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Parte Terza — Italia Centrale
Fig. 36. — Roma : Foro Romano colla colonna ili Foca (da fotografia di Brogi).
il Campidoglio, che chiameremo occidentale, erano l'arco di Settimio Severo, i rostri Capitolini e l aico di Tiberio; lungo il lato meridionale, la linea tracciata dalla via Sacra, totalmente scoperta nei recenti scavi ; lungo il lato orientale, la basilica Giulia, e, per ultimo, lungo il lato settentrionale, la via che dall'arco di Settimio Severo andava a raggiungere il tempio di Antonino e Faustina e sottoposta alla strada presente.
Irli scavi fatti in epoche diverse ed in vari punti provano che il Foro continuò a sussistere, per lo meno sino all'Xl secolo, e che vi furono costruiti, ai tempi della decadenza e dopo la caduta dell Impero, nuovi edilizi d'uso privato, come case, botteghe, ecc., di cui si sono trovati gli avanzi negli scavi, ma che sono stati ni tale occasione interamente demoliti.
La totale sua mina rimonta ai guasti del 10S4-, quando, cioè, Roberto Guiscardo arse e saccheggiò questa parte ili Roma. In questa triste circostanza furono arsi e rovinarono, in gran parte, tutti gii edilizi pubblici e privati, anteriori e posteriori, e le macerie cominciarono a colmare il Foro e a rialzarne il livello. A queste si aggiunsero gli scarichi di altre macerie e immondizie, essendo stato destinato a quest'uso in quei tempi barbari. Poiché, mentre nei quartieri vicini si procurò di sgombrare il suolo dalle rovine accatastate nella distruzione di Roma, avvenuta per opera di Roberto Guiscardo, il quartiere del Foro fu totalmente abbandonato, ed anzi, come dicemmo, fu destinato a ricevere gli scarichi delle macerie di cui si sgombravano i quartini del Celio, Est] ni lino ed il prossimo Campidoglio, allorché Paolo 111 vi costruì la torre ed