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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   grotta, da mi foro della quale si avanza, fra aeque abbondanti, un cavallo marino, e da un altro un leone che scende a dissetarsi, anibidue di Lorenzo Morelli.
   Sopra lo scoglio alto ni. 13.50 sta un piedestallo di granito alto in. 5.10, su cui sorge un obelisco di granito rosso alto m. 15.91, tolto dal Circo di Massenzio fuori la porta S. Sebastiano, coi nomi geroglifici degli imperatori Vespasiano, Tito e Domiziano.
   Ai quattro lati dello scoglio stanno quattro statue colossali, in bianco marmo, su disegni del Bernini e lodate dal Canova, le quali rappresentano i quattro fiumi e le quattro partì principali del inondo: la davanti, a destra, il Nilo (Africa), che si scopre con palme e leoni, del Fancelli! 2a a sinistra, il Gange (Asia), con in mano il renio, di Claude Adam ; 3a il Danubio (Europa), il migliore di tutti, con lo stemma di papa Innocenzo, di Andrea Lombardi: 4;' il La Piata (America) in figura ili un moro con dietro un mostro, di Fr. Baratta. Sotto queste statue sgorgano dallo scoglio copiosi volumi d'acqua.
   Fontana del Tiìitone. — In piazza Barberini, bel lavoro del Bernini. Si compone di quattro delfini che reggono una gran \asca o conchiglia con le code alzate, esopravi un tritone gigantesco con capelli ondeggianti, in atto di suonar la buccina, o tromba, alzata, da cui spiccia un getto altissimo dell'acqua Felice.
   Fontane di Piazza S. Pietro. — Bellissime, su disegni di Carlo Maderno, ed alte 13 ni. L'acqua Paola vi s'innalza in getti da G a 7 metri d'altezza e ricasca In vasche di granito orientale.
   Fontane in Piazza del Popolo. — Sono in numero di 6, di cui 4 ornate dì leoni in istile egiziano, intorno all'obelisco e le altre due, dette di Homo e del Nettuno (dai gruppi colossali che sormontano le loro belle vasche) nel centro degli emicicli. Furono disegnate dal Valadier.
   Fontana del Quirinale. — Fu fatta costruire da Pio VII appiè dell'obelisco eretto da Pio VI sulla piazza di monte Cavallo o de] Quirinale. E un getto, semplice, ma bello in una nobil vasca di grigio granito orientale di quasi metri 8 di diametro, rinvenuta nel Foro Romano.
   Fontane di Piazza Farnese. — Due belle ed antiche fontane alimentate dall'ai equa Paola, composte di un pezzo ili granito egizio, lungo tn. 5 '/?, alto 1, proveniente dalle Terme di Caracalla. Le fece rizzare il cardinale Odoardo Farnese da G. Rainaldi
   Fontani delle Tartarughe (fìg. 31). — Nella piazza omonima; fu costruita da Giacomo Della Porta e con statue in bronzo modellate nel 1585 da Taddeo Landini, fiorentino. Negli angoli al basso: quattro conchiglie marine di mischio africano, sorrette da quattro delfini di bronzo, dalle cui bocche sgorga VAcqua Felice. Quattro statue in bronzo di giovani ignudi e quasi di grandezza naturale incurvansi sotto i bacini spingendo quattro tartarughe ad abbeverarsi, mentre premono con un piede la testa dei delfini come per costringerli a schizzar l'acqua. Codeste statue sono così belle e graziose che alcuni (fra gli altri il dotto tedesco Passavant) non dubitarono di attribuirne il disegno a Raffaello, 1, questa la fontana più bella di Poma e costò assai poco.
   Fontana di Piazza d'Aracoeli. — Alimentata Ad\VAcqua Felice. Sopra un bacino ovale marmoreo, con 5 teste di leone, una tonda tazza, con appiedi l'arnia del Seuatus popuhisque Ilomanus e di Alessandro VII (Chigi), che fece interamente restaurare questa fontana. In mezzo, quattro putti con anfore, e sopra, lo stemma del costruttore Sisto V, nel 1588.
   Fontana di Piazza della Bocca della Verità. — Sorge in mezzo con vago aspetto, composti: di tritoni giganteschi che sorreggono la vasca; fu costruita, per ordine dì Clemente XI, nel 1715, dal Pizzarcheri.
   Fontana del Campidogl o. — Ai piedi del palazzo Senatorio, ora Municipali! Il disegno è attribuito a Michelangelo. Nella nicchia doveva collocarsi una statua semi-colossale di Giove; ma poscia, mutato consiglio, vi fu posta quella che oggi veclesi,