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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Roma odierna
   III
   Fig. 27. — Roma: Fontana dell'Acqua Felice o del Mosè (da fotografia).
   a tutta Londra, con una popolazione sedici volte maggiore e che forniva più di 100U litri a testa a 220,000 abitanti. Alcunché più di un terzo proveniva dall'ottima acqua potabile della fontana di Trevi (Acqua Vergine), ma essa sgorgava sì al basso che 11011 poteva servire ai quartieri posti in alto.
   Acqua Marcia. — Già il Canina e il Morandi avevano lavorato per rimettere in uso quest'acqua ed una Compagnia anglo-romana-belga compì l'opera nel 1870. Scaturisce a 320 metri dal livello del mare e dà circa 600,000 me. nelle 24 ore; la sua temperatura è sempre da 8 a 10 gradi. Il nuovo-acquedotto conduce l'acqua dalle vicinanze d'Arsoli, lungo la strada da Subisco a Tivoli, giunge dirimpetto alle cascatelle a Vico-varo, donde una tubatura in ferro la conduce direttamente (26 Va chilometri) a Roma in piazza di Termini (fig. 26) e di là l'acqua viene distribuita in tutte le case private al prezzo di 25 lire all'anno per 1 ettolitro al giorno. L'impresa va per azioni dell'Acqua Marcia, la quale serve principalmente ai nuovi quartieri sul Viminale e l'Esquiiino, è ricca di acido carbonico di cui si spoglia da sè, è freschissima e di buon sapore. Gli antichi Romani preferivano l'Acqua Marcia per bere e mescer col vino (Stemperet aitnosum Marcia hjmplia inermi) e l'Acqua Vergine per lavare (Quantum Virgo praeit lotu tantum premiai Marcia ha usta).
   16 — La Patria, voi. III.