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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Roma odierna
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   vi si facevano, e rimonta certo fino a Paolo II. Più pontefici concorsero a rettificarlo ed abbellirlo, 111 ispecie Alessandro VII, che, per renderne più libera la circolazione, non dubitò di demolire l'ancora esistente arco di .Marco Vnrelio, ed a ricordo di questo fatto fu apposta una lapido all'angolo del palazzo situato tra il Corso e la via della Vite. Leone XII e Gregorio XVI lo fiancheggiarono di marciapiedi. Dopo il 1870 fu rettificato e ampliato nell'ultimo suo tratto presso piazza Venezia e nel tratto più angusto fra piazza Colonna e la via delle Convertite. Sarà prolungato sino al Campidoglio, appiè del monumento a Vittorio Emanuele.
   Conso Vittoiuo Emanuele. — La nuova grande arteria di Roma, una delle quattro che mettono capo a piazza Venezia. 11 primo tronco da piazza Venezia a piazza del Gesù chiamasi veramente via del Plebiscito e il corso Vittorio Emanuele, propriamente detto, incomincia dalla piazza del Gesù. È una magnifica strada, irregolare, è vero, nel suo svolgimento e nella larghezza, come quella che, essendo stata aperta a forza di demolizioni, non è potuta riuscire rettilinea per 11011 atterrar opere d'arte che incontravansi lungo il suo tracciato. Alle demolizioni tennero dietro immediatamente le ricostruzioni, cotalchè essa presenta una serie di edilizi moderni, intercalati con altri antichi, di varie epoche e stili. Segue a un dipresso la direzione dell'antica via Papale, ch'era una seguenza di vie percorse dal Papa quando attraversava Roma 111 gran pompa, per recarsi alle funzioni nelle varie chiese, e coincide con essa fino a San Pantaleo, ove devia alquanto a sinistra per riuscire al nuovo ponte Vittorio Emanuele che, come vedemmo, condurrà di là del Tevere.
   Via Nazionale. — La più bella, animata e caratteristica della nuova Roma; incomincia con la grande esedra, 0 portico, delle Terme di Diocleziano, dirimpetto alla chiesa di S. Maria degli Angeli e prosegue in perfetta linea retta con una larghezza 11011 interrotta, di 24 metri sino al largo di via Magnanapoli, davanti la chiesa e il monastero di Santa Caterina da Siena; scende ripida, anziché no, in codesto largo e piega quindi a destra ad angolo retto seguitando a discendere sin davanti al teatro Drammatico Nazionale ; piega di nuovo ad angolo retto a sinistra, traversa la piazza dei Santi Apostoli e mette capo a piazza Venezia. Lungo codesta, strada furono innalzati belli e sontuosi edilizi pubblici e privati.
   Via Cavour. — Questa nuova via, tuttora in costruzione, fiancheggiata in gran parte da nuovi granili edilizi, stendesi in perfetta linea retta, lungo il piede deH'Esqumiio fin sotto San Francesco di Paola. In questo suo primo tratto attraversa la piazza del-l'Esquilino ; giunta sotto San Francesco di Paola, piega alquanto a destra, accompagnando la falda dell'Oppio fin presso la piazza della Madonna dei Monti, donde prosegue a traverso rintermonzio fra l'Oppio e il Capitolino; passa innanzi alla torre dei Conti e alquanto oltre, piega anche più a destra, correndo a traverso l'area dei Fori imperiali, dietro le chiese di Sant'Adriano e di San Luca, procede allargandosi in una piazza a pie' del Capitolino e termina sboccando in piazza Venezia.
   Nova Via. — Staccasi a destra del clivo Palatino di cui vedesi un breve tratto terminante sotto il muro che ricinge il Palatino da questo lato. Corre diritta a ovest; alla sua sinistra veggonsi le gradinate, i ripiani e le loggie degli orti Farnesiani che coprono il pendìo settentrionale del Palatino e poco oltre passa fra le sostruzioni imperiali a sinistra e la casa delle Vestali a destra. A mutuo sostegno fra queste sostruzioni e la parte postica della casa delle Vestali sono costruiti gli archi sotto cui passa la Nova via. La quale, oltre la casa delle Vestali piegava alquanto a. destra, avvicinandosi così al Foro a cui scendeasi, in più luoghi, per mezzo di scalinate, ma principalmente presso il tempio di Vesta. Piegava quindi a sinistra dirigendosi al Velabro e al circo Massimo. È evidente che codesta strada parallela alla via Sacra, con cui era congiunta per mezzo delle suddette scalinate, fu aperta per allargare il soverchio movimento commerciale.
   14 — I.n Pai ria, voi. III.