Il suo aspetto migliorò assai, non ha molto, tanto nelle vie quanto nelle abitazioni. Vi si veggono vari editi/i sacri e profani degni di nota, fra i quali la Collegiata di Sant'Egidio, la Chiesa degli Agostiniani, il palazzo municipale, il Seminario diocesano, eretto nel secolo presente, ecc. Poco lungi dalla strada alle cave, ergesi la magnifica chiesa di Santa Maria della Sughera, in cui si venera un'antica immagine scopertavi uel 1501. Sid monte pittoresco della Rocca, alle cui falde scorgesi ancora la vecchia cinta delle mura castellane, stanno i ruderi ili un castello dei Frangipane, in cui dimorò Annibale Caro, quando vi andò a trattare alcuni affari risguardanti la cava di allume per conto dei Farnese e in cui scrisse così leggiadramente della Tolfa in prosa ed m rima.
   I dintorni sono ricchi, come abbiamo detto, di minerali. A quattro chilometri verso sud-ovest, e precisamente uel luogo detto Pian Ceraso, c'è la miniera di ferro, scoperta a quanto pare, come già si disse, nel secolo XV ed attivata a varie riprese e specialmente nel 1560 da certo Francesco Boschi, che vi costruì una ferriera alla caduta del fosso detto il Caldano. Allora però se ne impadronì la Camera Apostolica, imprigionando il Boschi come usurpatore delle prerogative romane. Più tardi, nel 1731-, la miniera stessa fu ceduta dal Governo ad una società di signori romani col tributo del 5 per cento sugli utili; ma la disunione e la mancanza di danaro fecero andar a male l'impresa. Tornata la miniera in possesso della Camera Apostolica, il camerlengo Albani la fece, nel 1719, coltivare da minatori stranieri, i quali fecero anch'essi mala prova. Finalmente uel 1816 la miniera per regolare istromento pontificio fu concessa ad una Società romana, che vi fece erigere parecchi edilizi, senonchè dopo aver lavorato < piai che anno tale Società abbandonò l'impresa lasciando franare i lavori della miniera e andare in rovina gli annessi forni e fabbricati.
   Coli, elett. Civitavecchia — Dioc. Corneto — P2 T.
   Allumiere (2296 ab.). — Questo paese dista 15 chilometri da Civitavecchia. Sono notevoli il palazzo camerale, fatto costruire da Gregorio XIII; la parrocchiale eretta nel 1608 ed ampliata nel 1852; la fontana nella piazza pubblica e il lavatoio.
   II nome del paese deriva, come si è già accennato, dalle miniere di allunate esistenti