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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arie Terza — Italia Centrale
   quantunque, questa copia collocata all'angolo del palazzo Brasclii sia molto danneggiata dal tempo, tuttavia si può giudicare, da quello che ne rimane, ch'essa dovette essere una delle più belle sculture dell'antica Roma, il Bernini la dichiarava la più beliti statua antica che si trovava, al suo tempo, in Roma.
   Piazza cll'Esquilino. — È attraversata da via Cavour e vi si ammira, davanti la scalinata di 1G gradini della tribuna di S. Maria Maggiore, un obelisco alto ni. 14 con geroglifici quasi illeggibili, che sorgeva, in addietro, davanti il mausoleo d'Augusto insieme a quello del Quirinale. Reca in cima lo stemma (sette colli, stella e croce) di Sisto Y che ve lo fece trasportare da Domenico Fontana il quale, lo tolse dalla chiesa di San Rocco, ove giaceva in due pezzi. L'obelisco sorge sopra il suolo naturale.
   Piazz\ di Venezia. — Prende il nome dal palazzo di Venezia e forma il termine del Corso. Vi mettali capo, o vel metteranno fra breve, le maggiori strade di Roma: Corso, ria Nazionale, corso Vittorio Emanuele e \ia Cavour. È la stazione centrale degli Omnibus, i quali vanno di là a porta del Popolo, piazza Santa Maria Maggiore, piazza San Giovanni in La fera ira» piazza del Vaticano, piazza di San Francesco, a Ripa in Trastevere e alla stazione ferroviaria.
   Piazza San Marco. — Vi si arriva per la via della Ripresa de' Barberi e di Sa» Marco e presenta un aspetto pittoresco derivante dalla facciata posteriore del palazzotto ili Venezia che si unisce alla chiesa e del leggiadro giardino piantato dopo il 1870. Al termine a sinistra della piazza è una mezza statua di donna colossale, ma tutta sfigurata. E rinomata col nome datole dal popolino di Madama Lucrezia (imperatrice figurata qual sacerdotessa d'Iside) e che interloquisce alle volte nei famosi dialoghi satirici fra Pasquino e Martorio.
   Piazza Pia. — Così detta da Pio IX che l'ampliò ed abbellì, serv e come d'ingresso iil quartiere di Borgo e da essa dipartonsi presentemente quattro strade dette: Borgo S. Spirito, Borgo Vecchio, Borgo Nuovo e Via de' Bastioni. Questa piazza deve però esser trasformata in gran parte secondo il nuovo piano regolatore.
   Piazze di Campo Marzio, di S. Maria Maddalena e Capranica. — La prima è quasi una ricordanza ironica dell'antico Campus Martius, che sterni evasi anticamente sino ai piedi del l'indo, del Quirinale, del Capitolino, ed era il campo delle rassegne, delle parate e dei giuochi, con in mezzo l'ara di Marte; vi sorge ora la chiesa e il convento benedettino di S. Maria in Campo Marzio, in cui trovansi ora ì nuovi Archivi di Stato romani.
   Al termine della piazzetta di Campo Marzio, la via della Maddalena conduce alla piazza della Maddalena, con chiesa omonima, che il Milizia chiamò un modello di cattivo gusto, ricca di marini e sopraccarica ili ornamenti. Uscendo di questa chiesa e piegando a sinistra si giunge, per via delle Copelle e pel vicolo del Collegio Capraniea, alla piazza Capraniea o degli Orfanelli. Quest'ultimo nome le viene dalla chiesa di S. Maria in Aquiro o degli Orfanelli che vi hanno unito l'Ospizio: e il primo nome dal palazzo Capraniea a sinistra, col teatro Capraniea, ora però chiuso per misura di sicurezza.
   Piazza dell'Indipendenza. Nel nuovo quartiere suH'Esquilino, è una bella piazza circondata di ville, e giunge sino alla Caserma del Castro Pretorio.
   Le altre piazze principali nel suddetto nuovo quartiere dell'Inquilino sono piazza Dante, piazza Guglielmo l'epe e piazza Manfredo Fanti.
   STAZIONE CENTRALE DELLE STRADE FERRATE c MACCAO
   Questa stazione fu costruita sul disegno dell'architetto Salvatore Bianchi, il quale aveva ideato un editìzio assai più sontuoso e cinto ognintorno da porti» ì magnifici, l'er ragioni d'economia fu invitato a presentare un disegno meno costoso e fece questo che