Roma odierna
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A Aliare di S. Sebastiano.
Il Cappella 11o 1 t'.HJi'OllSSO.
V Altari) I!. \ . ilol Soccorso.
0 V Navalo di unv.^o o cro-
ciala. K Altaro maggiore. F Confessioni) 0 soltorraneo. (ì Polla della Sagrestia. H Cappella Clementina.
1 Coro ilei Canoniri.
/. Aliare Presenta*. M V 1/ Hatlislerio.
V Siala Itegia,
0 fi Gallerie (lei Heiuiiii.
1. l'orla Salila. '->. Slalua ili Carlo Magno. :>. Iti, di Costantino. I. Cappella ilei la l'iota. '. Coi)'.,[allo iti Cristina iti
Svezia. l>. BfjSiita ili Leone .VII. 7. 111. Innocenzo MI. s. lil. Goni Matilde.
H, lit. Sislo IN,
10. Iil. Gregorio XII.
11. 1<1. Gregorio Xlll.
I.'. IJ. Gregorio Xl\ 1:). Altare ili S. Girolamo.
14. Statua ili S. Pietro.
15. Deposito ili Hened. Xt\ . 1G. Altare ilei Ss. Processo
e Martiniano. 17. Altare ili S. Erasmo. 17' Statua di S. Bruno.
IR. Deposito ili Clem. Xlll. 19. Aliare di S. Michele Aie. 50. hi. dì S. Petronilla. 21. Ileposilo ili Clemente X. US. hi. ili Urbano Vili, SS, Cattedra ili S. Pietro. 21. Deposito ili Paolo 111. 23, lil. d'Aless. Vili, 2G. Altare ili S. Leone M. 27. Deposito d'Aless. VII.
AlLareilellaCrocefissione di S. Pietro. £0. Altare (Ielle Stimmate iti
S. Francesco, no. Altare dei Santi l'ietio
e Andrea, ni- Altare di S. Gregorio 51. 32. Deposito di Pio VII, a:!. Altare della Trasfigurazione dì G. C. :tl. Deposito ili Leone XI (a
sinistra). IH' Deposito d'Innocenzo XI (a destra).
Y Deposito ilell'oliinio Papa
defunto. X Deposilo (1 Innocenzo Vili. y Scala alla cupola. c Deposito degli Stuardi, s»—* I,unite dei lavori eseguiti da Michelangelo-, fi ijuàle lascio, alla sua molle, un modello in legno, con le mi sure esalte dei lavoii a farsi.
Fig. 60. — Roma,! Pianta della Basilica di San Pietro.
Vergine cogli Apostoli Pietro e Paolo, lavoro del Calandra, sul disegno del cavaliere d'Arpino; l'altra esprime il Redentore che chiama a se San Pietro, opera dello Spagna, sull'originale di Ciro Ferri. Quest'area quadrata, nella sua maggior larghezza, che è verso il prospetto della basilica, conta 110 metri, e nella minore, cioè dove si unisce alla piazza ellittica, ne ha 98.30; dal mezzo poi del prospetto della chiesa al limite della curva esterna della piazza ellittica (figurandone continuato il colonnato) evvi la distanza di 276 metri; gli ambulacri nell'interno, sono larghi metri 5.17.
La piazza ellittica, cioè ciucila fiancheggiata dal colonnato, è decorata nel mezzo da un obelisco che vien detto l'Obelisco Vaticano. Quest'obelisco non ha geroglifici, ma è il maggiore di tutti quelli di Roma, dopo il Lateranense, ed è il solo fra i grandi obelischi che siasi conservato intiero. Caligola lo fece trasportare, nel 39 di C., da Eliopoli (in Egitto) a Roma, in una nave così grande che, colata poi a fondo, servì per le fondamenta del molo del porto d'Ostia. L'obelisco fu poi fatto innalzar da Caligola nel suddetto Circo di Nerone ove rimase finché, nel 1586, Sisto Y lo fece rimuovere e, con meccanismo di Domenico Fontana, traspollare ove sta, con un dispendio di 40,000 scudi, ossia 215,000 lire. 11 luogo originario ove sorgeva l'obelisco, è indicato oggi da un quadrato di travertino, che vedesi presso la sagrestia di S. Pietro, sulla via pubblica.
Per innalzare l'immensa mole del peso di 936,537 libbre romane, furono adoperati 40 argani, 140 cavalli e 900 operai, e, come le funi, per la grande tensione e confricazione, minacciavano di pigliar fuoco, on marinaio di San Remo in Liguria, certo