Rollisi odierna
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rappresentante Pallade o, corno volgarmente dicesi, Roma trionfante. Questa statua fu trovata a Cori, nel Lazio; essa ha l'elmo in capo, tiene la lancia nella destra, ha le braccia, i piedi ed il capo di marino bianco; il rimanente essendo di porfido. Sotto la base della statua sgorga ILIa/un Felice da cinque bocche o cado in una vasca di marino bianco, la quale ha, all'esterno, cinque stonimi, cioè del Senato e popolo romano e dei consoli che erano al tempo in cui l'opera fu condotta a termine. Dalla detta vasca l'acqua ricade in un'altra più spaziosa, di ugual marmo e struttura. La fontana è chiusa all'intorno da balaustrata di travertino, contenente gli stemmi del Connine e dei Conservatori clic presiedettero alla costruzione dell'opera.
Fontana iu S. Maria in Trastevere. — Sorge nel contro della piazza, incontro alla basili» i di S. Malia. Anticamente era una fontana eretta da Adriano I, alimentata forse dalle acquo clic sgorgavano dal vicino Gianicolo, e che poi Alessandro VI restaurò, o quindi Giulio li, nel 1510. Rimasta poscia in secco, 1 Conservatori la nutrirono deH\>le(/ua Felice. Nel 1601 fu risarcita da Clemente Vili. In questa occasione la fontana fu rinnovata coi disegni del Fontana, e sotto Alessandro VII, essendosi rotta (li nuovo la condotterà dollMcv/iia Felice, vi fu portata VAcqua Paola. Molto la restaurò ed abbellì Innocenzo XII, che la eresse quasi di nuovo, coi disegni dì Carlo Fontana.
Fontana in Piazza della Rotonda. — Sorge incontro al Pantheon e fu fatta erigere, la prima volta, da Gregorio XIII, con disegni di Giacomo Della Porta. Nel 1711, Clemente XI le mutò aspetto, innalzandovi nel mezzo l'obelisco proveniente dal vicino Iseo e Serapèo. L'acqua sgorga in un'ampia vasca di marmo bigio, di forma ottagonale, sboccando da bizzarri gruppi consistenti in una maschera con delfini ai lati e dietro un drago alato. Pio \ li, nel 1104, fece restaurare la fontana c ne è testimonianza la modesta iscrizione che si leggo sotto l'arma di Clemente XI. In questi uitimi anni nuove riparazioni furo» eseguite a cura del Municipio.
Fontana di Villa Medie. — Non è importante come monumento, ma è oltremodo leggiadra e pittoresca, attesa la sua posizione, cioè sotto annosi lecci che la incorniciano, e per la veduta del San Pietro che forma lo sfondo di questa inarrivabile scena. La fontana si compone di un'antica tazza di granito, con piede in marmo bianco che poggia su di un piedestallo ottagono. La fontana fu fatta erigere dal card. Alessandro de' Medici, poi papa Leone XI, con disegno di Annibale Lippi.
CAMPIDOGLIO
Le prime menzioni di questo storico celle si connettono con le più antiche tradizioni delle origini romane. Stando alle incerte memorie degli storici, troviamo il colle appellato Saturnio, dalla sede che vi ebbe il re Saturno. Dalla vergine romana quivi uccisa dai Sabini ne venne l'altro nome di Tarpcio e finalmente Capitolino o Capitolium a cagione del capo umano rinvenutovi ai tempi di Tarquinia Prisco, allorché furonvi gettate le fondamenta del tempio di Giove.
In origine, come ogni altro dei Sette Colli, aveva mura e fortificazioni sue proprie, delle quali un buon tratto ne è tornato in luce, due o tre anni or sono, dalla parte orientale del colle e consiste in un muragliene formato con grossi blocchi rettangolari di tufo. Questo importante frammento è stato conservato, mercè le cure dell'Illustre architetto conte Sacconi e sarà visibile nelle sostruzioni del monumento a Vittorio Emanuele II.
Le mura di Servio Tullio cinsero anche questo colle, e vani avanzi ne furono scoperti nel 1878, e posteriormente. Un tratto rinvenuto dalla parte nord, alle fatele della collina, fu per cura del Comune lasciato scoperto, di guisa che è visibile a chi percorre la salita detta delle tre pile.
I monumenti più insigni che sorsero sulla sommità del colle furono, il tempio di Giove Capitolino, dalla parte occidentale, e precisamente nell'area oggi occupata dalla