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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Roma odierna
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   trattorie, catte e birrarie che apronsi lungo gli altri tre lati. Imperocché codesta piazza era un quadrilatero formato da quattro palazzi: a nord il palazzo Chigi, a sud il palazzo Ferrajoli, a est (sul Corso) il palazzo Piombino, ora demolito, e ad ovest il palazzo detto delle Colonne.
   Ma il monumento più interessante della piazza è senza paragone la maravigliosa colonna eretta dal Senato e dal popolo romano in onore di Marco Aurelio Antonino pelle sue vittorie sui Marcoinaniii ed altri popoli della Germania. È una imitazione iella colonna Traiano, tutta coperta di bassorilievi che salgono in 20 spirali; è d'ordine dorico e si compone di 28 pezzi di bianco marmo collocati orizzontalmente l'uno sopra dell'altro; ha un diametro di in. 3.G9; e fu detta la colonna Centenaria per esser alta 100'piedi romani, ossia ni. 29.30: con la base, capitello e statua s'innalza a metri 4-1.15. I suddetti bassorilievi riferisco® alle gesta dell'imperatore Marco Aurelio in Germania. Vi si scorge principalmente la figura di Giove l'Invio a cui i pagani attribuirono il prodigio della pioggia che i soldati della legione fulminante ottennero dal vero Dio. Quantunque tali bassorilievi abbiano merito minore di quelli della colonna Traiana, tuttavia si conosce che gli scultori si studiarono di imitarli. In cima alla colonna era la statua di Marco Aurelio Antonino, in bronzo dorato.
   Si ascende agiatamente alla cima di essa colonna per una scala interna, a chiocciola, tagliata nel marmo; e questa scala conta 190 gradini, rimanendo illuminata per mezzo di 41 feritoie. La colonna servì di base alle intelligenti ricerche del Canina, onde determinare la lunghezza esatta del piede medesimo. Egli ritrovò infatti che l'altezza, tanto della colonna Antonina, quanto della Traiana (fra il plinto della base e l'abaco del capitello), era di in. 29.30, onde la lunghezza del piede risultò di in. 0.293. Facciamo poi osservare che ni. 5.59 dell'antico piedestallo ove è la porta antica, rimangono sepolti sotto il piano attuale della piazza.
   Nell'anno 955 Agapito II la confermava ili proprietà del convento di San Silvestro in Capite, e sette anni più tardi, Giovanni XII rinnovava il diploma: « Noi confermiamo in integrimi, vi è detto, la grande colonna di marmo che da Antonino si appella, così