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Parte Terza — Italia Centrate
Fig. IO. — Cortile aperto nell'abitazione di un nobile romano.
marezzato etilico (Cipollino), il verde, nero e macchiato di bianco (Verde antico) dalla Tessaglia, ecc. Sotto Augusto furono anche aperte le cave del marmo carrarese a Limi. Oltrecchò per le colonne, i capitelli, le mensole e altri siffatti ornati, adoperavate! i marini a rivestire le pareti degli edilizi; ma rare anche sotto l'impero sono le costruzioni intieramente marmoree.
Da quasi due secoli Roma non aveva veduto alcun nemico straniero davanti alle frueinura; la cinta Scrviana, da noi già descritta a lungo, oltrepassata da tutte parti dal Suburbio, incominciò ad andare in rovina ma non fu restaurata da Augusto, il quale, tutt'al contrario, lasciò aperta la capitale dell'Impero. In molti punti si fabbricò sullo niura; su quelle dell'Esquilino fu aperto un pubblico passeggio e l'ampio cimitero fuori ili esse fu trasformato in parchi con ville.
Per la città, cresciuta da tutti ¦ lati, più non bastò l'antica divisione in 4 circoli; Augusto la ripartì nelle 14 regioni che abbiamo descritte e suddivise alla loro volta in vici o strade.
I Mugistri TIcorum esercitavano funzioni sacre insieme e di polizia* Augusto fondò persino un corpo di pompieri, le Coiiortes vigilimi, una per ogni due regioni.
Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia continuarono l'opera dì ingrandimento e di abbellimento di Roma con costruzioni monumentali. Per la trasformazione della edilizia privata, fece epoca, come suol dirsi, il famoso incendio di Nerone (dal 17 al 25 luglio del G4 di C.), il quale vuoisi distruggesse per intiero tre regioni e sette ne devastasse in gran parte. 11 principale focolare furono gli antichi quartieri, dal Forum libarmiu sino alla Subura, ma anche il Campo di Marte fu grandemente danneggiato.
Nerone si accinse poi con ardore a riedificare secondo un piano regolare; uia ai suoi successori rimase ancor molto e per lungo tempo da fare. Vespasiano fece misurare la città e fors'anco allestirne la pianta. La sua circonferenza è ragguagliata da Plinio a 13,200 passi, ossia a circa 18 chilometri. Intorno alla popolazione mancano dati certi: i calcoli moderni fra 800,000 e 2 milioni di abitanti fondansi totalmente sopra malsicuro premesse.