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Fig. 25. — Roma; Facciata della Stazione centrale col Monumento di Dogali (da fotografia).
del Pantheon e il predetto della Minerva: l'Ara isiaca, ora nel Museo capitolino; la statua di Cinocefalo, detta il Cucco dal popolino, donde il nome di Santo Stefano del Cucco ; le statue del Nilo (in Vaticano) e del Tevere (a Parigi), e finalmente Vobelisco che oggi ammirasi innanzi alla Stazione (vedi ftg. 25), e che ricorda l'eroico combattimento sostenuto da cinquecento soldati italiani contro le orde abissine capitanate dal Ras Alula, donde ne derivò alla piazza della Stazione il nome di piazza dei Cinquecento.
Piazza dì Pasquino. — Ebbe il nome da un'antica statua, mutilata e guasta dal tempo, posta sopra un piedistallo, all'angelo del palazzo Branchi, la quale fu quivi presso scoperta, sul principio del secolo XV. Codesta statua poi fu detta di Pasquino, perchè nel luogo ove fu trovata, dopo la metà di detto secolo, vi aveva tenuto bottega uu sarto di tal nome, e siccome costui era uso a satirizzare e schernire quanti passavano innanzi alla sua bottega, perciò i satirici cominciarono ad affiggere al piedistallo di essa i loro scritti mordaci, che presero il nome di Pasquinate. Quest'antico torso di statua appartenne ad un gruppo rappresentante Menelao in atto di sostenere e difendere il corpo di Patroclo, ucciso da Ettore, o, secondo altri, Ajace sorretto da Achille. Xel Museo Vaticano ed in Firenze sono gli avanzi di due altri gruppi simili, i quali tutti fecero parte di altrettante copie di alcun capolavoro di greca scultura. E per verità,