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Fig. 50. — Roma : Il Colosseo.
furono da Agrippa lasciati in legato al popolo romano. Da Plinio rilevasi quanto fossero ricche di opere d'arte. Le terme bruciarono ranno. 80 sotto il regno di 1 ito, e furono dalle fondamenta restaurate da Adriano, come è stato provato luminosamente in questi ultimi anni, e dagli scavi e dai bolli dei laterizii tolti da varii luoghi dell'edilizio. Grandi vestigia se ne conservano ancor oggi sotto le fabbriche moderne, dietro il Pantheon, e notevole è l'avanzo di esse, denominato arco della Ciambella, nella via omonima. Fu inerito del ministro Guido Baccelli, di avere scoperto gran parte della sala centrale delle terme, immediatamente congiunta al Pantheon, e che può vedersi dalla via della Palombella. 11 fregio marmoreo, di delrini e conchiglie con tridenti, è opera lodatissinia dei tempi adrianei.
Terme di Caracalla, o Terme Antoniniane. —Le più sontuose e tipiche dell'antichità romana, fra la via Appia e il declivio nord-est dell'Aventino, formavano — in un recinto quadrato quasi perfetto i cui lati misuravano 328 e 337 ni. di larghezza — un rettangolo cui lati lunghi misuravano 221 m. e 144 circa i minori. Furono principiato da Caracalla ìel 216 di C., costruite e ampliate da Eliogabalo ed ultimate dal suo successore Severo Alessandro.
Secondo Olimpiodoro, contenevano 1600 posti per bagnarsi simultaneamente. Non è ben noto quando fossero abbandonate, ma è assai probabile che ciò accadesse nel