Fig. 29. — Roma : Fontana Paolina (da fotografia).
(l'acqua che, spumeggiando, vanno a cadere con fragore in una immensa vasca. Nelle altre due nicchie si veggono dei draghi (parte degli stemmi di Paolo Y), clic versano acqua anch'essi nell'ampio bacino. È questa l'antica Aqua Trajana, e non VAbietina, come viene detta, per errore, nell'iscrizione. L'imperatore Traiano fecela condurre in Roma per uso del Trastevere, e pigliò il nome di Acqua Paola da papa Paolo V, il (piale, dopo averne fatto restaurare gli antichi condotti, vi aggiunse una porzione dell'acqua del lago di Bracciano, ossia Sabatino; ed ultimamente, per aumentarne il volume, fu ad essa riunita l'acqua del lago di Martignano, ossia l'Alsietina. L'acquedotto ha un corso di 35 miglia, e le acque suddette, passando dipoi in diversi condotti, mettono in moto mole, cartiere, gualchiere, ecc. Anche da questo punto si ha una stupenda veduta di Roma.
Fontana della Barcaccia. — In piazza di Spagna, in forma di una barca che le dà il nome. Fu fatta costruire da Urbano Vili, con disegno bizzarro di Pietro Bernini, padre del famoso Lorenzo, e, secondo altri, di Lorenzo stesso, in commemorazione della grande inondazione del 15lJS, nella quale una barca fu lasciata in secco dalle acque prosciugate, sul luogo ove fu costruita la fontana. Più di questa, è notabile sulla piazza l'ampia scalinata che mette al Pincio. Questa magnifica scalinata venne costruita mercè un lascito di Stefano Gouffier, ambasciatore francese presso la Santa Sede, morto in