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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   navate con due emicicli o absidi nei lati brevi in cui erano stabiliti due tribunali; 3° il Cavedium, o piccolo atrio, in mezzo a cui ergesi la ColmitM Trajana, formato per un lato dalla basilica Ulpia, per l'opposto da un semplice portico e per gli altri due dai portici delle due biblioteche greca e latina, che costituivano insieme la biblioteca Ulpia; 4° il Tempio dì Trajano, compiuto e dedicato da Adriano.
   I)i quest'insieme maraviglioso di edilizi fu autore il celebre architetto greco Apollo-doro di Damasco e la costruzione durò dal 107 al 114 di C. La ricchezza dei materiali gareggiava coll'eccellenza delle forme artistiche e della loro esecuzione. Colonne granitiche, pilastri di giallo antico e di pavonazzetto ; bassorilievi, cornicioni, capitelli di marmo; tetti di bronzo; pavimenti di marini preziosi e variati erano profusi in ogni dove e tutti i fastigi erano coronati di statue anch'esse 111 bronzo. Della sua magnificenza incomparabile porgono testimonianza Allindano Marcellino al tempo di Costanzo, e Cassiodoro, al tempo di Teodorico.
   Di tanti tesori artistici, nel lungo decorso del medio evo distrutti non si sa come, non rimase in piedi che la famosa Colonna Trajana, e anch'essa priva della statua dorata dell'imperatore e col piedestallo interrato fra le macerie e disseppellito sotto Paolo III. Un terzo circa del Foro fu sgombrato nel 1812, quando il prefetto francese di Roma, conte di Tournon. fece atterrare due conventi e parecchie case per aprire l'area presente.
   Del Foro Trajano rimangono ancora i seguenti avanzi. Del perimetro del Foro, una parte Ae\YEmiciclo, dal lato del Quirinale, nel cortile della casa in via della Salita del Grillo, 11. 6; della Basilica si vede ancora il piano di tutta la porzione centrale, con qualche traccia del pavimento; delle due suddette Biblioteche greca e latina sono visibili le basi dei portici; del Tempio di Trajano molti frammenti furono rinvenuti sotto il palazzo della Prefettura e alcuni anche recentemente, fra cui un capitello corinzio, di dimensioni colossali.
   Ma il monumento meglio conservato è la Colonna Trajana (figg. 40-43). Essa fu dedicata a Trajano dal Senato e popolo romano per le vittorie di lui sui Daci. La colonna, come è attestato dalla iscrizione incisa nella sua base, servì a dichiarare l'altezza della pendice del Quirinale, tagliata da Trajano per ricavare l'area necessaria alle sue costruzioni.
   E d'ordine dorico, formata di treutaquattro massi di marino bianco di Carrara, collocati l'uno sull'altro e congiunti con perni di bronzo. Il gran piedestallo ne ha otto, la base è d'un sol masso, il fusto della colonna è di ventitré, il capitello e il basamento della statua di due massi soli. L'altezza della colonna, dal piano alla sommità della statua, è di 42 metri e 4-0 centimetri; e dividendola nelle sue parti si avrà: il gran piedestallo, alto 4 metri e 50 centimetri, lo zoccolo 96 centimetri, la colonna colla base e capitello 28 metri e 90 centimetri, il basamento della statua 4 metri e 50 centimetri, e la statua 3 metri e 54 centimetri. Il maggior diametro della colonna 3 metri e 41 centimetri, il minore è di 3 metri e 21 centimetri.
   Questa colonna supera di 48 centimetri l'altezza di quella ili Marco Aurelio. Si sale alla sommità per una scala interna, tagliata nel marmo stesso e fatta a chiocciola, lo che fece dare il nome di coclide alla colonna, L'accennata scala ha 185 gradini di 70 centimetri di lunghezza, piglia lume da 45 feritoie, e sull'alto si trova 1111 ripiano circondato da una ringhiera dì ferro, da dove si gode della veduta di Roma e dei vicini monti. La statua dì Trajano, in bronzo dorato, era anticamente 111 cuna alla colonna, di dove venne tolta nel medio evo.
   Quando Sisto V volle collocarvi 111 cima la statua in bronzo dell'apostolo S. Pietro, eseguita sul modello del Della Porta, si trovarono ancora al postò i piedi della statua antica. Il piedestallo della colonna è ornato di trofei di scudi, corazze, elmi, aquile, ecc.; ogni cosa mirabilmente scolpita e di eccellente composizione.