140 l'arie Terza — Italia Centrale
L'edilizio centrale del Foro d'Augusto (2 di C.) è il Tempio di. Marte Ultore, dedicato da Augusto al Dio vendicatore, nella sua guerra contro Brut® e Cassio, uccisori di Cesare.
Vltor ad ipsc suos eoclo descendit boiiores Templaque in Angusto conspiciendu foro.
Et deus est ìngens et opus: debebat in urbe Non aliter nati Mars Inibiture sui.
Ovru , Fasi., v, 55.
11 tempio sorgeva circa in mezzo al Foro, addossato col fondo della cella al muraglia)!! di enormi inassi di peperino con cornici di travertino, e circondato negli altri tre lati da 1111 peristilio di stupende colonne corinzie di marmo bianco. Rimangono ritte tuttora tre colonne e un pilastro, porzione della trabeazione (fregio e architrave) e del muro della cella e il soffitto marmoreo del peristilio, il tutto del più perfetto magistero e della migliore arte romana.
Nella cella e nella porzione adiacente del Foro furono costruiti il monastero e la chiesa dell' Annunziala. Il muro colossale vuoisi fosse edificato per proteggere il Foro dagli incendi, sì frequenti in Roma, e per nascondere la vista delle umili case dei privati che ingombravano l'area circostante.
Foro deli,a PaéI» - E questo 1111 nome dato da Annidano Marcellino e da Procopio all'area sacra del famoso tempio della Pace, innalzato da Vespasiano l'anno 75 di Cristo, cinque anni dopo la conquista della Giudea. Di questo tempio, rimasto preda del fuoco, durante il regno di Cominodo, non rimangono rovine autenticate. La rovina, nota in addietro sotto il nome di tempio della Pace, fu riconosciuta qual basilica di Costantino (fig. 38).
Foro di Nerva. — Perle modificazioni di Vespasiano, 11110 spazio angusto era rimasto fra il suo nuovo Foro e il suddetto d'Augusto, occupato principalmente dalla grande arteria che dal Foro lloniano conduceva alla Suburra, ima delle parti più popolose di Roma. Domiziano convertì queste spazio in 1111 altro Foro, in cui rizzò un Tempio di Minerva ed un santuario di Giano Quadrifronte, del quale Marziale celebrò la erezione.
Il tempio fu compiuto dall'imperatore Nerva, il cui nome fu dato al Foro, detto anche Forum Transitoriiim pel passaggio suddetto. Porzione ragguardevole del portico esastilo del tempio di Minerva esisteva ancora al principio del secolo XVII e se ne trovano vedute nelle opere rare di D11 Perac e Gamncci. Fu atterrato da Paolo V per la costruzione della cappella Paolina in Santa Maria Maggiore e per la fontana Paolina sul Gianicolo. Come quello di Marte Ultore, codesto tempio prospettava il Foro Romano ed un'ampia strada passava fra 11110 dei suoi lati ed il portico, di cui oggi un avanzo è ancora visibile (fig. 30) ed è appellato Le Colonnucce. Sono due colonne corinzie che reggono una trabeazione con attico sovrapposto, in cui è la figura di Minerva in alto rilievo e nel fregio veggonsi rappresentate le cure della Dea per 1 lavori donneschi Queste scolture assai buone presentano, negli aggruppamenti, negli atteggiamenti e panneggiamenti, un'imitazione sistematica dei classici bassorilievi greci. Tutta questa decorazione di colonne, trabeazione e attico è addossata a 1111 gran muraglie® di peperino che formava il recinto del Foro.
Foro Trajano. — Ultimo ilei Fori imperiali, occupava un'area complessiva die sten-desi dalla via del Priorato più oltre il palazzo dell'odierna Prefettura, in piazza Santi Apostoli nel suo lato lungo, e dal pendìo del Quirinale sulla salita del Grillo sino al pendìo del Capitolino alla piazza delle Chiavi d'oro nel suo lato breve.
Conteneva: 1° il l'oro propriamente detto, ampia piazza rettangolare cinta in tre lati ila portici sontuosi e nel quarto dalla basilica Ulpia. Nel lato opposto a quest'ultimo era l'ingresso e in mezzo ad esso l'Arco trionfale di Trajano, che descriveremo parlando degli archi antichi. Ili mezzo a codesta piazza ergevasi la statua equestre, dorata, di Trajano; 2° la basilica Ulpia (cosi detta dal nome patronimico dì trajano) a cinque