Itoma odierna
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Fig. 13. — Roma : Panorama del Ponte Sant'Angelo.
Clemente IX, allorché, sotto la direzione del Bernini, fu dato al ponte l'aspetto che mantiene tuttora (fig. 13).
Scarsissime sono le notizie che si hanno sul pons Vaticunus, creduto anche il ponte Trionfale; che seguiva immediatamente al ponte Elio, e del quale rimangono alcune costruzioni, spettanti alle pile, nel mezzo dell'alveo del fiume, di fronte all'ospedale di S. Spirito. Ignorasi l'epoca della sua costruzione ; gli scrittori lo credono generalmente dei tempi di Caligola. I moderni chiamarono questo ponte Trionfale; ina senza alcuu appoggio nò di monumenti uè di documenti o memorie classiche. Giulio II ebbe intenzione di restaurarlo, dandogli po> il suo nome, come ne fa fede l'Albertino.
Procedendo sempre a sud, poco prima di ponte Sisto, dietro il palazzo e giardini della Farnesina, furono discoperti, pochi anni or sono, in occasione dei lavori di spurgo dell'alveo tiberino, gli avanzi di un colossale ponte, a struttura di travertini. Un'iscrizione trovata nelle vicinanze, colla menzione di un pons Agrippa e, rivelò il nome di questo ponte, di cui mancava ogni memoria e non fu ricordato neppure dai classici. Su questo ponte di Agrippa vedi la memoria del Borsari nel Ballettino della Commissione Archeologica Comunale, 1888, serie terza.
Il ponte Gimicoleuse o Valentiniann (oggi ponte Sisto) segue immediatamente. Vuoisi costrutto da Caracolla, da cui tolse il nome di Aurelio. 11 nome di Gianicolense
all'arte ed alla storia, sugli archi nuovi saranno riprodotte fedelmente, con le identiche forme e dimensioni e con la stessa pietra travertino, tutte le decorazioni di cornici, fascioni e balaustre della parte antica. Le testate poi, sulle due sponde, saranno decorate da quattro grandi scale coi parapetti, a scaglioni, elle permetteranno l'approdo in qualunque stato d'acqua del fiume. Tanto il progetto, quanto la direzione del lavoro, sono affidate all'ingegnere del Genio civile cav. Augusto Polidori.
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