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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   tamia odierna
   10.1
   l'altra ddl'VIII bastione. In tal guisa le soldatesche francesi proserò Roma e vi si stabiliamo il :ì luglio, avendo gli assediati cessato dalle difese.
   Pochi giorni dopo, la Commissione provvisoria municipale si occupò della riparazione dello mura nei luoghi ove erano state abbattute o danneggiate, e l'iscrizione latina, posta nel V bastione verso la porta l'ortese, ricorda sì fatto lavoro. Vicino a questa iscrizione ne fu posta un'altra in italiano nel 1871 che allude all'unione di Roma col resto d'Italia. Qui poi torna m acconcio dire che, dopo avere oltrepassato l'VIII bastione, dal canto del Vaticano, si scorge un'edicola in travertino, che contiene la statua di SiinrAnUrea. Tale edicola venne eretta nel 1818, d'ordine di l'io IX, nel luogo stesso ove si rinvenne, nella sua integrità, la reliquia della testa di quel santo, involata alla basilica Vaticana nel suddetto anno.
   Osservati ì risarcimenti delle mura e tornando alla porta San Pancrazio, si piglia per la via che le rimane incontro, ed a poca distanza si scorgono, a destra, le rovine dell'edilizio detto si Vascello, accennato sopra. Esso fu costruito nel secolo decimo-settinio da un abate Benedetti, incaricato di Luigi XIV presso la Santa Sede, coi disegni di Basilio Bricci, e di Piantili» Bricci sua sorella, l'uno e l'altra pittori, i quali immaginarono dargli la forma di nn vascello. La galleria del piano superiore venne ornata di pitture ila Pietro da Cortona, dall' Allegri»!, dal Grimaldi, dal Laurotti e dalla menzionata Bricci.
   Porta Sbttimiana ffig. 17). — Nella cinta Aureliana: si usciva per essa dal quartiere a destra del Tevere che corrisponde a un dipresso all'odierno Trastevere proprio. Oggi per essa non si esce dalla città ma si passa appunto dal Trastevere al quartiere della Lungara. Non è più però la porta antica, bensì una ricostruita da Alessandro VI.
   Porta Cavalleggieri. — Presso San Pietro, nelT antica strada maestra a Civitavecchia, vuoisi costruita sul disegno del Sangallo. Deriva il nome da un quartiere di cavalleria che vi sorgeva in vicinanza e il cui luogo è ora occupato dal vasto stabilimento metallurgico Marzocchi»
   Porta Angelica. — Così detta perchè Pio IV, il quale la fece costruire nel lato nord di San Pietro verso monte Mario, vi fece anche scolpire ai due lati un angelo col motto: Qui vali galvani Rem (publicam) nos sequatur. Corrispondeva alla porta di San Pellegrino e fu abbattuta con porta Castello per l'estendersi della città di là di esse nel quartiere dei Prati e per l'atterramento del muro di Pio IV, onde aprir libera comunicazione con questo, dalla città Leonina. La porta Angelica sarà però rialzata al suo posto, isolata, come monumento. Sopra l'arco di essa è una camera, chiusa ai due lati da inferriata, e in essa solevansi gittare a marcire le teste dei giustiziati i cui teschi vedevansi a traverso le dette inferriate.
   VIE PRINCIPALI
   Corso. — Codesta via che incomincia a piazza del Popolo e sbocca, sulla piazza di Venezia era già la principalissima della vecchia Roma e quella in cui si concentrava tutto il movimento della città. Anche al presente è sempre una delle principali e in essa lia luogo il passeggio del ceto più elevato, in ispecie nell'ora che precede al tramonto, in cui è percorsa da due tile fittissime di eleganti cocchi. In esso sono pure la maggior parte delle più belle e ricche botteghe della città. È quasi rettilineo, come dicemmo, e va ila piazza del Popolo a piazza di Venezia, oltre la quale la sua direzione è continuata dall'angusta via della Ripresa de' Barberi, dal più angusto ed erto viottolo detto la via di JSlarforio, tino ai piedi del Campidoglio. Queste due vie saranno in breve riformate ed ampliate per l'accesso al monumento di A ittorio Emanuele. La sua lunghezza è di 1500 m.; la larghezza è varia; in media solo 12 in. È un bell'esempio di strada di città antica, con molti grandi e maestosi palazzi, alternati con case piccole, talune addirittura ineschine, di altezza e proporzioni le più diverse fra loro, con