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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   •110 Parte Terza — Italia Centrale
   Fig. 4ì. — Roma : Tempio della Fonuua Virile.
   di cui parecchie furono trovate a più riprese. Sopra le nicchie sono i vani per dieci finestre. 11 disegno dell1 edilizio è quello di un ninfeo e formava probabilmente la porzione centrale di grandi terme, costruite liei giardini Liciniani da Gallieno.
   Durante gli scavi eseguiti in vicinanza, nel 1871, furono scoperti parecchi colombari! (tra i quali è notevole quello degli Statilii) ben conservati. La collezione degli oggetti rinvenuti, comprendente 204 iscrizioni, 200 lampade in terra cotta, 2 cinerarii marmorei, 40 in terra cotta, 195 monete, 2 orecchini d'oro, 150 balsamarii in vetro ed un gran numero di utensili domestici, fu acquistata dal Municipio per arricchire la collezione nel palazzo dei Conservatori.
   Tempio di Nettuno. — In piazza di Pietra, il luogo del portico degli Argonauti, eretto da Agrippa, nel centro del quale stava il tempio. Le 11 colonne rimaste hanno molto sofferto pel fuoco; esse appartenevano al lato nord del tempio, il quale, secondo il piano di Palladio, consisteva ili origine di 15 colonne corinzie di marmo bianco. Le basi e i capitelli sono quasi scomparsi e pochissimo sopravvanza del cornicione. Le molte rovine marmoree che ingombravano nel medio evo tutti i dintorni procacciarono al luogo il nome di piazza di Pietra. Ne' secoli XVI e XVII molti di questi marmi furono rimossi, e, tra questi, alcuni piedestalli, che in una delle loro faccie portavano scolpita una figura rappresentante una provincia, furono collocati nel cortile del palazzo dei Conservatori, in Campidoglio, ove tuttora si vedono. Altri tre simili piedistalli furono trovati nel 1878 e anch'essi furono trasportati nel medesimo cortile. Il Laudani crede sostenessero le colonne del peristilio ai due fianchi del tempio. Fra ì piedistalli erano altre lastre marmoree scolpite con emblemi militari, di cui sene rinvennero alcune nel 1878 e furono anch'esse collocate in Campidoglio. Il tempio di Nettuno sofferse per un incendio al tempo di Tito e fu restaurato da Adriano. Innocenzo XII fece chiudere, con un muro, gli iiitercoluniiii e in esso aprire delle finestre con cornici mezzo barocche, per dargli aspetto di una facciata di palazzo, e internamente, nella cella del tempio, fe' costruire appunto la Dogana. Il cornicione fu tutto rinnovato in istncco, e con tale accuratezza, che soleva dirsi dal volgo fosse tutto un immenso pezzo di marino, dal