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Parte Terza — Italia Centrale
I tumuli, che designano la situazione d'ogni tomba, sono stati in gran parte distrutti nel corso dei secoli, cosicché non restano più che le celle sotterranee. Gli scavi sono tuttora proseguiti.
Le principali tombe scoperte sono:
1. La tomba del Cacciatore, scoperta nel 1873 ; è la prima sulla sinistra della via dei Monterozzi, a mezzo miglio dalle mura della città. Ha due camere: una con dipinti, rappresentanti persone di ritorno dalla caccia, sul timpano della vòlta (li fronte ali entrata, e con molte piccole figure sulle mura; la seconda con rappresentazioni dì uccelli, pesci, ecc.;
2. La Pidcella, scoperta nel 1873, del pari a sinistra, così detta dalla figura d'una giovane che ben apparisce in un dipinto rappresentanti! un banchetto funebre;
3. La tomba del letto funebre, più lungi della precedente, pure a sinistra; ha pregevoli dipinti ;
4. La tomba delle quattro stanze: a un miglio da Corneto, sotto i primi archi dell'acquedotto, a sinistra dell'antica via per la necropoli. Aperta nel 1870, ha tre ambienti con numerose figure allegoriche;
5. Grotta della Querelala o tomba della caccia al cignale, scoperta nel 1831, le cui pitture rappresentano un festino con danze e una caccia al cignale; è la più grande e più bella di tutte;
6. La grotta del convito funebre o del triclinio, di fronte alla precedente, scoperta nel 1830; ha una camera con tetto a vòlta; ha una pittura che rappresenta un festino, ed è assai importante per l'illustrazione degli uomini etruschi;
7. La tomba del morto, scoperta nel 1832; è una piccola tomba notevole per molti dipinti, specialmente quelli di danze funebri;
8. La tomba del Tifone, assai estesa, sostenuta nel mezzo da un pilastro quadrato su cui sono dipinti dei Tifoni, o genii della morte, terminanti in serpenti. I sarcofaghi hanno iscrizioni etrusche e latine; fu scoperta nel 1832;
9. La tomba del cardinale, la più grande sepoltura di Tarquinia, con 4 pilastri; fu scopetta fili dal 1699, poi interrata di nuovo e varie volte scoperta e richiusa, fino all'ultima volta nel 1808. Molte pitture delle mura sono scomparse. Le più interessanti sono quelle sul fregio, rappresentanti buoni e cattivi genii;
10. Grotta delle bighe. E a mezz'ora da Corneto: fu scoperta nel 1827; ha una sola camera, con tetto a vòlta, dipinto a bianco, nero, rosso e bleu; le mura sono dipinte nel più puro stilo greco : vi sono rappresentati danzatrici, bighe, gladiatori, ecc.;
11. Grotta del mare: una piccola tomba di due camere, con 4 cavalli marini;
12. Grotta del Barone o Grotta Kestner, scoperta nel 1827 ; notevole per interessanti pitture rassomiglianti alle egiziane o greco-arcaiche;
13. Grotta Francesca o Giustiniani, scoperta nel 1833, con pitture rappresentanti danze funerarie;
14. Grotta della scrofa nera, così detta per una pittura rappresentante questo animale ;
15. Grotta delle iscrizioni, scoperta nel 1827; è una fra le più interessanti. Vi sono pitture di belve, gruppi di persone, danze, e sopratutto molte iscrizioni etrusche;
16. La Mercareccia. E questa una tomba degna di menzione, a un miglio da Corneto, un po' a sinistra della via che conduce a Viterbo. Tagliata nella roccia, e originalmente decorata di pilastri e fregi con figure di leoni, stìngi e vittime umane, conteneva bassorilievi rappresentanti combattimenti, con figure d'uomini e cavalli, interessante esempio di sculture dei sepolcri etruschi; ma sono talmente deperiti che appena si riconoscono le figure >.
Molti dei suddetti dipinti furono riprodotti nelle opere del Micali e delITngliirami e trovansi descritti minutamente neWEtruria dell'inglese Dennis (voi. ì, pp. 281-364).