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•110 Parte Terza — Italia Centrale
sampietrino, semplice popolano, ma di molto ingegno meccanico, lo trasse dalla profondità. in cui giaceva e lo portò sul piano stradale, ove rimase negletto tino a che il pontefice Pio VI, sotto la direzione dell'architetto Antinori e dopo averlo fatto ristorare, lo fece erigere su questa piazza nel 1789, ornandone la cima col globo in bronzo, per alludere all'uso cui servì nel Campo Marzio.
È di granito orientale rosso, ed ha iti. 21.80 d'altezza senza il piedestallo moderno, pure della stessa pietra, il quale è alto m. 4.17. In esso piedestallo si leggono delle iscrizioni recenti, una delle quali fu copiata dall'obelisco in piazza del Popolo. 11 detto piedestallo posa su di un doppio zoccolo in marmo bianco, alto in. 2.90; di guisa che l'altezza totale del descritto monumento è di in. 28.87, non compreso il globo di bronzo che lo termina.
Piazza del Pantheon o della Rotonda, così detta dalla classica Rotonda del Pantheon che vi si trova. In seguito alle reiterate devastazioni (li Roma questa piazza rimase sotto le rovine di antichi edifizi finché fu fatta sgombrare da Eugenio IV. In siffatta occasione si rinvennero, davanti al portico del Pantheon, i due leoni di basalto, collocati poi quale ornamento alla fontana principale dellMewfl Felice, in piazza San Bernardo ed ora nel Museo Egizio in Vaticano.
Gregorio XIII ornò codesta piazza facendovi costruire mia fontana su disegno di Onorio Ponghi, sulla quale fece innalzare l'obelisco rinvenuto nel por le fondamenta del convento dei Domenicani, annesso alla Minerva, presso il luogo stesso ove si trovò di recente l'obelisco del monumento ai Caduti di Dogali. L'obelisco è di granito egiziano, tutto coperto «li geroglifici che riferisconsi ai medesimi Faraoni di quello di piazza del Popolo.
Piazza di San Giovanni in Latekano (fig. 24). — Si dà il nome di Luterano a questo quartiere pel palazzo che vi ebbe la famiglia de' Plauzii Lateraui, delle più nobili ed opulenti di Roma fin dai primi tempi dell'impero, ed alla quale apparteneva Fausta, moglie di Costantino, che venne per essa in possesso del detto palazzo ; Costantino lo donò poi a papa Silvestro I e divenne per tal modo residenza papale.
L'amplissima piazza di San Giovanni in Laterano, tranquilla ed appartata, è un quadrilatero alquanto irregolare, di cui, il lato pel quale si entra è fiancheggiato in prima dall' Ospedale delle donne e quindi da case private (li recente costruzione; nel lato a destra sta il Battisterio di San Giovanni in Fonte e poi il prospetto laterale della Basilica di San Giovanni; il lato di fronte ha il palazzo Lateranense e si apre poi in un ampio passaggio verso la piazza di porta San Giovanni, su cui è il prospetto principale della basilica e di fronte al quale vedesi la Scala santa.
In mezzo alla piazza ergesi il famoso Obelisco lateranense di granito rosso e tutto coperto di geroglifici, alto, col piedestallo e la croce, in. 45 >/a e fatto innalzare nel 1588 da Sisto V per mezzo di Domenico Fontana. E l'obelisco più antico e più importante di Ruma, rizzato da un Faraone della 18a dinastia, Totmes IV (1505-28 av. C., Maue-tone), davanti il tempio del Sole in Eliopoli d'Egitto (Kranac). Costantino il Grande lo fece imbarcare, Massenzio lo fece trasportare sino alla via Ostiense e Costanzio lilialmente lo eresse nel Circo Massimo. Qui fu trovato spezzato ni tre pezzi sotterra. Fu anche trovato il piedestallo con 24 esametri 111 latino, ma così deteriorato clie 11011 potè più servire. Ve n'ha 1111 getto nel Museo vaticano.
Piazza Rusticucci. — Serve, per così dire, di vestibolo alla gran piazza di S. Pietro in Vaticano ed è ornata dal palazzo lìusticucci da cui ebbe nome e che passò poi agli Accoraniboni, eretto su disegno di Carlo Maderno. Dirimpetto, sorge il palazzo della Gran Guardia, cosi detto perchè vi risiedeva il corpo di guardia pontificio presso il palazzo papale.
Piazza Campo di Fiori. — Fino a' tempi di papa Eugenio IV fu 1111 prato in cui pascolavano le, bestie; fu fatta poi lastricare dal cardinale Scarampo e divenne allora