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Parte Terza — Italia Centrale
Fig. (il. — Roma: Facciata della Basilica di San Pietro e del Vaticano.
Riesca, nonostante la pena severissima comminata a cui parlava, si diede a gridare: Acqua alle funi! e 1 operazione fu così compiuta felicemente. Invece del castigo il Bresca ebbe iu rimerito, perse e i suoi discendenti, il privilegio d'iiniare alle chiese di Roma le palme per la Domenica delle Palme,
L'obelisco posa su di un piantato quasi interamente di granito, che è pure esso l'antico, e in cui si legge ancora la dedica ad Augusto e Tiberio. Ha sulla cima una croce, la quale elevasi su di una stella che sovrasta i monti, il tutto 111 metallo, come pure i quattro leoni che sembrano sostenerlo sul dorso, 1 quali, del pari che la stella sopra i monti, alludono allo stemma dì Sisto V. L'obelisco sene ili gnomone ad una nu ridiana, segnata nell'area della piazza ellittica in cui sorge, ove si vede pure lavorata in marmo la rosa dei venti, opera dell'astronomo Gigli (1817).
L'obelisco è alto metri 25.13; da piedi è largo metri 2.60; da capo metri 1.77; il suo piantato, compresivi i tre gradini di travertino ed 1 leoni, è alto metri 10.35, e l'altezza complessiva della croce, dei monti e della stella, ascende a 111. 5.75 ; quindi dalla sommità della croce al suolo vi sono metri 41.23.
Delle due suddette fontane quella a destra fu eretta, per ordine di Paolo V, da Carlo Maderna e quella a sinistra, perfettamente identica, da Carlo Fontana sotto Clemente X; sono alte metri 7.75 e il getto saliente dell'acqua è di metri 5.54. La tazza, di un sol pezzo di granito, ha 16 metri di circonferenza. La gran vasca iu travertino di forma ettagona, in cui ricasca l'acqua, ha un giro di metri 27/JO. La massa d'acqua è di 300 oncie per ciascuna fontana e vien da Bracciano, portata dall' acquidoso dell'acqua Paola 0 Trajana.